sabato 11 dicembre 2021

dello spelling bee e della meritocrazia/2

Innanzitutto grazie per i messaggi e le condivisioni del post e delle storie di ieri nonostante il famigerato algoritmo in questi giorni remi decisamente contro.

Vorrei aggiungere solo una cosa al discorso.

Alla fine del post scrivevo: "Da quando giro così tanto per le scuole, mi sono resa conto che la vera separazione della società americana non è creata né dalla politica né dal razzismo, ma dal classismo".
Qualcuno mi ha chiesto chiarimenti. Confermo. Intendevo esattamente quello che ho scritto.
Un giorno sono stata in una scuola meravigliosa. Era un liceo come quelli dei telefilm. Ragazzi di tutti i colori tranquilli, apparentemente sereni e mischiati fra loro, non a gruppetti come succede la maggior parte delle volte.
Quando ho visto per tutta una lezione una ragazza musulmana con il velo ridere e scherzare con due tipiche popular girls texane (una cosa che di solito non succede), mi sono resa conto della differenza. Quella scuola era in un quartiere non solo molto "diverso", ma anche molto ricco. È un quartiere relativamente nuovo e sembra che non solo i texani ma anche tutti gli stranieri di successo vadano a vivere lì.
Ai miei occhi questa cosa ha reso evidente che il problema non è la diversità in sé, ma il trauma. I ragazzi poveri hanno quasi sempre delle esperienze traumatiche alle spalle e non sono sereni.
Ci sono scuole in cui i ragazzi hanno fame letteralmente, in cui ci sono addirittura lavatrici perché i genitori sono assenti per lavoro o per altre questioni. Per me è questo che crea la base per le discriminazioni peggiori.
Come dicevamo ieri, un bambino che ha problemi in famiglia, non può avere gli stessi risultati accademici di uno che viene seguito. Il ritardo inizia all'asilo e non fa altro che allargarsi se nessuno interviene. A questo si aggiunge il fatto che un bambino traumatizzato o non curato in modo soddisfacente avrà spesso dei comportamenti che i suoi simili (e anche i suoi adulti di riferimento) faticano a comprendere. Da qui nascono le divisioni che continuano fino all'età adulta.
Prendi un gruppo di bambini che possono avere problemi vari ovviamente, ma che hanno sempre avuto tutto quello di cui hanno bisogno almeno a un livello basilare (una casa, una famiglia amorevole) e la situazione cambia in modo drastico.

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