mercoledì 27 giugno 2007

notturno - nonsisamai su nonsisamai

In questo periodo sono capitati dei fatti che mi hanno fatto pensare a questo blog, cioe' all'idea di scrivere delle cose che poi magari qualcuno, spesso per sbaglio credo, va a rivedersi da qualche parte nel mondo.
Mr. Johnson e' un po' geloso di questo blog e dico si puo' essere gelosi di un blog? Boh. Fatto sta che lo legge ogni tanto anche lui, una volta mi ha confessato di essersi anche commosso. Insomma, apprezza anche questo mio modo di esprimermi, mi sembra, pero' se ne tiene alla larga, come fosse un terreno sconosciuto. Io so, lui sa, ma non si dice.
Poi, quando sono tornata in Italia e' successo qualcosa di strano. Quei pochi che sapevano di nonsisamai, lo citavano, a volte anche con precisione. Un po' mi faceva piacere, un po' ne ero sorpresa. Qualcuno non mi aveva mai detto di leggerlo. In questi casi ci si sente un po' spiati dal buco della serratura, non mi era mai successo. E allora pensi...cosi' pero' non vale, sono solo io a mettere qualcosa in mezzo, a essere anche in qualche modo soggetta a un qualche giudizio. E' come se loro avessero una finestra aperta sul mio cervello e io no. Pero' subentra la timidezza, l'incapacita' a usare correttamente il mezzo e tante altre cose che mi fanno eventualmente comprendere questo atteggiamento.
In queste occasioni qualcuno dei giudizi li ha dati davvero. Quello che piu' mi ha colpito, e' stato chi ha messo una sorta di distanza fra la persona che conosce nella vita e nonsisamai. Ma come e' possibile? Io sono nonsisamai ho pensato.
In effetti, qualcun'altro che mi e' amico da molto tempo interveniva quotidianamente nei miei primissimi post e poi, quando estranei hanno cominciato a commentare ha smesso e non ha mai piu' fatto nessun riferimento alla cosa, come fosse una specie di tabu'.
Qualche domanda sul perche' questo sia accaduto me la sono fatta.

Io e nonsisamai siamo la stessa persona?
C'e' un'artefazione, uno stile ridondante che profondamente non mi appartiene
in queste mie riflessioni?

Queste cose me le sono chieste sul serio, per questo ne scrivo solo ora che di tempo ne e' passato e ho avuto modo di ragionarci un filo. Io credo che questo blog non faccia altro che proseguire un lavoro di scrittura e di analisi cominciato in privato molto tempo prima. Lo stile non e' uno stile ma e' lo specchio di quello che sono. Mi sembra che sia cambiato solo lo strumento. E se proprio devo essere sincera devo dire che anche nonsisamai a volte mi sta stretto. Non e' serio. Non e' giusto esprimere il proprio pensiero nascondendosi dietro a un soprannome, ma la conclusione a cui sono arrivata e' che me lo terro' stretto ancora per un po' questo soprannome che in fondo mi piace e mi corrisponde molto: se mi stancassi davvero di nonsisamai potrei cancellarla facilmente, ma per motivi legali non potrei fare lo stesso con il mio nome vero, tutto qui. Il compromesso a cui sono arrivata e' stato quello di aggiungere qualche foto che dia l'idea di momenti vissuti realmente negli ultimi anni da chi scrive perche' la spinta vera e' quella di far cadere le maschere non di crearne.

Anche se lasciarsi la possibilita' di creare delle maschere e' importante, una possibilita' da esplorare.

Penso che se qualcuno degli amici che mi conoscono da anni, vede una differenza sostanziale fra me e nonsisamai, ha capito ben poco di me. Ma non gliene faccio una colpa perche' magari sono stata io a lasciare vedere certe cose si e altre no, perche' spesso nella vita di tutti i giorni non abbiamo nemmeno lo spazio materiale e il tempo necessario per esprimerci come vorremmo, per lasciare che i pensieri vaghino liberamente.

Per questo sono felice di avere uno spazio qui in cui lasciare andare la mente libera dove vuole, e' questa la piu' grande ricchezza che abbiamo, no?

