giovedì 10 gennaio 2019

una cosa dovevo fare

Ieri Joe ha portato a casa un'altra pagella praticamente perfetta. Studente positivo e entusiasta che eccede in ogni materia, scrivono sempre. Ha da migliorare giusto il comportamento, ma non è che faccia chissà che, ha la testa troppo per aria e a volte si dimentica di essere in classe. Non sono riuscita a fargli dei grandi elogi. Il mio istinto è quasi di ignorare tutto questo. Non è che abbia un problema a dirgli 'bravo' in generale, anzi, è che glielo dico quando vedo che si impegna. La scuola per lui, per adesso almeno, è una passeggiata. 
Mi ripetono che in qualche modo Joe è speciale da quando era piccolissimo e sento di doverlo proteggere da questa cosa, non accentuarla. A cosa serve essere "speciali" se non si è spensierati a otto anni? Lui è sempre stato così serio, riflessivo, non voglio che cominci anche a sentirsi in dovere di avere il voto più alto ogni volta. Non sono i bei voti a scuola che fanno un adulto sereno e questo, in fondo, è tutto quello che mi auguro per lui.
Ad ogni modo, la sua pagella perfetta aveva una pecca: due ritardi.
Una cosa dovevo fare.

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