martedì 17 dicembre 2013

segnali cosmici

Stamattina sono andata in libreria, ci vado sempre meno purtroppo, ma mi serviva un libro da regalare a un’amica e cosi’ ero li’. Mentre mi guardavo intorno, ho involontariamente sentito una conversazione da dietro uno scaffale. Una conversazione tipica:

- Sto cercando un libro…dice ‘I love you…’ o qualcosa del genere…un sacco di volte…

- Si ricorda il nome dell’autore?

- No, ma e’ un libro per bambini…e’ famoso…i disegni sono davvero belli…

- Va bene, vado a controllare sul computer.

Quante volte mi sono trovata in una situazione simile. Il libraio in questi casi di solito si fa una risata sotto i baffi o ti guarda dall’alto in basso. Chissa’ quante volte al giorno gli capita qualcuno che non sa nemmeno cosa sta cercando, ma pretende che glielo trovi lui. Chiaramente anche quel libraio non scalpitava dalla voglia di perdere tempo a scervellarsi. Pero’ mi aveva colpito con quanto entusiasmo la cliente parlasse di quel libro, sembrava ne avesse davvero bisogno, mi spiaceva che non lo trovasse. E poi ero curiosa, si’. Che storia c’era dietro a quel libro? O magari dentro? Magari era un buon libro, magari avrei voluto leggerlo anche io e magari lo avrei trovato allo stesso modo imprescindibile per qualche motivo. Da come lo descriveva, mi ricordava vagamente un libro che conosco, cosi’ ho fatto capolino e le ho chiesto se per caso fosse proprio quello li’. La risposta e’ stata negativa, ma ha continuato a descrivermi il libro che cercava mentre si guardava intorno.

- E’ un libro stupendo, piccolo eh, ma unico. La prima volta che l’ho letto ho pianto tanto, e’ stato meraviglioso, ancora me lo ricordo…la mia amica sta per avere un figlio e glielo DEVO regalare. Assolutamente, deve averlo domani per la sua festa.

A quel punto il libraio e’ tornato e come avevo previsto, le ha comunicato che non poteva aiutarla.

Non ero tenuta a farlo, ma vedendo la delusione nello sguardo della cliente, ho deciso di darle una mano perche’ sapevo perfettamente come risolvere il problema. E poi ho sempre sognato di lavorare in una libreria. Mi andava di fare questo gioco e vedere come andava a finire insomma.

Ho tirato fuori il telefono. Google, tutto qui. Non capisco perche’ nessuno ci abbia pensato prima.

- Senti, dimmi quello che ti ricordi. Il titolo? L’autore?

- Niente…ma diceva I love you…tante volte.

- Proviamo cosi’. Kids book I love you

Eccolo la’. Trovato in un secondo. La ragazza mi ha ringraziato e ha richiamato il libraio che ha immediatamente individuato il libro fra mille altri. Mi ha salutato e se n’e’ andata via tutta soddisfatta con il suo libro.

In teoria ero di fretta, ma ero anche sempre piu’ curiosa. Non potevo andarmene senza sapere di cosa trattava quel libro. In fondo noi tutti conosciamo il concetto di serendipity e anche le magie che possono succedere fra gli scaffali di una libreria. E se quella conversazione casuale fosse piombata nella mia vita per un motivo specifico? E se un qualche disegno cosmico avesse previsto che quel libro dovesse finire nelle mie mani proprio quel giorno?

Appena si e’ allontanata, ho ricercato il libro sullo scaffale. Ci ho messo un attimo perche’ era piccolissimo.

L’ho aperto e ho cominciato a leggere.

Noioso. Banale. Patetico. Uno dei libri peggiori che abbia mai letto.

Suppongo che ‘il destino’ volesse dirmi di farmi gli affari miei. 

5 commenti:

Marica ha detto...

anche a me ricorda un libro che conosco... la Birthmom lo ha regalato a D quando e' venuta a trovarci l'anno scorso.. e' dolcissimo!
non so, forse a te risultera' banale e scontato, ma nel nostro caso e' stato un bellissimo regalo.. tra l'altro in versione registrabile, quindi ogni volta che lo apriamo c'e' la sua voce
"and when it seems impossible to love you more, I do"

e' quello?

nonsisamai ha detto...

"I love you more" dici? anch'io pensavo fosse quello invece si tratta di "I love you forever", su amazon ha 5 stelle, recensioni bellissime, io l'ho trovato tremendo...

unrosetoinviacerreto ha detto...

Simpaticissimo racconto.
( soprattutto l'analisi finale :-) )
Ciao
Loretta

Anonimo ha detto...

Ah era il libro di "back and forth, back and forth"? Lo hanno regalato anche a noi e le prime volte che lo leggevo a mia figlia devo ammettere che mi commuoveva. Pero` sono d'accordo con te, e` noioso, troppo surreale e non regalerei a nessuno. Comunque non pentirti, alla fine hai fatto felice sia la cliente che il libraio! Ciao Angela

alinipe ha detto...

Uppercarità I love you forever è uno dei libri più brutti che io conosca... Con il figlio che cresce vandalizzando ogni singola stanza e la madre che se lo culla fino ai trent'anni, incapace di riconoscere che il figlio è un marcantonio fatto e finito e non più un poppante... E le ultime pagine prima del finale sono inquietantissime!
Ancora non capisco come mai furoreggi qui negli states... Sarà divario culturale?

Alice lettrice