Un'altra cosa con cui ho dovuto fare i conti e' la possibilita' di conoscere personalmente le persone che mi hanno scritto. Un'eventualita' a cui non avevo assolutamente pensato scrivendo in italiano in un posto dove di italiani ce ne sono ben pochi e che mi spaventa e entusiasma allo stesso modo. Tra l'altro, ultimamente ho ricevuto a sorpresa i commenti di una vicina di casa qui in Texas (Elisa) e mi ha fatto impressione perche' nessuno qui conosce questo piccolissimo arcano.
Inoltre, ho cominciato a leggere a mia volta i blog che altri scrivono e ho visto che non sono l'unica a farsi certe domande. Qualcuno ha chiuso e poi riaperto per vari motivi (Unaltrasera e Nina ad esempio), qualcuno ha cambiato indirizzo quando e' cambiato anche l'indirizzo nella vita reale perche' alla fine non se ne riesce piu' a fare a meno di questo confronto quotidiano (Ile e Anja), qualcuno ogni tanto riflette su tutto cio' ma poi va avanti lo stesso (Emme) e qualcuno finisce provocatoriamente in questa maniera (@llerta).
Il fatto e' che io dietro a tutti questi blog e molti altri vedo delle persone come me e se passo a guardare cosa scrivono e cosa pensano in quel momento le sento vicine, le sento sincere.
Sara' che ho una grande immaginazione, ma un po' mi sembra di conoscerle. Almeno quanto loro conoscono me.

[Chissa' cosa pensero' domani rileggendo questo lunghissimo flusso di coscienza notturno, chissa' se si puo' sempre scrivere e dire tutto nella vita. Chissa']

22 commenti:

Anonimo ha detto...

hai scritto cose belle e vere e che ho pensato tutte anche io. Appena ho un briciolo di tempo ti scrivo uno sproloquio di commento, o una mail. Eh no, vedo, nonsisamai non ha una mail, ti tocca lo sproloquio, mia cara :)

Anonimo ha detto...

ciao Nonsisammai, o chi si cela dietro di te, sia o no una persona sola ;-) non riesco a starti dietro nella lettura del tuo prolifico blog, ma ci provo!

Molte domande che ti sei fatta in questo post che ho leggiucchiato velocemente me le sono fatte anch'io...
Anch'io ho iniziato con il mio primo blog proseguendo un discorso di analisi interiore, di espressione di una me che era un po' celata e che il blog ha aiutato a venir fuori. Anch'io come te mi sentivo disorientata quando persone in carne ed ossa sapevano già aneddoti che intendevo raccontare perchè letti sul mio blog personale, intime cose che hai piacere di raccontare e non di sapere che altri conoscon già... e poi è ancora vero che esce di te, e di me, dai post una versione "aggiustata" "pilotata", non sempre, e parlo per me, in meglio. Ho dovuto faticare un po' a ricondurre il mio fidanzato, che mi ha conosciuto anche attraverso quei post a quello che veramente sono!

in bocca al lupo, sempre che ce ne sia bisogno!

nonsisamai ha detto...

anja: quanto mi conforti! e' che pensavo di essermi un po' troppo lasciata andare con la sincerita'...
va bene anche lo sproloquio se vuoi, invece la mail e' nonsisamai.nonsisamai@gmail.com

la francese: grazie per il commento lungo e argomentato, la cosa piu' bella e' il confronto e la tua esperienza e' molto interessante.

he si, e' un blog prolifico, ma se vedessi il 'retroblog'!
c'e' tutta una specie di blog parallelo che non viene pubblicato perche' mi rendo conto anch'io che esagero, sono una grafomane!

crepi!! gli in bocca al lupo non bastano mai :)

Ileana ha detto...

