mercoledì 6 maggio 2015

il sandwich per un americano e' come la pasta per un italiano

Bambino Americano viene a giocare con Joe. I genitori hanno un contrattempo e si ferma per pranzo. Il sabato e la domenica a pranzo, mangiamo quasi sempre la pasta, per abitudine.
Bambino Americano non apprezza.

- A casa mia mangiamo sempre i sandwich.
- Qui invece oggi mangiamo la pasta.
- Ma io vorrei davvero un sandwich. Mi fai un sandwich?
- Mi spiace, niente sandwich, si mangia questo, ma sono sicura che ti piacera'. Ti piace sempre quello che ti cucino, altrimenti ci penseremo.
- Ma io voglio davvero tanto un sandwich.
- Senti bambino. Lo so che a casa tua mangi sempre i sandwich, ma io sono italiana e cucino il cibo italiano, il sandwich, lo puoi mangiare per cena.

Metto in tavola la pasta e gli chiedo:

- Allora ti piace?
- Beh. Sa di pasta.

Ne ha mangiati tre piatti tre. Suppongo gli sia piaciuta *abbastanza*.

Quando e' andato via ho commentato l'affronto con Mr. J. che pero' mi ha offerto un punto di vista diverso, come al solito.
- Guarda che e' normalissimo. Anche a casa mia si mangiavano un sacco di sandwich, pensa che mio zio a sessant'anni ancora va al lavoro con il sandwich di marmellata e burro di noccioline. Il sandwich per un americano e' come la pasta per voi.

Mmm. Il sandwich per un americano e' come la pasta per un italiano. Non so, c'e' qualcosa che non mi convince. Pero' va bene. Il discorso fila.

Poi capita che un paio di giorni dopo venga a farmi compagnia un'amica francese e anche lei all'ultimo momento si fermi per pranzo. Sono cose che capitano con una certa frequenza a casa Johnson. Frigo deserto. Ci sono solo quattro pomodori e una cipolla. Faccio una pasta, no? Allora le racconto l'episodio del Bambino Americano e le chiedo un parere sul ragionamento di Mr. Johnson che il sandwich per un americano e' come la pasta per un italiano.

Insieme concludiamo che si, pero' non e' proprio la stessa cosa. Innanzitutto, la pasta offre molte piu' varianti. Puo' essere un piatto di tutti i giorni, ma e' anche perfetta per un'occasione speciale, il sandwich no. E poi, soprattutto, ha un vantaggio: ti siedi e la mangi con calma a tavola, non al volo davanti alla televisione o al computer.

Non dico che ci sia una superiorita' assoluta, ci mancherebbe. Ci sono giorni in cui un panino al volo va benissimo, pero' altre volte, potendo, non e' piu' piacevole fermarsi, parlare, godersi un minimo la vita? Si torna sempre sulle stesse questioni.

16 commenti:

MarKino ha detto...

la convivialita` e` questione di mentalita`, non di cibo.
e ci son sandwiches o burgers che non son fatti per esser mangiati da soli davanti alla TV, cosi` come una semplicissima pasta al pomodoro o aglio & olio si presta benissimo come cena veloce, quando torno a casa tardi e son stanco.

Federica ha detto...

e per gli argentini la carne :)

una volta è venuto a pranzo a casa mia in italia un bambino cinese che, dopo aver mangiato la mia pasta, mi ha detto che quella della mensa era molto più buona perché la mia è dura e quella della scuola invece è ottimamente molle o_0

nonsisamai ha detto...

markino: certo, ma mischi un po' di cose. l'hamburger e' un discorso molto diverso dal sandwich. le famiglie che si fanno un sandwich in casa, mica si siedono a tavola e chiacchierano. questa qui poi no di sicuro. poi va be' se vivi da solo, qualunque sia il cibo, non e' che ci possa essere tutta questa convivialita' ;)

federica: quindi e' vero che mangiano tanta carne?
grandissimo affronto anche quello del bambino cinese! :)






MarKino ha detto...

eh. intendevo che anche quando non son in vena di piatti elaborati, ma di una cosa frugale, mi vien piu` naturale un piatto di pasta che un sandwich. :)
poi boh, il mio punto e` che se ti vien naurale esser conviviale, lo fai anche con un sandwich ...

ciacco29 ha detto...

forse bambini americano temeva la pasta, può darsi che non gli piacesse (per come la consoceva prima di assaggiare la tua, ovvio).
Però sai che la cosa che più mi colpisce in ciò che scrivi è che un bimbo ospite si sia sentito in diritto di dirti cosa dovevi fargli per pranzo?
Mi suona così strano

ciacco29 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Zion ha detto...

eheh sorrido perchè suona un po' strano:
1) il numero di varianti: penso che per un americano le varianti di un sandwich siano prossime all'infinito!

2) l'occasione speciale: ho visto un menu di "alta cucina" con un sandwich da paura. Esistono varianti "speciali", anche se a me dei sandwich non me ne può importare di meno!

