martedì 31 luglio 2007

malumore

Sara' quest'estate texana che e' uguale al resto dell'anno...
sara' questa moria di geni del cinema...
sara' che ho capito troppo tardi che la acca di 'hour' e' silente...
sara' che ho scambiato una mia amica per Jacques Prevert...
sara' che la casa dei sogni appartiene a una psicopatica...
saranno le formiche del fuoco che pizzicano...
sara' che e' sempre come essere in transito...
sara' che si e' finito il latte...
sara' che la cheesecake a colazione proprio non va...
sara' che mi manca il mare...
sara' che nulla si muove...
sara' che e' colpa mia...
sara' mica un po' solitudine?

domenica 29 luglio 2007

spider pig


In realta' l'idea era di andare a vedere Sicko di Michael Moore, ma per quello mi sa che bisognera' aspettare un momento particolarmente ispirato. L'idea che mi sono fatta seguendo le varie interviste che ha dato nelle scorse settimane e' che sara' un vero pugno nello stomaco come lo sono stati per me i suoi precedenti film, che pure ho apprezzato infinitamente. Forse di piu' considerando l'ipocondria.
Ebbene si', e' arrivato anche il film dei Simpsons e la curiosita' ha avuto la meglio.
Che dire? Divertente e' divertente, soprattutto la prima parte che e' un susseguirsi di follie di ogni tipo. L'unica cosa che abbiamo notato e' che gli scherzi erano forse piu' stile Family Guy che Simpsons, esagerati e meno sottili di quello che ci si aspettava. Gli amanti dei Simpsons anni Novanta forse sono rimasti un pochino delusi, ma io mi sono divertita, ho riso un sacco.

venerdì 27 luglio 2007

how to recognize and handle abnormal people

Quando si dice le coincidenze.
Ieri ho trovato a casa questo libricino.
Non potevo credere ai miei occhi.

"Come riconoscere e gestire persone anormali"

E' un manuale per poliziotti dell'Associazione Nazionale per la Salute Mentale stampato a New York nel 1954.
Promette malissimo.
A parte il titolo assurdo, in copertina c'e' una campanella con scritto Fight mental illness, Ring the bell for mental health, qualcosa tipo Combatti la malattia mentale, suona la campana per la salute mentale.
Ero gia' pronta a scandalizzarmi come al mio solito. Poi pero' scorrendolo, certo, non l'ho letto tutto, mi sono accorta che malgrado il linguaggio oggi politicamente scorrettissimo, non e' niente male. Descrive in modo banale ma piuttosto efficace alcuni comportamenti che potrebbero essere spia di malessere mentale e usa anche delle vignette per rendere tutto piu' chiaro. Non ammette la violenza da parte delle forze dell'ordine nel trattamento di queste persone e parla di temi scottanti e attualissimi come la depressione, la droga e la pedofilia.
Sulla pedofilia c'e' la vignetta che vedete accanto (la qualita' e' bassa ma oggi sono un po' di fretta) che dice Older men who are losing their sexual power, sometimes make advances toward little girls (Gli uomini anziani che stanno perdendo il loro potere sessuale, a volte fanno delle proposte alle ragazzine) e si vede l'uomo anziano con la macchina sportiva che avvicina una bambina mentre il poliziotto vigila.
Si parla anche dell'omosessualita', si fa ancora un po' di confusione con i pedofili a un certo punto pero' si dice chiaramente che gli omosessuali non danno problemi e che si comportano cosi' solo con altri adulti che hanno "abitudini simili".

Questi erano gli Stati Uniti nel 1954, niente di fantastico diciamolo, ma nemmeno niente male direi per i tempi.

Questa e' Roma nel 2007.

Ma si puo'?

giovedì 26 luglio 2007

sempre sulle scelte che ti cambiano la vita

- Quindi sei tornata al tuo colore naturale....?

- Non lo so.

E cosi' ho capito che e' inutile lottare contro me stessa, sono bionda dentro.

