mercoledì 18 gennaio 2012

torni a bordo tre volte

Il tragitto da casa a scuola dura circa mezz’ora. A volte ascolto un po’ di musica, piu’ spesso le notizie di NPR. Mi aspettavo di sentire qualche aggioranemento sulla nave affondata vicino all’isola del Giglio ovviamente, e’ una notizia importante, ne stanno parlando molto qui, anche in televisione. Il fatto e’ che non mi aspettavo che in quel breve percorso avrebbero trasmesso tutta la famosa conversazione del comandante con la capitaneria di porto ben tre volte e nemmeno durante un programma di approfondimento, ma nella normale rotazione delle notizie del giorno. Certo capisco l’insistenza, anche in una radio che come tutti sanno, e’ tutto meno che sensazionalistica. Quel dialogo fa davvero impressione. Il capitano che tentenna come un bambino no ma lei non capisce e’ buio, l’altro fuori di se’ che lo richiama all’ordine, l’ho imparata quasi a memoria a furia di ascoltarla.

A volte le notizie dall’Italia mi fanno pensare a un Truman Show o qualcosa del genere. E’ come se avessero una patina di nonsenso, come se fossero frutto della fantasia di un qualche regista perverso. Poi in questo caso, e’ tutto cosi’ strano, cosi’ metaforico. Questa nave immensa che va giu’ e il capitano che fugge. Comunque, bisogna pur dirlo (e qualcuno lo ha gia’ detto meglio di me), quelle immagini dal punto di vista estetico sono davvero di una bellezza mozzafiato. Complimenti al regista, peccato i morti non fossero comparse. 

6 commenti:

MarKino ha detto...

e a quanto mi risulta, leggendo un po' in giro, lo show nei media italiani s'è scatenato davvero, con questa ansia autoassolutoria (solo italiana?) di ricondurre tutto a dei topi teatrali: il cattivo senza scampo e vigliacco e l'eroe impavido. mah.

MarKino ha detto...

dove per topi intendevo topoi ... ho provato a fare quello colto, ma un'errore di battitura m'ha fregato ...

ero Lucy ha detto...

Markino condivido la tua opinione sull'ansia autoassolutoria. E poi i topi sono i primi a scappare quando fiutano il disastro.

Gio ha detto...

Togli i morti, e resta di che trarne la trama del prossimo 'Cinepanettone'.

Natale in crociera.

Una tristezza infinita, per un'immagine che meglio di cento parole dotte descrive un paese.

Baol ha detto...

Concordo con quanto ha scritto MarKino (sia con topi che con topoi) ed aggiungo che, per quanto quella telefonata abbia dato i brividi anche a me e che il capitano si sia davvero comportato in maniera squallida (a dir poco), parla facile il tizio della capitaneria senza stare lui sulla nave.

Eva ha detto...

Hai proprio ragione, un Truman showw, ed è triste molto. Vivo in Italia e più di una volta ho provato ad andarmene. Amo la mia terra, ma sta diventando impossibile ssopravvivere.