3) il "vantaggio": vantaggio per chi? ^_^ per noi che amiamo la convivialità nel senso di sedersi e chiacchierare...per i miei cugini americani il massimo è lo stravacco sul divano. Credo che davvero le sensibilità siano molto diverse su questo tema. Con pochi, molto pochi punti di incontro.

nonsisamai ha detto...

markino: anche a me! hai ragione, e' che se vieni abituato fin da piccolo a mangiare sempre panini tristi davanti alla tele o al computer, non e' che ti venga molto poi dopo...

ciacco: e' strano si, e' l'unico bambino che frequenta casa nostra che si comporta in questo modo. ogni volta apre il frigo, fa richieste, mi accusa di nascondere il cibo (!), si lamenta e poi e' quello che divora qualunque cosa. probabilmente e' anche colpa mia. e' la prima volta che lo contrasto. quando sono presenti i suoi genitori lascio perdere perche' mi sembra assurdo che debba essere io a intervenire. per il resto e' un bravissimo bambino, ma sul cibo siamo proprio agli antipodi.

nonsisamai ha detto...

zion: allora :)
1) si le varianti in teoria sono infinite, ma ti assicuro che i sandwich che si preparano a casa o da portare a scuola, sono sempre gli stessi tre o quattro.
2) assolutamente no. sara' stato un caso isolato. in tutti questi anni, almeno qui in Texas, non ho mai visto un menu del pranzo del ringraziamento o natale o anche un matrimonio a base di sandwich. esistono ristoranti specializzati in sandwich, ma non sono certo posti eleganti.
3) concordo invece pienamente sull'ultimo punto. tanto e' vero che mi diceva un'amica italiana che vive qui da tantissimi anni che lei, tranne in occasioni davvero speciali odia pranzare in compagnia e parlare durante il pranzo. preferisce portarsi un panino con il burro di noccioline e mangiarlo da sola davanti al computer. e ci sta. ognuno ha i suoi gusti e le sue abitudini, su questo non si discute.

mi hai fatto venire in mente un'agghiacciante scena di quel bellissimo film che e' Nebraska, in cui c'e' una riunione di famiglia e loro sono li sul divano, con la partita accesa e non si parlano.

Zion ha detto...

@nonsi: non ho visto quel film, ma l'immagine mi pare purtroppo abbastanza realistica e...internazionale!
:-P

nonsisamai ha detto...

super realistica, gia'. e' che sono molto fortunata, per me la famiglia e' esattamente il contrario di quella cosa li'. ti dovro' invitare a casa mia in Italia qualche volta ;)

Anonimo ha detto...

fantastico sandwich che ho evoluto dal toasted cheesie del moroso australiano.
Pane tipo ciabatta, con spruzzata di olio di oliva buono all'esterno (importante). ALl'interno, avocado, pomodoro, prosciutto (importato) e pecorino (importato), sale e pepe. Fare riscaldare in padella o nella utilissima sandwich press (mai piu' senza) finche' l'esterno e' dorato. Da paura!
Gio (Uk)

Anonimo ha detto...

il significato dato al cibo varia tantissimo.. ho invitato una famiglia a pranzo una domenica, dicendo che gli avrei fatto le lasagne (per fortuna non ho fatto anche la pasta da zero, se no erano guai). Arrivano.. e dicono possiamo mangiare tra un po', che abbiamo appena fatto una abbondante colazione (di quelle britanniche, col mondo, e tutto fritto). Abbiamo mangiato alle tre, con loro che spizzicavano il cibo perche' 'sai, la colazione..'. La figlia che mangia 'solo pollo fritto' che sezionava le lasagne in cerca dell'oro.. Allora io ti invito a pranzo, ti faccio le lasagne (e te lo dico in anticipo, e tu fai ooooooo, graaaaaaaaaaazie), poi tu mangi a crepapelle 10 minuti prima di arrivare?
Gio (Uk)

nonsisamai ha detto...

gio: ci provero', sembra buono!
per l'altra cosa...sfondi una porta aperta, non sai quante volte mi sono successi episodi simili, pero' credo davvero che non ci sia intenzionalita', sono solo mentalita' molto diverse.

MiKo ha detto...

E niente, faccio il bastian contrario :)

Il guaio e che in realtà sui sandwich non siamo preparati. C'è una varietà enorme, mostruosa. E alcuni (anche se chiamarli sandwich è un po' tirato per i capelli) possono anche essere preparati in un'occasione speciale un po' radical chic.

Insomma, fondamentalmente sono d'accordo con Mr. J

nonsisamai ha detto...

miko: ma si certo, esistono queste cose a cercarle, ma e' un discorso lievemente diverso. io li vedo tutti i giorni anche a scuola i sandwich a cui si riferisce il bambino del post. stiamo parlando di: affettato-maionese-formaggio quando ti va bene o di insalata di uova (uova sode affogate nella maionese o, peggio ancora nel cool whip), insalata di tonno (tonno annegato in maionese o simili alternative chimiche) o burro di noccioline e marmellata. insomma, bisogna fare un distinguo. e comunque non mi sorprende per niente che tu sia d'accordo con Mr. J. ;)