mercoledì 25 luglio 2007

lo squalo della finanza

Mammamia che stress....case di qua.... case di la'. Vedere tutte queste case e' un po' come sentire troppi profumi uno dietro l'altro, non capisci piu' qual e' quello buono. Ci hanno soffiato l'unica che poteva andare bene e ora stiamo cominciando a entrare in panico. Il tempo e' poco e le case da vedere sono praticamente finite, quindi dovremmo allargare la zona di ricerca, chissa' dove andremo a finire....
Faremo perfino richiesta di poter andare a vedere la casa con la pistola, da cui eravamo scappati a gambe levate. Si, Anna Kant (un giorno scrivero' anche di lei, grandissima donna), la nostra agente, ce l'aveva aperta con il famoso telecomandino magico e appena entrati io ero inciampata su una pistola, lasciata li' cosi' sul pavimento come se nulla fosse. Poi era apparso questo tipo, appena svegliato, probabilmente una sorta di guardia giurata che non prometteva nulla di buono. Io personalmente, stavo per avere una crisi isterica quando ho visto la pistola per terra. Cosi' siamo usciti di corsa, anche se la casa in se' non era niente male.
Per di piu' per quanto riguarda la mia casa dei sogni (ved. post precedente), quella diroccata con il salice piangente in giardino, il nostro futuro e' parzialmente nelle mani di quest'uomo (v. foto).
E chi non si sentirebbe in una botte di ferro con un consulente cosi'?
Lui e' molto simpatico poi alla fine, ma sembra proprio uno squalo della finanza, quegli uomini d'affari che si vedono nei film. Con il sorriso congelato, il capello brizzolato brillantinato e l'ufficio all'ultimo piano di un grattacielo vista-cielo-del-Texas-da-urlo che quando sono entrata un urletto di meraviglia l'ho fatto anche, ma per fortuna ci ha accompagnato la segretaria. Si, perche' lo squalo della finanza si compiace da morire nel fingere che sia tutto normale, nel dirti ah si', il panorama...non lo guardo mai perche' ho sempre gli occhi sul computer ma poi ti racconta dell'ultima tempesta, del fatto che ha quasi dovuto far pagare il biglietto per fermare la ressa dei poveri impiegati nei cubicles che volevano vedere lo spettacolo dei lampi nel cielo nero e delle nuvole veloci. Lo squalo della finanza e' davvero uno che fosse milanese definirei senza dubbio bauscia, ma essendo di Dallas, non so.
Lo squalo della finanza e' quell'essere che si circonda della sua immagine vincente e la propina agli altri sotto qualsiasi forma: brochures, biglietti da visita di ogni foggia e colore e cartellette varie su cui campeggia sempre quella sua foto con le mani in tasca di due anni fa e il sorriso a 32 denti. Ti regala anche una penna pseudo-elegante made in China con le sue generalita' incise sopra per la sua borsetta, madame e ti fa un sacco di complimenti improbabili, tipo ommioddio che nome romantico, mi ricordo quella volta a Portofino... Si, certo romanticissimo, soprattutto pronunciato a quel modo...ma mi faccia il piacere...

La cosa piu' sorprendente e' che la sua strategia di marketing funziona, ci provero', ma non credo dimentichero' mai quella faccia da squalo della finanza. E speriamo ci sia di qualche aiuto...

lunedì 23 luglio 2007

non stropicciatemi i sogni, please

La ricerca della casa mi sta abbastanza sfiancando. Il fatto implicito che comprare una casa significa che rimarremo qui come minimo altri 5 anni, oramai l'ho digerito bene. Bisogna poi dire che la ricerca e' infinitamente piu' semplice che in Italia (raccontavo qui del telecomandino magico) e per di piu' il Texas ha uno dei mercati immobiliari piu' favorevoli degli Stati Uniti, ma comunque e' una responsabilita' grande, una delle piu' grandi. E se poi non va bene, non e' che la puoi riportare indietro.
Tra l'altro, qui si guardano cose totalmente differenti. Si guarda molto alla struttura della casa, se ha delle crepe, se il tetto e' stato sostituito da poco, lo stato delle fondamenta. Se i vicini curano i loro giardini. Questo e' fondamentale perche' se capiti accanto a gente che non taglia l'erbetta un giorno si e un giorno no, il valore della casa precipita. Il landscape, e' questo che conta: tipo se a me piacciono le piante grasse devo aspettare che tornino di moda per piantarle fuori, altrimenti il valore della casa si abbassa e i vicini mi odieranno perche' si abbassera' un po' quello dell'intera via. E poi dev'essere abbastanza lontana dalle strade principali, ma collegata a tutto. E poi deve essere il piu' lontano possibile dagli esercizi commerciali perche' le statistiche dimostrano che il tasso di criminalita' aumenta proprio in prossimita' di benzinai, supermercati, ecc. Per noi italiani abituati ad avere il panificio sotto casa, gia' quello e' un piccolo shock. Poi molto meglio se e' vicino a un parco pero' attenzione ai vari animaletti poco friendly (opossum, armadilli, orsetti lavatori, coyote, serpenti....) e ai ruscelli perche' magari piove e si allaga tutto.
Poi c'e' il discorso delle scuole. Un sistema malato. Qui vengono finanziate con le tasse sulle case, per cui piu' il quartiere ha case di valore, piu' la scuola sara' buona. Mi hanno spiegato che questa cosa e' determinante anche al fine di rivendere la casa. Ci sono delle vere e proprie corse all'acquisto delle case in quei quartieri poco prima di settembre, perche' si sa che gli americani traslocano come respirano. Il lato positivo e' che vista la corsa alla casa generale, ci troviamo in una sorta di periodo di saldi, perche' tutti vogliono concludere prima dell'inizio delle scuole.
Comunque, il problema e' questo. Al di la' di tutte le considerazioni appena fatte, ho visto che delle case ci si innamora proprio come delle persone. Insomma, non e' un'acquisto come un altro, e' qualcosa che ha tremendamente a che vedere con la sfera emotiva delle persone piu' che quella razionale. Ce n'e' una che mi fa venire le farfalle nello stomaco a dispetto di ogni logica. Ci penso da due settimane, la sogno perfino. E' che ha tutto quello che mi servirebbe, perfino un salice piangente, ma dico c'e' qualcosa di piu' bello di un salice piangente? Il problema e' che non possiede la meta' di tutti i requisiti sopraelencati, anzi attualmente e' proprio diroccata, ma io la vedo, cioe' la vedo proprio come sarebbe dopo 'qualche' lavoretto. I lavoretti pero' sono un po' troppi forse e la casa ieri e' stata ufficialmente eliminata dalla nostra lista in favore di un'altra che ha tutti tutti i requisiti elencati sopra. Pero' cosa te ne fai di tutti i requisiti se non hai le farfalle nello stomaco?

