sabato 25 febbraio 2023

non sei nutella

Questa settimana ho comunicato ufficialmente che alla fine dell'anno, me ne vado da scuola.

Ho sempre raccontato che lo avrei fatto, ma ho sempre anche continuato a sperare di poter rimanere. A un certo punto bisogna essere realisti.

Come mi disse un'amica una volta "non puoi fare felici tutti, non sei un barattolo di Nutella".
Anche questa settimana ci sono stati i soliti drammi, eppure ho attraversato la *palude della tristezza* con passo più sicuro.
Aver messo nero su bianco la mia intenzione, mi ha spronato.
Se pensi che è tutto temporaneo, puoi affrontare difficoltà inimmaginabili.
Se prendi in mano la situazione e fai delle scelte tue, ragionate e consapevoli, invece di affidarti a qualcun altro, tutto è più sopportabile.
Mi dispiace tanto non poter fare di più, ma so che sto facendo tutto, proprio tutto quello che io da sola, con le mie forze, posso.

giovedì 23 febbraio 2023

willy wonka e joe

Volevo raccontarvi un piccolo episodio di qualche anno fa.

Una volta in libreria mi sono imbattuta in Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato di Roald Dahl. Sull'onda della nostalgia, l'ho subito comprato.
Ero entusiasta di poter leggere una storia che avevo amato da bambina con il mio bambino. Dopo qualche pagina Joe si interruppe. Aveva solo 6 o 7 anni. "This is so mean!"
Effettivamente, rileggendolo oggi, ci sono parecchie cose che lasciano a desiderare.
L'ha mollato lì e non l'ha mai più voluto toccare. Lo abbiamo addirittura lasciato in Italia. Mi fece quasi vergognare di avergli detto che era uno dei miei libri preferiti.
Cose simili sono successe tantissime volte.
A me e Mr J torna in mente qualcosa che ci era piaciuto da morire da piccoli, lo proponiamo a Joe e Woody e loro rimangono molto, molto perplessi.
Non si contano le volte in cui ci è toccato spegnere al volo film e cartoni invecchiati malissimo.
Quello che voglio dire è: censura o non censura, se tiriamo su i nostri bambini con una certa mentalità di inclusione verso il prossimo è ovvio che nel momento in cui si imbattono in un narratore che -in perfetto accordo con la sua epoca- si esprime in modo divergente, se ne sentano respinti.
Peccato perché credo che quella di Willy Wonka sia una grande storia, ma a ognuno il suo.
I tempi cambiano.

martedì 21 febbraio 2023

la palude della tristezza

Tante persone in questo periodo mi hanno chiesto come sto e io rispondo sempre che sto bene perché sto bene, è la verità. La verità però è anche che sto bene quando non lavoro.

Il contrasto fra tutto quello che vivo fuori e dentro le mura di quella scuola è sempre più stridente.
Non vedo quasi più i miei amici, esco raramente. Cerco di conservare tutte le mie energie per sopravvivere a quelle ore che sono ore drammatiche. Ogni giorno succede qualcosa che non dovrebbe succedere purtroppo.
Siamo entrati in una spirale così negativa che sempre più persone esasperate si stanno licenziando. Il problema è che non vengono rimpiazzate.
Siamo in caduta libera e siamo sempre meno.
I grandi capi rimescolano le classi e spostano gli insegnanti da un grado all'altro in una sorta di lotteria disperata: magari una volta o l'altra azzecchiamo la combinazione vincente. Quella maestra di seconda è brava, facciamole fare il cambio con quell'altro di quinta. Cose così.
Ogni giorno mi si presentano almeno un paio di studenti nuovi (di solito vengono dall'estero, non parlano inglese e sono visibilmente disorientati). Alcuni si ritirano da scuola all'improvviso, altri vanno via per un periodo e poi tornano, non so perchè succeda questo. Un bambino è stato via vari mesi e mi ha raccontato di non essere andato a scuola in quel periodo. Tutti questi cambiamenti, rendono ogni mio sforzo di stabilire una qualche sorta di normalità pressoché vano.
Non fraintendetemi, non voglio dire che sia tutto negativo. Lo vedo bene che per certi versi sto facendo tantissimo. Li vedo i progressi, ma sono una goccia nel mare. Nella sostanza purtroppo, se non c'è nessun tipo di continuità, se cambiano le classi, gli studenti e gli insegnanti tutti i giorni, non può cambiare niente.
Recentemente ho scoperto che ci sono bambini che frequentano quella scuola da vari anni e non parlano una parola di inglese.
Come è possibile? Non ha nessun senso.
Un insegnante mi ha spiegato che alle elementari gli esami possono essere fatti in spagnolo. Visto che l'obbiettivo è passare gli esami, alcuni preferiscono insegnare solo in spagnolo per aumentare le possibilità.
Sono successi episodi gravi che sto cercando di dimenticare, ma mi agitano anche avvenimenti piccoli e per me poco comprensibili.
Per caso un giorno ho realizzato che la classe che mi è stata presentata all'inizio dell'anno come una seconda in realtà è un misto di prima e seconda. Dice che siccome ne avevano troppi in prima e troppo pochi in seconda, hanno preso i migliori di una e i peggiori dell'altra e hanno fatto una classe unica. Mai sentito nulla di simile, ma Google mi spiega che è una cosa possibile e legale. Peccato che nessuno si sia preso la briga di avvertirmi.
Qualche volta mi viene in mente la palude della tristezza de La Storia Infinita.
Sto attraversando la mia personale palude della tristezza. Non posso fare altro che andare avanti se non voglio fare annegare qualcun altro.
Non preoccupatevi mi immedesimo con Atreyu e non con Artax. Il mio talismano è la mia vita fuori, i miei affetti e la mia casa verso cui sento una riconoscenza infinita. Sono arrivata alla conclusione che non farsi trascinare giù con le risorse che ho a disposizione è estremamente difficile, ma possibile.
Sto facendo tanta fatica. Non ho mai fatto così fatica.