venerdì 14 giugno 2013

strane dipendenze

Il marito di una mia amica ha un dipendenza che mi sembra cosi’ stupida incomprensibile che non pensavo nemmeno esistesse.

E’ ossessionato da un certo gioco online. Non e’ un gioco d’azzardo, credo riguardi una sorta di conquista dello spazio e ci gioca con gente sparsa in giro per il mondo. Gli sta completamente rovinando la vita e non se ne rende nemmeno conto. Per giocarci usa ben due computer a cui e’ collegato in ogni momento in cui e’ a casa e anche quando non gioca riceve continue notifiche sul desktop che lo distraggono al punto da indurlo a interrompre qualunque cosa stia facendo per correre a controllare il gioco. Non esce piu’, non ha piu’ amici, non gioca piu’ con i suoi figli e non fa piu’ nemmeno sesso. Non e’ drogato, non e’ alcolizzato, e’ semplicemente assente e non e’ detto che sia meglio. Un giorno uno dei bambini si e’ tagliato e lui, quando se n’e’ accorto, gli ha messo un cerotto ed e’ tornato a giocare senza nemmeno pulire il sangue o avvertire la moglie. C’e’ fisicamente ma con la testa non c’e’. Tutto quello che vuole fare e’ giocare e parlare con questi qui.

Mentre la mia amica mi raccontava questa cosa mi venivano in mente tre cose.

La prima preferisco non dirla perche’ non trovo parole pacate per dirla.

La seconda e’ che e’ davvero un problema infido perche’ nessuno si rende conto che e’ un problema finche’ non e’ troppo grave e non si sa piu’ da che parte cominciare a risolverlo.

E la seconda e’…ma quanto e’ depresso? Ma quanto deve odiare la sua vita per preferirgli un giochetto di marziani? Anche perche’ io lo conosco bene lui, da molti anni e so che non e’ affatto uno stupido, anzi e’ un tipo in gamba, curioso, molto intelligente e colto, e’ questo il dramma vero. Proprio non capisco.

9 commenti:

ero Lucy ha detto...

Mi trovo sempre a dire le stesse cose, ma (anche) questa e' una patologia, e devi dire alla tua amica che lui va curato, e presto, da questa dipendenza.

nonsisamai ha detto...

Lucy!!! Ti ho pensato tanto! Ma hai visto? :( il fatto é che lui si rifiuta categoricamente di ammettere di avere un problema, ho la sensazione che finiranno per divorziare...

Isa ha detto...

A me è capitato di vedere una coppia di conoscenti circa 20 anni fa in una situazione simile. Lui era completamente partito per internet, che all'epoca era una cosa d'avanguardia, e ci passava ore e ore (con la connessione in dialup), poi organizzava quei tornei con gente in tutta Italia, facendo anche raduni LAN, etc. Erano sposati e con due bambine, avevano appena preso una casa nuova e lui è caduto in questa voragine. Lui non l'ho più visto, lei sì... ed era da sola e non mi è sembrato che se la passasse bene. Le persone fanno fatica ad ammettere che c'è un problema quando questo non rientra nei soliti canoni del tradimento o dell'assenza. Pensa che se anziché giocare stesse facendo trading, la vicenda sembrerebbe quella di un workaholic come tanti.

nonsisamai ha detto...

hai pienamente ragione.

Anonimo ha detto...

La depressione è direttamente proporzionale alla propria intelligenza, gli stupidi difficilmente sono tristi. Il fuggire dalla realtà forse non è un problema solo di quest'uomo o meglio non dovrebbe essere solo lui "curato" ma forse è la realtà che vive che andrebbe "curata". Ma per curiosità che gioco è?

p.s.
il tuo primo pensiero anche se in modo non pacato sarebbe interessante condividerlo.

Sabina ha detto...

Credo che queste siano le nuove patologie che ci troveremo ad affrontare. Ecco i contro di internet e della tecnologia a questi livelli!

bulutn ha detto...

Leggere di questa situazione non e' affatto nuovo per me.
All'universita' tanti erano i miei amici (e tutti con intelligenza fuori della media, molto alta) che "non si regolavano" con giochini online, spesso "raffinati" (civilization, alpha centauri, etc, probabilmente ce ne sono tantissimi di nuovi ma io a quell'epoca sono rimasta)

Spesso pero' l'essere presi dai giochini precludeva loro di formarsi una famiglia. Alcuni che avevano quella passione e una famiglia se la sono formata, penso che poi abbiano avuto abbastanza intelligenza da "smettere".

E' davvero una brutta situazione, paragonabile (anche se sembra piu' light) alle dipendenze da droga o alcool.
Le cure sono drastiche, ci vorrebbe un black out per mesi o naufragio su isole deserte... credo gli si aprirebbe un mondo.

Spesso persone cosi' intelligenti non ammettono i loro problemi.

La mia solidarieta' alla tua amica, spero ne escano fuori, possibilmente insieme, ma chissa'.

sc ha detto...

Si tratta di una malattia mentale molto seria e che va curata seriamente. Consiglio "la difesa di luzin" libro del 1930 per capire che non c'è niente di nuovo. Il gico del soggetto mi ricorda Ogame.

Zion ha detto...

La mia prima convivenza, cominciata a 21 anni e terminata a 23, è finita per una situazione analoga.
Fisicamente lui c'era, ma giocava solo ed esclusivamente a Starcraft (è un gioco online tipo quello che descrivi) e non facevamo sesso da un anno. A 23 anni come a 50, non credo che questo sia tollerabile.