lunedì 25 luglio 2016

nomi italiani o stranieri?

Quindi ci sei tu, che vivi negli States da dieci anni, che hai un marito americano e che hai dato a tuo figlio un nome italiano, italianissimo, che vai al parco giochi in Italia e chiamandolo ti senti piu' stravagante che in Texas in mezzo ai vari Thomas, Kevin, Nathan, Michael, Jessica, Sharon, ecc. Hai scelto un nome che ti e' sempre piaciuto fin da bambina quando sei rimasta folgorata da un certo personaggio letterario perche' volevi un nome che avesse davvero un significato speciale e poi anche che fosse pronunciabile dai tuoi parenti italiani che non sanno l'inglese. 
Un nome classico, forse un po' desueto in questi anni, ma semplicissimo. La prima volta che hai sentito tua nonna pronunciarlo male non hai creduto alle tue orecchie. Qualcuno l'ha anche corretta, ma lei e' andata avanti cosi' con quel nome inventato, ma in fondo plausibile, che oramai aveva in testa. 
E allora pensi che di sicuro se lo avessi chiamato Kevin non si sbaglierebbe. Di sicuro quel nome cosi' normale le sembra troppo ovvio per la nipote americana. 
Buffa la vita a volte, non va mai, ma proprio mai come ti aspetti.

sabato 23 luglio 2016

come ti saltano i piani

E così siamo tornati in Texas. Il viaggio non è certo stato idilliaco come quello dell'andata fra ritardi e tempeste, ma siamo arrivati sani e salvi e abbiamo anche incontrato un paio di persone di quelle che ti fanno recuperare un po' di fiducia nell'umanità, non possiamo certo lamentarci. L'unico problema è che avevo deciso di essere giustamente triste e malinconica per qualche giorno almeno, ma Mr J mi ha messo i bastoni fra le ruote. Ha avuto un'idea geniale, mi ha fatto trovate tutto perfetto. La macchina, perfetta, svuotata di tutte le mie cianfrusaglie e pulita come non mai. Ha perfino aggiustato la guarnizione del cofano che con questo caldo folle si era sciolta e macchiava le mani dall'anno scorso. La casa, semplicemente incredibile. Ha chiamato non una persona a pulirla, quello lo sanno far tutti, ma un'intera impresa di pulizie che l'ha praticamente smontata pezzo per pezzo. Dopo un'ora di Woody e Joe, era già sottosopra, ma noi lo sappiamo fino a che livello è pulita e questo è meraviglioso con un piccoletto di un anno e due cani in giro. Queste persone, o angeli del focolare, hanno spostato letti e divani, smontato mobili e lampadari. Hanno non solo pulito il frigo sopra, sotto e su ogni lato, ma anche buttato via arbitrariamente qualunque cibo non gli sembrasse freschissimo. I letti, le veneziane, le piastrelle del bagno, tutto. Hanno fatto un lavoro che io non avrei mai e poi mai potuto o saputo fare. Per esempio il forno, non si sono limitati a pulirlo, ma lo hanno staccato dal muro. Hanno disinfettato perfino i muri. Sono rimasta a bocca aperta. Per di più Mr J è tornato un po' prima dal lavoro e ci ha preparato la sua specialità per cena riuscendo nell'impresa impossibile di tenerci svegli un paio d'ore in più nonostante il fuso orario. Tutto questo non è stato concepito come un regalo per me, ma è esattamente quello di cui avevo bisogno per ricominciare con un po' più di energia. Si fanno tanti bei discorsi sull'amore, ma la vita di tutti i giorni è fatta di tutte quelle cose pratiche e banalissime che messe insieme ti appesantiscono o ti alleggeriscono. Io stessa non avrei saputo capire meglio quello che mi serviva.
Fare andare avanti un matrimonio o una qualsiasi relazione per tanti anni non è una passeggiata, ma per fortuna Mr J ha questa qualità: di tanto in tanto, mi stupisce, di più, mi lascia a bocca aperta. Anche in negativo eventualmente, ma più che altro ha questa cosa magica di tirare fuori delle risorse che, pur conoscendolo da una vita, non immaginerei mai che aveva. Mi lascia senza parole e io questa cosa qui l'adoro. Come faccio a essere triste adesso? Vado in Italia per un mese e mi sento aiutata in tutto e per tutto e avvolta da un affetto pazzesco ogni giorno, torno qui e trovo questo... L'unica cosa che posso pensare (alle 4 del mattino mentre non riesco più a dormire) è... Grazie.