martedì 25 maggio 2021

nell'anniversario della morte di george floyd

Ultimamente, mi è capitato di esprimermi su alcuni episodi di razzismo successi in Italia. Vivo all'estero da tanti anni e non seguo più tante cose da vicino, però quei fatti erano così gravi che diverse persone, conoscendo il mio interesse per il tema, me li hanno segnalati.
Ho notato una cosa un po' triste.
Sempre all'interno della civiltà, dell'educazione e del rispetto reciproco che caratterizza questo mio piccolissimo spazio, ho visto che ci sono state molte più resistenze ad accettare anche solo che esistano queste problematiche in Italia.
Insomma, ho visto che più o meno tutti non hanno nessuna difficoltà a credere, e a scandalizzarsi anche, per le sofferenze dei neri americani, ad esempio, o dei nativi o degli asiatici che vivono qui e che sono stati presi particolarmente di mira in questi ultimi mesi, ma quando si parla della sofferenza di persone di colore in Italia, cominciano i distinguo.
Sono cose normali, non è come negli Stati Uniti, queste cose succedono a tutti non solo a loro, è la vita, ecc.
In alcuni casi, ho visto una resistenza ad ammettere l'evidenza. Molti hanno problemi a dire banalmente sì, la ragazza italiana di origini cinesi che racconta di essere sempre stata presa di mira per i suoi tratti somatici, ha sofferto e ha subito un sopruso grave e prolungato.
Questo mi ha amareggiata al punto che ho deciso di non parlare più di questi argomenti. E' che mi sembrava di sortire l'effetto opposto. Finiva che per orgoglio o campanilismo qualcuno difendeva l'indifendibile purchè capitato in Italia.
Privatamente però, sono andata avanti a indagare, ad ascoltare soprattutto.
Qualche giorno fa ho finito di leggere La Mia Casa è Dove Sono di Igiaba Scego ed è stata una doccia fredda.
Igiaba Scego è una scrittrice italiana di origini somale. Conoscere la sua esperienza mi ha costretto a farmi mille domande su tutto, anche su me stessa.
Mi sono resa conto che forse ho commesso esattamente lo stesso errore che imputavo ad alcuni dei miei lettori. Appena arrivata qui negli Stati Uniti, ho visto il razzismo, l'ho proprio "visto". Anzi mi ha steso il razzismo in tutte le sue forme, mi sono messa a combatterlo, a studiarlo...in Italia no.
Eppure c'era anche lì, non lo vedevo? Ero distratta? Ignorante? Non lo so.
Forse è solo che i difetti degli altri saltano più all'occhio.
Tornano come sempre le parole preziose di Maya Angelou:
when you know better do better.
Nel giorno dell'anniversario della morte di George Floyd, prendo atto di non conoscere la storia del mio paese come pensavo (e forse nemmeno la mia) e mi impegno a continuare a migliorare.


P.S. Ho trovato una risorsa che mi sembra molto valida in italiano, spero possa tornarvi utile: www.sullarazza.it

lunedì 17 maggio 2021

quella della vita

In questi giorni ho ricevuto tante domande e tanti auguri per la nuova casa. Mi ha fatto molto piacere sapere che alcuni di voi mi sentano vicino e pensino a me quasi come a un'amica lontana. 

In realtà è successa una cosa un po' strana. Ho passato i primi giorni dopo il trasloco quasi interamente alla vecchia casa da sola. Una volta portato via il più grosso, sono rimaste tante piccole cose da buttare e mettere a posto. Ho pulito  quella casa come mai prima, per ore e ore, perdendo completamente la cognizione del tempo. Un'esperienza abbastanza catartica, direi.

E' che in questo cambiamento di case, ci sono in gioco tante di quelle circostanze che non saprei neanche da dove cominciare a spiegare. Di sicuro ho avuto bisogno di fermarmi e pensare, e non pensare, e fare qualcosa con le mani.

Sullo specchio del vecchio bagno, c'era una frase che mi ero segnata ai tempi in cui il piccolo Woody aveva deciso di non dormire più e ogni mattina sentivo il peso del mondo sulle spalle. Dice: 

"Considera il tuo viaggio un'entusiasmante avventura invece che una prova straziante".

Era lì da così tanto tempo che oramai era diventata invisibile, eppure è ancora valida. In giardino sono finalmente spuntate poche ortensie e la magnolia comincia timidamente a fiorire. C'è un fiore vicino all'ingresso, una sorta di grossa margherita, che rispunta puntuale ogni anno. Solo che ha cambiato colore, prima era fucsia e ora gialla, misteri della natura.

La verità è che quella casa non l'ho mai amata. La comprammo in fretta e furia perchè stanchi dell'appartamento che avevamo preso in affitto appena arrivati qui con l'idea di cambiarla presto, ma come succede in questi casi la vita accade, le priorità cambiano e siamo rimasti lì per 14 anni costruendo di fatto una famiglia e una vita che giorno dopo giorno è stata tante cose, ma soprattutto felice.

