domenica 22 gennaio 2017

ed e' gia' un giorno migliore

Ieri e' stata una giornata difficile. Adesso Trump e' a tutti gli effetti presidente, l'uomo piu' potente del mondo, e ci tocchera' provare sulla nostra pelle se davvero portera' a termine le infauste promesse fatte in campagna elettorale oppure no.
Durante la cerimonia di inaugurazione ero in palestra e tutti gli schermi erano sintonizzati sulle news. Cercavo di ignorarli, tenendo la faccia incollata sul mio telefono.
Arriva una signora sulla cinquantina, tutta sorridente, e comincia a parlarmi del tempo a Washington. 
- Piove? Non si capisce. Avranno freddo? Lo sai che non possono portare ombrelli per motivi di sicurezza? 
Va avanti per dieci minuti nel silenzio piu' assoluto. A un certo punto non ne posso più. 
Guardi, mi spiace ma il tempo a Washington non è la mia più grande preoccupazione in questo momento.
- Ah si? 
- Si. Non sono molto entusiasta di questa inaugurazione.
- Io si' invece, sono proprio pronta per un cambiamento, Hillary e' corrotta! [crooked come diceva in continuazione Trump in campagna elettorale] 
E se ne va. 
Penso. Beh. Almeno se n'è andata. Ma niente, dopo un minuto torna. Ma sai che non si capisce proprio se piove...
Incredibile. Cosa vuole? 
Quando ha cominciato a vaneggiare su un possibile attentato, mi sono alzata di scatto e ho fatto una cosa molto poco politicamente corretta. 
Sono andata a prendere Woody all'area bambini li' accanto. La baby sitter, che conosco di vista ma con cui non ho mai parlato di politica, era di colore e ho dato per scontato che fosse contro Trump. Non bisognerebbe mai farsi delle idee basate sul colore della pelle, ma ci ho azzeccato, i neri che hanno votato per Trump sono pochi e nessuno pare averli mai visti. Ho fatto una piccolissima battuta e mi ha subito seguito, quanto ne avevo bisogno. 

Quello che mi lascia di stucco -mi ha detto- e' che... e' cattivo. Dice cose cattive e la gente lo ha votato lo stesso. 

Con quelle parole in mente, sono andata a prendere Joe a scuola e mi sono messa a pensare a cosa scrivere sul nostro cartello per la marcia delle donne di oggi. Ho optato per una parafrasi positiva del famigerato e subdolamente razzista slogan di Trump, make America great again
Rendi l'America gentile di nuovo.



La marcia qui a Dallas come nelle altre citta' da quello che vedo, e' andata nel migliore dei modi. 
Abbiamo parcheggiato la macchina poco distante dal ritrovo eppure in quei pochi metri, mi sono sentita a disagio. Joe era orgogliosissimo del suo cartello e diceva a tutti Make America kind again! Era dolcissimo, ma le reazioni non sono state tutte positive. Abbiamo ricevuto anche qualche sguardo di disapprovazione e non mi ha fatto piacere  perche' il messaggio era semplice e portato con la grazia di un bambino, ci vuole un bel cuore di carbone per offendersi.
Le stime della polizia dicono che eravamo fra i cinquemila e gli ottomila che per i parametri texani e' tantissimo. La manifestazione piu' importante del Texas e' stata organizzata ad Austin dove c'e' il parlamento, questa qui come tantissime altre, e' stata messa su all'ultimo minuto su Facebook ma ha avuto successo a suo modo. Una tale gioia. Vedere una quantita' di bambini, anziani, sedie a rotelle, tutti i colori, tutti i credo, camminare insieme, sorridere insieme, e' stato importante e mi ha toccato in maniera profonda. Mi ha ridato speranza. 
Anche la polizia e' stata ineccepibile. Gli agenti erano sorridenti, gentili e i manifestanti li ringraziavano continuamente e facevano foto con loro. 
La gente qui non e' abituata alle manifestazioni. C'e' questa idea che non servano a niente, che non siano costruttive e che quelli che ci vanno siano dei lagnosi inconcludenti. Beh, per manifestare contro Trump, sono usciti di casa in tanti, tantissimi in tutto il mondo, non solo qui. Quando vedi che l'unica cosa che ti e' rimasta e' manifestare il tuo dissenso, lo fai eccome. 
Chissa' forse tutto questo ci unira' e creera' la nostra forza nel futuro.  
Ad ogni modo, l'ultimo pensiero prima di concludere questa giornata cosi' speciale lo dedico a un tale che abbiamo incontrato per strada mentre andavamo alla manifestazione stamattina. Ha visto Joe con il suo cartello e si e' commosso o esaltato, non saprei dire. Ha chiesto di fare una foto con lui per ricordo e poi e' scappato via esclamando... and it's a better day already, ed e' gia' un giorno migliore.  