Che fatica essere la parte sognante della coppia.

sabato 21 luglio 2007

s'i fossi foco

Come da profezia, quel giorno e' arrivato, ma non e' stato un tornado. Eravamo a casa e a un certo si e' cominciato a sentire un forte odore di fumo, poi un forte odore di fogna e fumo. Abbiamo preso gli acchiappaconiglietti in fretta e furia (oggi ne abbiamo altri due in visita) e siamo scesi a chiamare i pompieri. L'odore sembrava provenire dalla casa dei vicini messicani del piano di sotto, ma nessuno rispondeva. Eravamo laggiu' ad aspettare di capire cosa fosse quando Libby mi ha detto Forse vuoi andare a fare una corsa su a prendere qualcosa di particolarmente prezioso, ti tengo il cane, vai.
Io sono salita di corsa a casa e ho riportato giu' le prime cose che mi sono venute in mente.
Dopo un po', la porta dei vicini e' stata aperta ed e' stato svelato il mistero del fumo e della puzza di fogna. Si erano dimenticati un pentolone di fagioli con un cucchiaio di legno dentro sul fuoco. Considerando che li hanno visti uscire alle 9 di mattina, comincio a credere che sia vero che i messicani mangiano fagioli 3 volte al giorno, glielo dovro' chiedere.
Anyway.
Dopo essere tornati a casa, Libby mi ha chiesto cosa avessi salvato dal possibile incendio.
E' stato un tantino imbarazzante pero' la roba era li', c'era poco da fare la sostenuta, la donna fredda e razionale.

Contenuto della mia borsa di sopravvivenza:

1) Il passaporto

2) Un quadro che in qualita' di storica dell'arte, mi sento di dire, poco probabilmente vedremo al Dallas Museum of Art. E' stato dipinto nei primi anni Ottanta da nonna Johnson e raffigura il piccolo mr Johnson con il nonno Johnson. E' l'unico ritratto che lei, artista pur prolifica, abbia mai realizzato del marito. Ci siamo molto commossi quando ce lo ha regalato.

3) Gli album con le foto della Cina di Mr. Johnson (non so perche', ho pensato non avesse i negativi o che all'epoca non esistevano ancora le macchine digitali, non lo so proprio, misteri della mia mente)

4) I dvd di tutte le mie foto, l'unica cosa pianificata durante la stagione dei tornado.

5) La laurea, che gia' non riesco a trovare lavoro e non si sa mai questi americani pensassero che non l'ho presa se non la vedono.

6) Due macchinine di legno che Terry Johnson costrui' insieme al figlio piccolo e che conservo' fino al giorno della sua morte in salone, in bella vista, per averle sempre sotto agli occhi.

