giovedì 4 giugno 2020

l'ultima riunione dell'anno

L'anno scolastico è ufficialmente finito e durante l'ultimissima riunione via Zoom è successa una cosa senza precedenti.
La sovrintendente fin dall'inizio ha accennato a qualcosa che ci avrebbe detto alla fine dell'incontro.
L'ordine del giorno era davvero esiguo. Complimenti, auguri di compleanno, saluti, cose così. Si vedeva che non aveva nulla di importante di cui parlare, tranne "quella cosa" che doveva dirci alla fine. Sembrava ci stesse girando intorno. Sembrava quasi avesse paura di dircelo e capite che in questa situazione, siamo tutti un po' sulle spine.
Si torna a scuola? Non si torna? Come si torna?
Per di più non ho fatto in tempo ad aggiornare Zoom e durante quella riunione potevo vedere solo la mia faccia e quella di chi parlava, quindi non avevo nessun elemento per indovinare cosa stesse succedendo, se i 60 partecipanti stessero ridendo o se fossero seri e preoccupati.
Dopo mezz'ora.
- Va bene, allora adesso vi parlerò di quella cosa che vi dicevo. Ma...per caso c'è qualcuno che ha qualcosa da dire?
Era ridicolo, non voleva dircelo o aveva paura di dircelo?
Chiudono la scuola? Siamo tutti licenziati?
Finalmente fa un bel respiro.
- Sapete che non ho mai parlato di queste cose pubblicamente, ma adesso sento di non poter più stare in silenzio. Adesso più che mai il silenzio è complice. Mi rendo perfettamente conto di essere bianca e privilegiata e ho una paura enorme di dire la cosa sbagliata, ma è necessario chiarire da che parte stiamo in questa scuola e esprimere solidarietà ai nostri colleghi afroamericani.
E poi un'altra fondatrice della scuola ha preso la parola e ha spiegato il piano. Insomma, c'è un piano!
Questo non è MAI successo in tutti questi anni. Questo è il mio sogno. Ho fatto di tutto quest'anno per smuovere le cose, per creare una discussione interna, ma il terreno chiaramente non era fertile. Forse ora sì. O forse, come al solito, si lascerà cadere tutto nel vuoto una volta passata l'ondata di sdegno. Non lo so. Però io mi sento molto più legittimata ora a continuare ad tirare fuori questi argomenti.
Non sapete quanto mi riempia di entusiasmo e di speranza questa cosa.
In questi anni sono successe cose terribili, molte altre persone sono morte per mano della polizia come George Floyd e ogni volta rimanevo sconvolta dal silenzio assordante della maggior parte di colleghi e amici.
Fino a poco tempo fa anche solo dire di supportare "Black Lives Matter" assumeva un connotato politico ambiguo. C'era sempre il genio che se ne usciva dicendo no perchè "All lives Matter", tutte le vite contano, non solo quelle dei neri.
Adesso credo che sia stato spiegato fino alla nausea che ovviamente tutte le vite contano, ma le uniche vite in pericolo sono quelle dei neri, è per questo che bisogna concentrarsi su quelle. Se una casa va a fuoco, non è che i pompieri vanno a innaffiare tutte le altre perchè tutte le case contano.
Sono soddisfatta, ho tantissime idee e qualche speranza in più.
E sono ufficialmente in vacanza.

3 commenti:

Martacci ha detto...

Evviva!

nonsisamai ha detto...

vero? :)

anna ha detto...

e quando il cambiamento e le belle notizie vengono dal texas e' ancora piu' bello!!
anna