9 commenti:

Gio ha detto...

Nel frattempo in Italia Grillo esalta i 'leader' forti, portando ad esempio Trump e Putin.
Sarà dura, soprattutto perchè, come dici, delle manifestazioni di dissenso si ha una percezione distorta dall'abuso che ne è stato fatto.

Ciao!

e.l.e.n.a. ha detto...

Beh io mi sono commossa a distanza!

Non so perché ma mi sono venuti in mente i Peanuts e ho immaginato Joe come Charlie Brown con il suo cartello ... :)

nonsisamai ha detto...

e.l.e.n.a. Grazie per la solidarieta' :)

Gio: Speriamo che l'Italia, la Francia e il resto dell'Europa non seguano questa scia nefasta.

Anonimo ha detto...

Io non sono tanto ottimista, c'è un'ondata di razzismo anche qui, e non sento grandi critiche a Trump.
Non prevedo gran futuro in Italia, anche se, per fortuna, sento parlare sempre malissimo di Salvini perciò direi che, se mai si tornerà a votare, almeno lui non ci governerà.
simona

nonsisamai ha detto...

Hai ragione Simona, non c'e' molto da stare allegri, ma dobbiamo aggrapparci a quello che abbiamo, dobbiamo confidare in noi stessi e in quelli che condividono i nostri stessi valori. Quando ti rendi conto che siamo veramente in tanti e siamo pronti a lottare insieme ti scatta l'ottismismo.

Anonimo ha detto...

Il razzismo esplode sempre quando ci sono problemi economici e di natura sociale: è sempre facile per tutti dare colpa all'estraneo ed al diverso.Sabato sera, chiacchierando in pizzeria, un mio amico ha apertamente aprovato la frase di trump: In America lavoro solo agli americani.
A suo parere dovrebbero applicarlo anche in Italia.Per me è un discorso senza senso, in un'ottica di Europa Unita e di globalizzazzione.
E tra l'altro, il mio amico è omosessuale.Chissà cosa penserebbe se Trump dicesse : in America solo il lavoro agli Americani etero.
Tanto adesso gli italiani ce l'hanno con i nordafricani e i rumeni, 50 anni fa con meridionali.
l'unica soluzione è la cultura.
simona

nonsisamai ha detto...

Simona: di al tuo amico che la primissima cosa che Trump ha fatto dopo l'inaugurazione e' stata cancellare la pagina LGBT dal sito del governo.

Anonimo ha detto...

Glielo dirò sicuramente :-)
Io e lui la pensiamo molto diversamente su molte cose.Lui ,ad esempio, è contro le adozioni a coppie omosessuali, io invece penso e ho sempre pensato che un bambino sta bene anche con due mamme o due papà.
Questo non cambia l'affetto e la stima che ho per lui,e non credo che smetterò di frequentarlo per le sue idee.
ma mi rendo conto che la situazione qui è diversa che negli USA.
simona

nonsisamai ha detto...

Simona: fa sempre impressione vedere elettori andare contro i loro stessi diritti. Qui abbiamo tanti latinos ad esempio, che hanno votato per Trump, molto spesso perché è contro l'aborto (adesso, in passato era a favore eh) o perché se loro sono legali anche gli altri devono seguire le regole. Adesso hanno parenti che verranno deportati. Abbiamo i minatori del nord che non avevano capito che Obamacare era il nome comune della loro assicurazione sanitaria e adesso, avendo fatto vincere Trump rimarranno senza, molti di loro moriranno. E poi che dire della percentuale altissima di donne bianche che hanno votato per Trump che non solo è stato accusato da numerose donne ma ha proprio confessato di ever compiuto abusi sia sessuali che psicologici e adesso vorrebbe abolire il diritto all'aborto. L'essere umano è misterioso. Io ho imparato a mie spese a selezionare gli amici con estrema cautela.