venerdì 20 luglio 2007

il famoso piatto della bilancia

Mi sento un po' sottosopra. Penso che ho 29 anni e non so ancora cosa faro' da grande. Che venire qui ha rimescolato le carte in una maniera pazzesca. Andare dall'altra parte del mondo solo per amore, lasciare tutti, dover ricominciare da zero. Quando qui davvero non riuscivo a spiegarmi, a sentirmi compresa -sono quelli i momenti peggiori- non so nemmeno io dove la trovavo la forza. E poi l'impazienza. Fin dall'inizio ero entusiasta, ma sempre impaziente. Nella mia testolina milanese contava solo potermi cercare un lavoro e cominciare una vita che assomigliasse il piu' possibile a quella che facevo in Italia. Ma poi qualcosa e' cambiato e ho dovuto rallentare per forza. I documenti che mi servivano non arrivavano e cosi' l'incidente di percorso si e' trasformato nella cosa migliore che mi sia capitata. Sono tornata a studiare e anche se non so come usero' quello che ho imparato, ho ripreso una vita a misura di persona. Prima facevo troppe cose, avevo un sacco di amici, impegni, lavoro, ma tutto questo alla fine non mi lasciava tregua. Non avevo un minuto per me, per fermarmi a riflettere o anche solo a apprezzare a pieno tutto quello che stavo facendo, perche' era tutto troppo veloce. Ero caduta in un vortice, come del resto la maggior parte delle persone che frequentavo, e quasi quasi ce ne vantavamo anche. I pranzi sul 14 erano la norma: un panino al volo da Sant'Ambrogio a Porta Romana con l'amica C. che a volte mi seguiva in bici per poi prendere un caffe' insieme prima di ricominciare. E poi i treni, i ritardi, le letture nelle interminabili attese quando arrivavo a Bovisa e mi cambiavano il binario all'ultimo momento e oramai ero talmente stanca che non avevo nemmeno la forza di arrabbiarmi. Tutto questo e' finito insieme anche a tante altre cose che invece erano belle davvero.
Alla fine, c'e' sempre un prezzo da pagare per scelte cosi' radicali o forse in fondo per tutte le scelte, ma mettendo il buono e il meno buono sul piatto della bilancia, sono contenta del cambiamento, soprattutto di quello che c'e' stato dentro di me.
Per la prima volta nella mia vita, sento di essermi ritrovata, capita o piu' che altro ascoltata. Ho semplicemente avuto piu' tempo e mi sento fortunata per questo. Guardare l'ora di continuo sperando che la giornata passi in fretta e arrivi la sera non e' sano, la vita e' troppo bella per rinunciare a godersela ogni momento. E le mie giornate sono sempre state pienissime e fin troppo brevi anche qui, pero' adesso, sono davvero pronta per altro. Mi sento in forma, mentalmente e fisicamente. Ho ancora le mie insicurezze, pero' mi sento piu' forte e piena di ispirazione. Voglio fare. Ed e' proprio qui il problema. Non ci riesco. Mi sento persa nel mare delle possibilita' e delle difficolta' che sto incontrando. La prima e' nella ricerca di un lavoro. Il mio curriculum e' folle dal punto di vista di un texano. Fa un sacco di scena, per carita', nomi altisonati, ma poi? Cosa so fare? Ecco, questo e' il punto. Quello che sapevo fare meglio era legato alla realta' italiana, qui non serve e se serve non mi sento sicura di poterlo fare allo stesso modo in inglese. Allora, ok, cerco anche di cambiare direzione, tanto non ho pretese particolari. Voglio solo buttarmi, dare un altro scossone alla mia vita. Ma non sta funzionando nemmeno quello. Sono spesso fin troppo qualificata e mi guardano come una marziana o una qualche creatura esotica. E tutti a dirmi quanto sono speciale e che futuro brillante avro'. Io, pero', questo futuro brillante, professionalmente, non lo vedo e non lo vedo anche perche' una delle cose che ho capito in questi mesi e' che la carriera non e' piu' fra le mie priorita'. Il lavoro e' importante, ma il tempo e l'energia che ho deciso di dedicargli saranno inferiori rispetto al passato. Le priorita' sono di tipo personale ora, la voglia di costruire una famiglia vera. Certo, ma non subito, prima trovare un lavoro, mettersi alla prova, sentirsi in ogni senso a proprio agio qui, ma poi e' giusto che l'ordine sia questo? E se mi sveglio dopo aver fatto tutte queste belle cose e capisco di aver tralasciato la piu' importante? Un gran casino. E non per tirare fuori la solita solfa, pero' davvero per le donne e' molto piu' difficile. Il corpo stesso, la maternita', entra in conflitto con le possibilita' lavorative fin da subito. Ma come si fa a non sbagliare?
In Italia non ci pensavo a queste cose. Non ne avevo il tempo, come anche molte mie amiche: non si poteva nemmeno pensare di fare un figlio, perche' poi con uno stipendio solo non si va avanti, fine del discorso.
Ricordo che a gennaio ebbi questa conversazione con un'italiana della mia eta' che vive a Dallas. Io credevo di avere appena avuto un'illuminazione e lei mi fece capire invece quanto fossi ingenua.

- Sai, mi sembra che a un certo punto, nelle coppie ci sia sempre uno che va piu' avanti dell'altro nel lavoro, perche' se tutti e due vanno alla stessa velocita' prima o poi finisce che non hanno tempo per loro stessi e si lasciano.

- No scusa, fammi capire. E tu ci sei arrivata adesso?

mercoledì 18 luglio 2007

joanie e chachi di nuovo insieme

L'altra sera mi sono imbattuta in un nuovo reality su VH1, una televisione derivata di mtv.

Divagazione1: non l'avrei immaginato, ma la nostra mtv italia e' molto migliore di quella americana che fa vedere solo spettacoli idioti e nessun video. E' un po' come quando scopri che la coca cola e' molto piu' buona in Europa che qui.

Si chiama "Scott Baio is 45...and single". Chi e' Scott Baio? E' Chuchi di Happy Days, che qui e' ancora piuttosto famoso. La trama e' questa: lui si rende conto di avere tutto nella vita ma di avere fallito come uomo, cosi'...

...un altro magari si sarebbe chiuso in un eremo, sarebbe partito per un lungo viaggio, si sarebbe sparato un colpo, ma invece lui...

...assume un life coach, cioe' una specie di psicologo che dovrebbe aiutarti a capire ogni giorno i tuoi errori e a superare i tuoi limiti.

Divagazione2: fosse vero!

Questa persona decide che per capire la sua situazione attuale, l'attore deve tornare indietro nella memoria e analizzare tutte le sue precedenti relazioni, possibilmente incontrare queste donne e capire cosa pensano di lui e perche' e' finita.

E chi incontra lui? Ma Joanie! Proprio la sorellina di Ricky Cunningham, perche' a quanto pare erano fidanzati anche nella realta'.

Divagazione3: tra l'altro ho scoperto che i due hanno fatto anche una serie a parte dopo Happy Days, uno spin off che parlava proprio della vita matrimoniale di Joanie e Chuchi.

Mi ha fatto un po' impressione vederli insieme cosi' invecchiati.

Divagazione4: a volte mi stupisco della profondita' dei miei pensieri.

