giovedì 23 febbraio 2023

willy wonka e joe

Volevo raccontarvi un piccolo episodio di qualche anno fa.

Una volta in libreria mi sono imbattuta in Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato di Roald Dahl. Sull'onda della nostalgia, l'ho subito comprato.
Ero entusiasta di poter leggere una storia che avevo amato da bambina con il mio bambino. Dopo qualche pagina Joe si interruppe. Aveva solo 6 o 7 anni. "This is so mean!"
Effettivamente, rileggendolo oggi, ci sono parecchie cose che lasciano a desiderare.
L'ha mollato lì e non l'ha mai più voluto toccare. Lo abbiamo addirittura lasciato in Italia. Mi fece quasi vergognare di avergli detto che era uno dei miei libri preferiti.
Cose simili sono successe tantissime volte.
A me e Mr J torna in mente qualcosa che ci era piaciuto da morire da piccoli, lo proponiamo a Joe e Woody e loro rimangono molto, molto perplessi.
Non si contano le volte in cui ci è toccato spegnere al volo film e cartoni invecchiati malissimo.
Quello che voglio dire è: censura o non censura, se tiriamo su i nostri bambini con una certa mentalità di inclusione verso il prossimo è ovvio che nel momento in cui si imbattono in un narratore che -in perfetto accordo con la sua epoca- si esprime in modo divergente, se ne sentano respinti.
Peccato perché credo che quella di Willy Wonka sia una grande storia, ma a ognuno il suo.
I tempi cambiano.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

i bambini sono perfettamente in grado di comprendere la contestualizzazione storica se gli viene spiegato. trovo assurdo cancellare e ignorare parte di cultura, peraltro di alto profilo artistico, solo perchè è stata concepita in un'epoca dove usi, costumi e valori erano diversi dagli attuali e di conseguenza il linguaggio era adeguato anche se oggi considerato politicamente scorretto. è molto più importante, secondo me, insegnare a ragionare sui mutamenti e continuare ad apprezzare una produzione passata, se no diventa un ipocrita "washing" di tutto per sentirsi fintamente buoni e a posto con la coscienza

Anonimo ha detto...

Scusa, Anonimo, ma quando tu scegli un libro da leggere per però e piacere personale e trovi il contenuto disturbante, cosa fai? Continui a leggere o cerchi qualcosa che sia più in linea con i tuoi valori? Ovviamente è stato spiegato che il libro viene da un'altra cultura/epica storica.

Nonsisamai ha detto...

Scusa, Anonimo, ma quando tu scegli un libro da leggere per però e piacere personale e trovi il contenuto disturbante, cosa fai? Continui a leggere o cerchi qualcosa che sia più in linea con i tuoi valori? Ovviamente è stato spiegato che il libro viene da un'altra cultura/epica storica.

Bulut/Nuvola ha detto...

Non so se ho mai letto Willy Wonka, ne ho letti altri di Roald Dahl ma "da grande". I miei figli li hanno invece letti a scuola perché (al tempo) in una scuola internazionale bilingue (una delle lingue era l'inglese).
Non so come a loro era parso.

Ricordo però che a loro ho letto "Pinocchio" e "Il giardino segreto". Non credo ci fossero cose che li abbiano impressionati ma, sicuramente, hanno impressionato me, dopo tanti anni. Specialmente Pinocchio, che continuo ad amare, ma capisco che ci vuole un diverso contesto culturale. Al momento loro nor ricordano Pinocchio così bene.

La nostra storia è un po' complicata perché ci siamo poi trasferiti, io lavoro in un terzo paese (Nord-Europa, profondo Nord) e loro vivono nel paese del padre (Est-Europa), e io faccio la spola ogni volta che posso.

Puoi immaginare (credo) il mio shock culturale dal passare dal medio-oriente al nord Europa. Puoi immaginare il loro shock.
Cose che in un contesto del medio oriente erano assolutamente logiche e sensate prendono un significato sinistro in Europa (vedi "Allahu Akbar", che significa "Dio è grande", e che in Europa è associato al terrorismo islamico, mentre in medio oriente è l'inizio del canto del muezzin, l'inizio del richiamo alla preghiera... e pure i cristiani chiamano Dio "Allah" in quella parte di mondo).

In realtà, credo che i miei figli riescano a capire tutte queste cose, tutte queste diversi contesti e accezioni.

Io credo che anche io un po' li capisco, ma a volte non ce la faccio ad accettare cose che sono "distanti" dai miei valori.

Esempio: io sto cercando di conoscere il paese in cui vivo e lavoro per la maggior parte del tempo, ma ci sono cose che non riesco a farmi piacere, e altre sì.
Continuo a cercare di capire ma davvero alcune cose sono oltre il mio limite e, se posso scegliere, scelgo di non esporre i miei figli a tali contesti culturali.

In realtà, dopo aver vissuto in medio oriente, tutti i problemi che hanno nel nord Europa sembrano davvero inconsistenti. A me sembra che non abbiano veri problemi, o forse ne hanno solamente uno: che sono ognuno per sè, il loro tessuto sociale non esiste, sono soli con sè stessi, ma hanno cibo e soldi e nessun vero problema economico.

Sono andata un po' fuori tema, lo ammetto, ma mi sembrava passasse con questo post riguardo il "contesto culturale".

Anonimo ha detto...

A me è successo esattamente l'opposto: ho letto recentemente willy wonka con mio figlio e a lui è piaciuto tantissimo. Invece io l'ho trovato molto "crudo", cattivo.Non lo ricordavo coì da bambina.