Finché é arrivata la pandemia.

La mia sensazione è che abbia spazzato via non solo il mio equilibrio, almeno inizialmente, ma anche un po' tutto quello che avevo costruito intorno a quella casa, il mio lavoro e diverse amicizie. Tante esigenze familiari sono cambiate, una stanza in più era assolutamente necessaria e così ci siamo finalmente messi all'opera per cercare una nuova casa. All'inizio cercavamo ingenuamente la casa della vita, la chiamavamo proprio così perchè abbiamo capito che traslocare non ci piace granché. Ben presto però abbiamo dovuto fare i conti con la realtà e il delirio del mercato immobiliare americano attuale, così abbiamo abbassato di molto le nostre aspettative. E come sempre accade in questi casi, quando abbiamo smesso di agitarci, la casa giusta, forse davvero la casa della vita, si è come materializzata.

Le persone cool in questi casi fanno sempre finta che sia tutto normale e in effetti una casa come questa qui in Texas è piuttosto normale, io però non dimentico da dove vengo. Ho passato la mia infanzia in un bilocale alla periferia di Milano e per me tutto questo spazio non è per niente normale e non lo sarà mai.

Questa mattina ho aperto gli occhi nella mia nuova camera da letto in cui i vecchi mobili sembrano all'improvviso rimpiccioliti e ho pensato di non aver mai dormito in un posto più bello, nemmeno in vacanza credo.

Viviamo in un vicolo cieco con un parco davanti, i bambini giocano fuori come negli anni Ottanta, come nei telefilm. Li vedo contenti, spensierati, hanno per la prima volta un po' di autonomia, una vita sociale propria, che non passa necessariamente da me.

E' un'altra vita.

In questo momento sento un profondo senso di meraviglia e riconoscenza per tutte quelle situazioni che sono confluite insieme al momento opportuno per permettermi di arrivare qui.

E da qui si riparte.

martedì 11 maggio 2021

il vero valore di una casa

Entrando per la prima volta nella nostra prima casa, 14 anni fa, trovammo un biglietto. Tutto questo tempo dopo, proprio mentre ci accingiamo a lasciarla quella casa, ecco quel biglietto giallo risbucare dal fondo di un cassetto.

Dice:

"Speriamo che l'esperienza del trasloco sia positiva è che starete bene nella vostra nuova casa. Noi abbiamo portato qui tutti e tre i nostri meravigliosi bambini quindi c'è stato tanto amore e felicità fra queste mura.
Vi auguriamo la stessa felicità e benedizioni"
Un gesto così sembra piccolo, ma non lo è.
Implica un pensiero, un modo di vedere il mondo forse.
Infatti, non lo abbiamo mai dimenticato. La sensazione di cominciare un'avventura con il piede giusto. Sento un grande senso di riconoscenza per quell'augurio disinteressato fatto da estranei mai incontrati prima in quel momento particolarissimo della mia vita.
Lasceremo anche noi un biglietto di auguri.
Le mura di questa casa a questo punto sono piene zeppe di felicità. Anni e anni di bimbi che ridono e cani che scondinzolano.
E' un valore immenso, il vero valore di questo posto secondo me.
Avanti i prossimi.

domenica 9 maggio 2021

mamme logiche

Quando ho iniziato a insegnare e ancora non avevo figli e soprattutto quando ho cominciato a volerli, mi sono guardata un po' intorno -in una scuola elementare salta all'occhio- e ho capito che ci sono mamme biologiche e mamme 'logiche'. Insomma, nella mia fortunatissima
esperienza di figlia e nipote ho imparato che la mamma è la persona che non ti fa mai dubitare del suo amore.

A volte è la stessa che ti ha messo al mondo, a volte è un'altra, una maestra, una zia, un'amica.
La mamma è semplicemente quella persona al mondo che davvero ti ama in modo incondizionato.
Auguri a chi è e si sente legittimamente mamma in questo senso.

giovedì 6 maggio 2021

ci sono più germi sulla terra...

Ieri siamo andati a salutare i nostri amici cigni e abbiamo trovato una sorpresa.

Hanno costruito un nido enorme e stavano covando, cioè la mamma covava e il papà faceva la guardia, ho letto. Non si sono mossi per tutto il tempo (qui).

Non avevo mai visto un nido di cigni.
Che spettacolo.
Poi ci siamo sdraiati sotto un albero.
Un momento bellissimo alla fine della giornata.
Il venticello fresco, l'erbetta, il rumore dell'acqua...
Tutto questo ha suggerito a Joe una considerazione.
-C'é una cosa a cui non mi piace pensare.
- Quale?
- Ci sono più germi sulla terra che tutte le stelle nell'universo.
Fa una pausa.
- È brutto pensare che ci siano meno stelle di quanto immaginassi.