giovedì 12 luglio 2012

ai bordi di periferia

La mattina do un cucco al piccolo Joe e ce ne andiamo insieme a comprare il pane. Mi piacerebbe tanto poterlo fare a Dallas, ma laggiu' non funziona cosi' la vita. Mi vesto in modo decente nonostante il caldo perchè non vorrei incontrare qualche vecchio fidanzato e far brutta figura, è importante lasciare un bel ricordo, no? Sono due minuti di strada a piedi e ogni giorno incontriamo qualche perfetto sconosciuto che mi chiede se è proprio lui l'americano. La nostra fama ci precede anche se in realtà lui oramai non ha già piu' nulla di americano. Parla solo, o ci prova, in italiano e ha una bisnonna che lo insegue alle quattro del pomeriggio con la pasta con i peperoni. Però quando dice ciao cosi' naturalmente mi emoziono sempre un po'. Per il resto, anche se non è assolutamente vero, durante queste nostre brevi passeggiate mattutine sembra che ben poco cambi. Il farmacista che ti incarta le medicine come un regalo, per esempio. Una volta mi sembrava normale ora mi chiedo perchè lo faccia, è un bel gesto non te lo aspetteresti da un farmacista frettoloso. Poi ci sono una serie di personaggi bizzarri che ci sono sempre stati e che restano uguali a se stessi. Il piu' misterioso è un signore che sta tutto il giorno, da almeno vent'anni, all'angolo a guardare le macchine che passano. Di solito è appoggiato alla sua bici e sembra essere appena arrivato. Mi sono sempre chiesta cosa pensi tutto il giorno li', se qualcuno lo aspetta a casa, cose cosi'. Non sembra matto. In fondo è una delle persone che ho visto piu' spesso per anni e anni e non so assolutamente nulla di lui.  
Il resto delle mie giornate somiglia a una tabella excel. Ho qualcosa da fare ogni ora e sono tutte cose belle. Vedere amici, andare in qualche bel posto, mangiare qualcosa di buono. Di questo passo, sarà davvero duro il rientro.   

7 commenti:

Anonimo ha detto...

lo potrei aver scritto io.
e' dura, si'.

valescrive

Dee ha detto...

Che bello questo post...sembra che in questo periodo tutte noi siamo contagiate da una nostalgia "diversa"...

Cinzia da Boston ha detto...

Emanuela, come al solito ci intendiamo. Cornetto caldo alla crema per colazione, pesce che sa di mare, parmigiana della mamma, bagno quasi ogni giorno nel mio mare del Salento, amici, odori, suoni, colori e sapori.... E le mie bimbe che possono vivere e gustarsi tutto ciò! E si, il rientro sarà duro....come al solito.

Marica ha detto...

che bella vacanza che ti stai facendo :-)

nonsisamai ha detto...

Nostalgia nostalgia canaglia ;)

nonsisamai ha detto...

Nostalgia nostalgia canaglia ;)

Viola ha detto...

che poi, io che vivo tutti i giorni queste cose, finisco per non farci più caso. viste con i tuoi occhi, hanno tutto un altro colore. (sono tornata, ce l'ho fatta :-) )