Io sarò stranamente sintetica!
Innanzitutto non mi dispiace affatto l'esser citata (credo sia deformazione professionale).
Anche io, come Anja, penso che tu abbia detto delle cose vere, verissime.
Infine, non mi sembra che tu debba dare spiegazioni a nessuno. Non stai facendo nulla di male!
Un forte abbraccio,
Ile

Anonimo ha detto...

sono incoerente: avevo detto che non sarei intervenuto su altri blog (men che mai nel mio).
Riflessioni interessanti e lecite, meritano piu' tempo di quello che posso dedicarci ora. Ma il punto e' sempre quello: l'autoreferenzialita', gli ombelicismi, lo scollamento fra l'io blogger e se stessi, il (non)conoscere gli altri. Si gira all'infinito sulle stesse tracce, senza andare da nessuna parte. Alla lunga tutto cio' puo' risultare frustrante. Ecco, io sono frustrato dallo strumento blog. Non sono capace di sfruttarne le potenzialita', ammesso che ci siano, non conosco nessuno, nessuno mi conosce.
Ma va bene cosi', la mia vita e' cambiata abbastanza da quando aprii i battenti, non sento piu' l'esigenza i confrontarmi con gli altri (perche' poi era un confronto? la sfilata di commenti e' un confronto? l'osservazione morbosa, essere spiati e' un confronto?).
La mia non era sterile provocazione, ne' una chiusura definitiva, ne' tanto meno lo specchietto per allodole per attirare attenzioni non meritate. Ho detto quello che mi frullava per il capo, come ho sempre fatto nei precedenti mesi di devozione per lo strumento blog.
Non ho riletto, devo tornare ad essere produttivo. Mi scuso se sono risultato poco comprensibile, ancora di piu' se qualcuno si puo' sentore offeso.

a.

Anonimo ha detto...

Nina

...è bello quello che hai scritto e vero...però anch'io devo rileggere con calma. sono troppo di fretta ora.

baci

giuy ha detto...

Mr johnson mi sta simpatico :) Anche il mio fidanzato ogni tanto sbircia e pure lui qualche volta si è commosso o magari si è messo a ridere, perchè sa che certe cose le dico davvero o le ho fatte davvero (tipo le fragole con il sale) ;) E' un mondo strano.

Anonimo ha detto...

la cosa strana è che le persone che mi conoscono e sanno del blog, non scrivono. ogni tanto fannno dei riferimenti, quando li incontro, ma non commentano mai.
l'ho sempre trovata una cosa strana

nonsisamai ha detto...

ile: spero di no a parte qualche errore grammaticale... :)

nina: ci credo che sei di fretta ;)

giuy: 'e' un mondo strano' e' la conclusione perfetta

nonsisamai ha detto...

alicesu: e' proprio quello che succede a me, e' per questo che mi sono posta tutte queste domande...

tu che risposta ti sei data? voglio dice tu hai capito perche' funziona cosi'?

nonsisamai ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

quante domande! Io non ho detto quasi a nessuno del mio blog, solo a chi ne aveva già uno, principalmente. Tutti quelli che conosco pensano che sia una cosa da "sfigati d'acciaio" e un po' lo penso anche io. Però non fino in fondo. E in generale non riesco a prendere le cose troppo sul serio,a parte alcune ovvie credenze/valori di base, (non perchè sia una persona particolarmente allegra e solare, poi), così con il blog non so proprio capire quanto mi rappresenti e quanto no.
Però sono contenta di aver letto le tue storie, mi hanno omunque coinvolto, che ti rispecchino o meno, non credo sia quello l'importante.

MEO ha detto...

dopo una giornata passata a preparare gli sconti di Zara, non credo di farcela a leggere il tuo post che si presenta bene, ma un salutino te lo faccio volentieri...

Anonimo ha detto...

niente.
è la seconda volta che vengo qui.
un bel posto e un bel post, commenti sereni.
il blog è tante cose.
è soprattutto ciò che percepisce ognuno di noi.
buone cose

Anonimo ha detto...

eh, infatti no.
Mi sono ritrovata nel tuo post, ma non riesco a comprendere.
Anche a me sembra quasi una roba tipo spionaggio.
Assurdo, però.
E non è che mi piaccia moltissimo.
A volte mi lusinga. Ma preferirei sapere quando e chi legge.

nonsisamai ha detto...

sera: si, infatti, per chi legge non e' importante, e' chi scrive che vorrebbe saperlo...

meo: ciao! si infatti e' abbastanza cervellotico questo qui, meglio rilassarsi...grazie per il saluto! sai che qui zara e' una roba quasi di lusso? ufff...

remo: grazie per essere tornato allora e si', come tante altre cose della vita, ce lo possiamo raccontare un po' come piu' ci piace...

alicesu: idem, ma non credo sia una possibilita' realistica...

