lunedì 9 giugno 2014

il senso di appartenenza

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Nei parchi, durante il fine settimana, incontro sempre nutriti gruppi di messicani che fanno fiesta. Li guardo con un po’ di malinconia. Mi piacerebbe che anche per gli italiani qui fosse tutto cosi’ semplice e spontaneo. Incontrarsi, fare una grigliata, parlare la stessa lingua. Forse in passato era cosi’ o forse altrove e’ cosi’. Ma per quello che ho potuto constatare in questi sette anni e oltre, il nostro senso di appartenenza e’ molto piu’ debole rispetto a quello di tante altre comunita’ presenti sul territorio. Anzi, la mia impressione e’ che conoscere italiani evochi spesso sentimenti o esperienze che non sono semplicemente piacevoli, ma anche in parte negativi. E’ come se ci fosse una sorta di simultanea attrazione e repulsione fra noi. Insomma, tante volte superato il momento di simpatia iniziale, vedo forte il bisogno di affermare il proprio status sociale ad esempio (una cosa che in Italia non avevo mai notato) e tanta diffidenza, anche non del tutto immotivata devo dire, ma sarei felicissima di essere smentita su questo. Va da se’ che le amicizie individuali o in piccolissimi gruppi procedono benissimo come ovunque, e’ solo che non vedo quello che hanno i messicani o gli israeliani, i coreani, gli spagnoli, gli argentini, perfino i giapponesi e chi piu’ ne ha piu’ ne metta: la voglia di stare insieme a prescindere dalle differenze personali, solo in nome del senso di appartenenza.

6 commenti:

LordRevan ha detto...

Conosco pochi italiani qui in zona. La maggior parte sono qui solo per un breve periodo di tempo. Nonostante tutto ho incontrato degli italiani piacevoli. Non ho notato la necessita' di affermare il proprio status per fortuna e non ho visto diffidenza. Immagino tu ti riferisca sempre ad italiani "off the boat" perche' dopo una generazione diventano americani, e sta succedendo anche ai messicani in una certa misura credo.

Maggie ha detto...

Vivo nel Minnesota ed ho avuto la stessa impressions. Infatti ci siamo legati di piu a gruppi latini e stiamo bene. Chiesa perche..

Maggie ha detto...

Ecco volevo dire chissá!

Maggie ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
La perfezione stanca ha detto...

Sarà perchè ci conosciamo bene.

ciacco29 ha detto...

NOn avendo esperienze di vita all'estero faccio fatica a fare ipotesi, però, visto da casa, devo dire che noto una certa tendenza in chi si è trasferito a sottolieare quanto sia o pretenda di essere (a volte più pretenda che sia effettivamente)"diverso", quasi un rifiuto in blocco, una vergogna se vuoi, di essere italiano.
Ovviamente non è così strano capire perchè, ciononostante è strano che non accada ad altri gruppi di conterranei che provengono da paesi non molti diversi dal nostro sotto molti profili.
E poi ovviamente c'è il "io sono meglio"