Mi sto facendo una cultura su tutti questi attori che in Italia sono stati famosi per poco e invece qui ancora sopravvivono. Diciamolo, e' divertente sapere cosa e' successo dopo.

l'opossum

Siccome non si sa mai nella vita succede un giorno che stai portando giu' il cane e ti imbatti in questo simpatico animaletto in quella che qui chiamano citta'. Avevi sentito numerose legende sul suo conto ma non ti aspettavi un incontro cosi' ravvicinato. Ti hanno detto che la femmina porta i cuccioli sulla schiena e che puo' essere aggressivo e a volte anche rabbioso e attaccare piccoli mammiferi tipo l'acchiappaconiglietti che e' poco piu' grande di lui.
Niente paura! Cosa ci fa li' sdraiato nel parco? Sara' morto no? Andiamo avanti.
La sera racconti l'episodio con soddisfazione. Hai visto l'unico marsupiale che viva in questo continente, peccato solo fosse morto.

- Ma come non conosci l'espressione playing the possum (giocare all'opossum)?

Oh, oh.

I simpatici animaletti giocano a fare il morto quando sono spaventati o stanno per attaccare.

Questi texani ne sanno sempre una piu' del diavolo.

Pero' che bello il Texas in questo periodo.
E' pieno di animaletti e alberelli fioriti, sembra ancora primavera.

martedì 17 luglio 2007

fottuto capitalismo

Ieri entro in una sorta di profumeria perche' avevo bisogno di un banalissimo latte detergente. Ovviamente il posto, machevvelodicoafare, era grande piu' o meno come un supermercato italiano, un'esselunga, una cosa cosi'. Allora mi mandano dalla cosmetologa. La simpatica signora comincia subito a divagare, mi offre una crema da 60 dollari che non le avevo chiesto. Le dico candidamente che non avevo in mente di spendere cosi' tanto. Mi guarda con tenerezza e indica un altro prodotto, chiedendomi se me lo posso permettere (si', proprio cosi'). Io ribadisco che volevo solo un semplice sapone e, prima che me ne possa rendere conto, la signora allunga la mano sulla mia faccia e mi spalma mezzo litro di fondo tinta perche' ha deciso che ho la pelle grassa. A quel punto, avrei tanto voluto arrabbiarmi, ma mi ha davvero spiazzato, non ho avuto il tempo di capire cosa stava per fare. Sono rimasta li' un po' tramortita con il mio latte detergente in mano, mentre lei, non contenta, mi guardava e mi diceva Ma lo sai che faccio anche la pulizia del viso? E poi le sopracciglia, ti faccio anche lo sconto.
Mi aveva oramai annichilito. Per fortuna sono riuscita a scappare con in mano solo il mio latte detergente speciale fatto a posta per la mia pelle da 20 euro (!) e le mani piene di buoni sconto.

Tornata a casa, mi chiedevo ma perche' e' stata cosi' cattiva? Di solito i commercianti qui ti trattano benissimo, c'e' un rispetto del cliente che in Italia non esiste minimamente.
Ne parlo con Mr. Johnosn e come sempre mi aiuta a riflettere. Alla fine, anche quelli che ti trattano bene, lo fanno solo con lo scopo di guadagnare di piu' (sei contento e ritorni). Queste persone pero' guadagnano di piu' facendoti sentire male. Mi spiega Mr. Johnson Se ti guarda dall'alto in basso e ti dice che fai schifo e hai la pelle grassa, probabilmente, sentendoti brutta comprerai piu' prodotti. Succede lo stesso per gli uomini con i venditori di auto. Ti fanno sentire vecchio. Ti fanno pensare che con una macchina piu' costosa avrai piu' successo, tu te ne convinci e loro guadagnano di piu'.
Io mi affretto Nooooo, ma io non sono cosi' stupida!

Si. Ma avevo proprio bisogno di un latte detergente da 20 euro?

sabato 14 luglio 2007

un bradipo sulla mia lazy-boy

Dopo il matrimonio si sono fermati a dormire un paio di amici. In effetti, questa e' stata la parte migliore della giornata: non li vediamo mai perche' vivono lontano e abbiamo passato una bella serata. Poi, stamattina, uno e' ripartito e l'altro e' rimasto e credo andra' via domani.
All'inizio, quando ci siamo svegliati sembrava tutto normale. Dopo colazione, ci ha chiesto se andavamo a vedere una mostra e io ne sono stata entusiasta: non solo conosco poche persone qui, per di piu' quelle che conosco non sono minimamente interessate a questo genere di cose. Purtroppo (beh, insomma...) pero', la mostra che voleva andare a vedere lui, quella delle opere fatte con veri corpi morti, era chiusa.
A quel punto e' stata un'escalation di pigrizia. Abbiamo buttato li' una serie di proposte interessanti, ma lui niente, sembrava impermeabile ad ogni tipo di entusiasmo. Tranquillo, serafico, distante dal mondo degli affanni, ma ben piantato sulla mia lazy boy.

Pian piano anche noi siamo entrati in quella sua mentalita'. Perfino l'acchiappaconiglietti, per la prima volta nella storia, si e' rifiutato di fare il giro lungo per tornare a casa a oziare.
E cosi' sta andando questo sabato, una pigrizia senza precedenti. Non si alza un dito, neanche per mangiare qualcosa e anche le parole sono contate. Si guardano quei film che danno su Comedy Central, nella fattispecie un grande classico Shaun of the dead, in religioso silenzio.