Anonimo ha detto...

Domande che mi sono fatta anch'io...
In fondo, noi non siamo fisicamente lì, per sorridere, magari chiarire o confrontarci quando un nostro amico ci legge.
Forse chi ci conosce non ce ne parla perchè ha la sensazione di leggere di nascosto il nostro "diario segreto".
Chissà...

Anonimo ha detto...

Io sono convinto che non ci si discosti molto dalla realtà, col blog. Nel senso che nel blog scrivi anche cose molto personali, che un lettore che ti conosce anche di persona magari non ti conosce (scusa il gioco di parole) così a fondo da saperle già di suo. Per questo poi sembra che siano due persone diverse, la nonsisamai reale e quella del blog.

Spero di non essere stato troppo contorto :D

tizi ha detto...

ho iniziato a scrivere il mio blog un po` per curiosita` e un po` per divertimento.Rispecchia molto il mio modo di essere.... Ho scoperto che molte persone che mi conoscono non lasciano commenti . Io lo trovo un ottimo mezzo di comunicazione con tutti i suoi limiti s`intende. Cara nonsisamai , io non ti conosco , cosi` come non conosco la maggior parte dei blogghisti , ma chissa` perche` credo di conoscervi , anzi di aver imparato a conoscervi proprio grazie alla scrittura di questi pseudo diari. Premetto che ho sempre odiato i diari e infatti non considero il mio blog un diario ma bensi un "cantastorie" di una generazione quella nostra, di privilegiati .
Scrivero` fin quando ne avro` voglia, senza chiedermi cosa pensi quello o quell`altro in fondo il bello di un blog e` anche questo no?
A presto

nonsisamai ha detto...

simple: e' un po' quello che ho pensato anch'io...

netstar: chiarissimo! :)

tizi: che bello il tuo modo di prendere la vita, di essere semplice e saggia al tempo stesso

Anonimo ha detto...

Io ho aperto il blog a settembre 2005, nell'assoluto silenzio. Nessuno delle persone che mi conoscevano aveva idea che ioa vessi un blog. Perché? Perché era una cosa mia. Non che ci scrivessi chissà cosa o magari parlassi male di persone in particolare che avrebbero potuto leggere. No. Semplicemente non vedevo una motivazione nell'andare da qualcuno e dire "oh ciao è u po' che non ci si vede! a proposito, ho un blog"
Mi pareva strano. Fatto sta che ad un certo punto, dopo parecchi mesi, trovo un commento di una mia carissima amica. Un semplice commento che, ricordo a memoria, diceva "e come mai scopro solo ora che la mia amica scrive cose così belle?"
Ecco. Da allora è cambiato forse il mio modo di pormi nei confronti del blog. Non era più una mia sola esclusiva. Questo non ha cambiato però il modo con cui vi scrivo. Forse da allora sono più rilassata, non è più qualcosa da fare di nascosto. Non devo più tenermi dentro il fatto che attraverso il blog ho conosciuto delle persone. Persone vere. Reali.
E' questa forse la discriminante. Noi non siamo un blog come noi non siamo un lavoro, o un vestito o una canzone. Noi siamo anche un blog.
E' in una sola parola.
Anche.

nonsisamai ha detto...

ossimorosa: grazie per la riflessione, davvero. in realta' nemmeno io sono andata in giro a dire 'ciao, ho un blog'. soprattutto all'inizio era un segreto. pero' poi quando ha cominciato a prendere forma, se per qualche motivo saltava fuori un riferimento non mi dispiaceva. anch'io in questo sono cambiata come e' successo a te. ma credo sia successo soprattutto per la lontananza. insomma, mi sembra un modo come un altro, oltre a tutto il resto, per aggiornarsi fra amici. forse appunto un modo piu' libero e sincero perche' rivolto non a qualcuno in particolare. alla prossima e grazie ancora.