E' strano, ma si sta da dio, bisognerebbe farlo piu' spesso, un sabato cosi'.
Elogio l'ozio.
Quasi quasi vado a fare la terza siesta...

quando e' troppo e' troppo



Ok, bel matrimonio anche questo, ma tutta questa dolcezza sta cominciando a diventare stucchevole. Poi cosa dovrebbero mai rappresentare i funghi sulla torta di nozze? Il rapporto simbiotico degli sposi?! Menomale che ho fatto scienze alle medie altrimenti non ci sarei mai arrivata. E poi, diciamolo, era surreale: loro due che si sposavano su un palco teatrale con il nostro amico che faceva da officiante. E i giuramenti romantico-umoristici degli sposi e loro che si voltavano verso il pubblico per l'applauso finale. A questo punto, quasi quasi preferisco il matrimonio religioso, almeno sembra una roba seria.

Boh... sono un po' acida stasera... pero' sfido chiunque dopo una notte insonne per l'addio al nubilato, un'ora e mezza di macchina e una fetta di proporzioni texane di quella torta li'.

Nighty Nite

venerdì 13 luglio 2007

questo e' il blog dell'amore!

Ieri sera c'e' stato l'addio al nubilato per il terzo e non ultimo matrimonio della mia lunga estate d'amore. Dopo che la poverina ha preso una stanza in hotel per 15 persone, tutte le altre se ne sono andate via prestissimo e ci siamo ritrovate li' in 3. Comunque e' stato carino, star li' tutta la notte a chiaccherare. Mi spiace soltanto che lei si sia resa conto di avere delle amicizie cosi' superficiali proprio in questo momento. Del resto gli amici si dimostrano tali proprio nelle occasioni importanti. E io credo di essere stata molto fortunata perche' i miei amici italiani e non solo ci sono sempre stati quando piu' avevo bisogno di loro. Forse anche per questo sono rimasta con Monica tutta la notte e l'ho aiutata come ho potuto con l'organizzazione del suo matrimonio. E' come un desiderio di restituire a qualcuno che ora ne ha bisogno un po' di quello che io ho ricevuto quando ne avevo bisogno. Non so se si capisce, ma abbiate pazienza, sono appena tornata a casa e non ho dormito niente.

Comunque, siccome tutti si sono sposati il 7.7.07, cioe' sabato scorso perche' portava fortuna loro hanno ricevuto un supersconto per sposarsi oggi che e' venerdi' 13, la data che qui si dice porti sfortuna, come il nostro venerdi 17.
Ora splende il sole, ma il problema e' che il matrimonio e' stasera in un posto abbastanza sperduto e sono previste tempeste tutta la notte.

Speriamo in bene.

giovedì 12 luglio 2007

il piccolo mammuth e ebay

Stamattina ho visto questa notizia sul sito di Repubblica.

"Un pastore di renne ha trovato un esemplare [di mammuth] di circa 10mila anni fa. E' in perfette condizioni"

Poi ho letto la stessa notizia su bbc online e ho appreso ulteriori dettagli, ma la cosa piu' sorprendente per me e' che a quanto pare non e' la prima volta che viene fatta una scoperta di questo tipo. E' la prima volta che l'esemplare finisce nelle mani degli scienziati. E' questa la notizia vera: denti, peli e altre parti di mammuth sono gia' disponibili su internet nei siti specializzati in fossili.

Un simpatico spot di ebay conclude con questo slogan: whatever it is you can get it on ebay, qualunque cosa sia lo puoi trovare su ebay.

Ecco. Provate a digitare mammoth su ebay

martedì 10 luglio 2007

job opportunities

Certo che quando negli annunci di lavoro migliori vedo eccellente inglese scritto e parlato riferito a madrelingua, mi deprimo.

lunedì 9 luglio 2007

il matrimonio dark

Sabato mattina.
In viaggio verso Oklahoma City, per il famoso matrimonio dark di Austin e Kelli.

- Sai che c'e' un sacco di gente che si sposa oggi?

- Chi?

- Ma non lo so, pero' tutti pensano che sia un giorno fortunato, e' il 7 - 7 - 07...


Tre ore dopo. Siccome non si sa mai nella vita...

- Da uno a dieci quanto ti fa male?

- ...

- Ok. Uno e' pochissimo e dieci e' da morire, quanto ti fa male?

- ... E' che veramente non sono mai stata male prima, non so.

- Va bene, mettiamo nove.

Ecco. Questo e' quello che sono riuscita a dire al medico che doveva compilare un modulo di accettazione fra gli spasmi tremendi che non mi facevano respirare.
E' che quando uno e' insicuro dentro, non e' certo nemmeno dell'evidenza.
Magari ho la soglia del dolore un po' bassina pensavo per farmi forza. Qualcosa tipo Non esiste, non esiste! Se mi convinco che non esiste, sparisce! Come nelle storie di fantasmi.

L'ipocondria di cui soffro in forma acuta mi impedisce di addentrarmi nel grigiore delle spiegazioni mediche, ma sto molto meglio. Si', in effetti, dopo tutto questo, mi sono ripresa. E mi sono ripresa talmente rapidamente che ho solo pensato che era tardi, anzi tardissimo.
Non volevo perdermi il matrimonio dark e mi sentivo euforica solo perche' non avevo piu' quel dolore orribile.
Tempo di firmare le pratiche per uscire dall'ospedale, rassicurare le infermiere che si', ero sempre la stessa persona che era entrata qualche ora prima piegata in due dal dolore e correre a cambiarsi per il matrimonio.
Nonostante la corsa, quando siamo arrivati purtroppo la cerimonia era gia' terminata. Eravamo in tempo per il rinfresco pero'. Ed era vero, era proprio un matrimonio dark.
Tutto era bianco e nero con giusto qualche accento di rosso, anche la torta. Gli sposi indossavano scarpe da tennis all star e cosi' anche gli elegantissimi testimoni in smoking e le damigelle.
Gli invitati erano quasi tutti tatuatissimi e molto simpatici.
L'unica lamentela era la scelta di un rinfresco 'alcohol free', che qui, credo a causa dell'elevato tasso di alcoolismo, va molto di moda.
Poco male. Gli sposi hanno pensato anche ai loro amici e dopo il rinfresco ci siamo spostati tutti da Michael's, il locale dove si sono conosciuti un paio di anni fa.
Hanno regalato a tutti delle fedi finte, gelatina di vodka a volonta' e hanno aperto le danze con Wonderful Tonight di Eric Clapton, la loro canzone.
Sembravano felicissimi. Tutti. Perfino il papa' di lui che ha fatto un sacco di LSD in Vietnam e ha avuto una vita abbastanza complicata, diciamo, ma quella e' tutta un'altra storia.
E' stata una serata bellissima, dopo una giornata cosi' e numerosi brindisi.
Tranne la gelatina di vodka, mi e' piaciuto tutto e soprattutto la tranquillita' con cui e' stato organizzato, senza tentativi di essere diversi da loro stessi, con pochi soldi, senza bomboniere, mamme ansiose.
Quelli che andavano via gli dicevano semplicemente enjoy your life, che bello!

Tutto cosi' semplice e pieno di amore come dovrebbe essere.

I feel wonderful because I see
The love light in your eyes.
And the wonder of it all
Is that you just don't realize how much I love you.


(Eric Clapton)

giovedì 5 luglio 2007

come un film

E cosi' e' arrivato anche l'indipendence day, il primo per me.
C'e' stato tutto secondo la tradizione: la grigliata, anzi il barbeque, l'anguria, la partita a bocciball (le bocce!) e i fuochi d'artificio guardati sulla famosa sedia pieghevole che gli americani portano ovunque e che, sebbene fosse del tutto superflua, finalmente sono riuscita a usare anch'io.
Per tutto il giorno ho avuto l'impressione, e non era la prima volta, di vivere in un episodio di King of the Hill, un cartone ambientato nella tipica provincia texana dello stesso creatore di Beavis and Butt-head.
Se qualcuno fosse curioso di sapere com'e' davvero la vita qui, lo guardi. Per quello che ho visto, e' cio' che di piu' fedele alla realta' si possa trovare in giro.

Cio' che mi fa riflettere, a dire il vero, e' che la prima volta che si fa un viaggio in America si ha la sensazione di vivere in un film, la seconda volta anche ma, vi diro', dopo quasi un anno che ci vivo, spesso mi sembra ancora di essere dentro un film. Sara' il Texas che e' cosi' diverso, cosi' grande. Ancora mediamente una volta al giorno mi stupisco di quanto sia tutto piu' grande.
Guardavo i fuochi d'artificio che di solito mi sembrano coprire il cielo, ma stavolta erano in un angolino piccolo piccolo in confronto al resto. Chissa' se sono stata l'unica a pensarlo.

No perche' queste cose quando cerchi di spiegarle qui, ti guardano sempre come se venissi dalla luna.

mercoledì 4 luglio 2007

sulla bella figura

L'occupazione piu' importante di questi giorni e' la ricerca della casa.
La cosa si sta rivelando tutto sommato divertente perche' l'agente ha una specie di telecomando magico per aprire le case in vendita.

Divago. Questi giri di casa in casa mi hanno fatto venire in mente un film che mi e' piaciuto molto, Ferro 3, non so se lo conoscete.

I vantaggi sono che non ci si deve stressare a prendere mille appuntamenti e che ogni volta ne succedono delle belle entrando nelle case a sorpresa. A volte sono normali, altre praticamente abbandonate e altre ancora ci abitano dei pazzi.
Ce n'era una con le pareti d'oro e la moquette blu, il letto a baldacchino e il ritratto di una corpulenta signora truccatissima ovunque. Un'altra era bellissima, ma abbandonata da diverso tempo. Costava relativamente poco tutto considerato, ma quando siamo usciti abbiamo visto un piccolissimo cimitero gotico proprio di fronte, un po' inquietante. Un'altra, ci piaceva abbastanza, ma ancora una volta c'era il trucco: una specie di baita valdaostana con vasca idromassaggio nel mezzo del giardino. Considerando le temperanture qui, l'ultima cosa che comunemente si ha voglia di fare e' buttarsi nell'acqua calda...
Mi hanno sempre incuriosito le case. Fin da piccola ero affascinata dalle case dei miei vicini e poi guardare le finestre illuminate e vedere i dettagli di uno stile di vita, di un gusto diverso o simile al mio, immaginare.
In molte case che ho visto in questi giorni mi ha sorpreso la sporcizia diffusa e il disordine perche' loro sanno che riceveranno delle visite, ma nongli importa di cosa pensino gli altri.
Insomma, ho rivalutato un po' il concetto italiano di 'bella figura' che pure tanti danni ha fatto.
Noi generalmente teniamo al giudizio degli altri (ancora di piu' dovendo fare colpo su un possibile acquirente), invece qui sembrano fregarsene totalmente e lasciare tutto nell'incuria o nella cura di tutti i giorni.
A volte ero in imbarazzo io per loro.
Mi imbarazza a casa di estranei vedere un letto sfatto o dei vestiti sporchi.
Voglio dire, in fondo il voler fare bella figura puo' anche tradursi in un maggiore rispetto per se' e per gli altri, o no?
Non so, non importa, spero solo di trovarla presto la mia prima vera casa.

domenica 1 luglio 2007

un post generazionale

In questi giorni estivi, come un lampo ho realizzato che sono passati dieci anni dal mio esame di maturita'. Un'eternita'. La mia vita e' cambiata drasticamente da allora e davvero credo che quel momento ne sia stata la chiave di volta. Non intendo l'esame in se', ma quell'ultimo anno di liceo per gli incontri che ho fatto, per le cose che ho studiato. E' stato il momento in cui fondamentalmente ho capito cosa mi piaceva e cosa no, in cui tutto quello che scoprivo mi avvolgeva come un mantello ovunque andassi, qualunque cosa facessi. Il momento in cui ero veramente dentro a tutto e guardavo tutto piccola piccola con gli occhi spalancati senza avere il vago indizio di chi fossi e cosa avrei fatto nella vita.

Ricordo che i miei amici mi organizzarono una festa di compleanno a sorpresa talmente ben riuscita che quella sera dovettero trascinarmi fuori di casa a forza da quanto ero disperata per la versione di latino andata male e soprattutto il fatto che nessuno mi avesse ancora fatto gli auguri. Certe sorprese dovrebbero essere messe fuori legge.

Quando sono tornata in Italia ho scoperto che una persona che conosco fin dai tempi dell'universita', molto impegnata dal punto di vista sociale e politico, ha tradito i suoi colleghi per avere una promozione, nemmeno una tanto grande.
Mi sono incazzata.
Mi hanno detto cosa te ne frega, non vivi piu' qui e poi anche alla fine e' giusto piuttosto che vadano a fondo tutti insieme almeno qualcuno emerge. Io lo voglio dire. Non c'entro nulla, ma mi fa incazzare.
Come si possono rinnegare le proprie idee per un contratto a progetto da mille euro al mese?

Insomma, questa storia dei 29 anni un po' mi ha provato lo ammetto. Mi fa impressione avere 29 anni, pensare cose come tanti anni fa... o sembra ieri....
Sono cambiata moltissimo, non avevo un briciolo della pazienza e della tolleranza di oggi allora. Non c'erano mezze misure, non c'erano scusanti, ero una furia, una passionaria. E soffrivo, soffrivo sempre, perche' quando sei cosi', non ci sono altre possibilita'.
Ora meno, cioe' magari si', ma ho imparato a guardare anche gli altri e non solo me stessa, a cercare di capire meglio.

Pero' sono sempre la stessa persona. Quello che credevo allora lo credo anche oggi. Passo ancora una mezza giornata ogni tanto a fotografare le gocce d'acqua o a cercare il mio blu mischiando i colori, a guardare gli scoiattoli. Lotto ancora per le mie idee per quanto posso. Argomento, cerco di spiegarmi, non litigo magari, ma lotto lo stesso.

Invece, vedo certi miei coetanei, per fortuna pochi, che sono gia' vecchi, anzi marci proprio. Ti fanno vedere le foto dei loro viaggi intorno al mondo e sembra sempre lo stesso posto, hotel di lusso e paesaggi da cartolina. Ti fanno discorsi sull'uguaglianza per poi fregare persino i propri cosiddetti amici alla prima occasione. Che schifo.

A casa, in Italia, in uno dei quaderni dell'ultimo anno di liceo ho letto una poesia, breve che parlava di me. C'era qualcuno che mi scriveva spesso a quel tempo, probabilmente mi guardava molto, ma in silenzio. E io non capivo, non ho capito nemmeno quella volta che mi ha scritto un paio di terzine tratte dal quinto canto dell'Inferno, quello di Paolo e Francesca. Si ma al contrario, sotto ai miei occhi, perche' non era una persona banale. Del resto, se non te lo ha ancora detto nessuno che sei speciale come fai a capire.
Leggendo questa cosa che parla di me ancora un po' sento il profumo di quelle mattine e quella mia insopportabile timidezza.

Trottola e rotola

Scivola gentile

Sottile

E mormora

Come pura poesia