sabato 14 novembre 2020

piccole scialuppe

Adesso che la situazione elettorale si è chiarita, mi sono messa a cercare dei podcast che mi facessero comprendere meglio quello che sta succedendo nella politica americana.

Amo i podcast perchè impari un sacco mentre fai una passeggiata o lavi i piatti, senza doverti sedere a leggere un libro o un articolo. Non so voi, ma io ho bisogno di tempo lontano dagli schermi per stare bene. 

Condivido con voi solo quelli che mi sono piaciuti molto e che davvero mi hanno fatto conoscere nuovi punti di vista.

Ci sono ben 3 episodi di Code Switch sui protagonisti della politica americana attuale:

  1.  Il primo si intitola Is Trump Really That Racist e esamina parole e azioni di vari presidenti per venire a capo di una questione abbastanza spinosa: Trump è davvero più razzista degli altri? Fa un po' male al cuore tutto questo discorso, ma va bene così. E' perfetto per abituarsi a tenere a bada le proprie bias di conferma. 
  2.  Il secondo è su Kamala Harris. Si intitola Let's Talk About Kamala Harris e si pone, fra le altre cose, un dubbio più che legittimo: come fa Kamala a essere considerata a volte quasi di destra da quelli di sinistra e di estrema sinistra da quelli di destra? Lo so sembra un gioco di parole, ma insomma chi è veramente e come è arrivata dov'è? E da che parte sta la vice presidente eletta?
  3.  Il terzo si intitola Claim Us If You're Famous. Parte dall'identità di Kamala Harris (madre indiana, padre giamaicano), ma esplora un tema relativamente nuovo nella cultura americana, quello di chi ha più di un'identità. Barak Obama è un altro esempio. Come si viene percepiti dalla società americana? E da quelle d'origine? Quale delle due identità prende il sopravvento e perchè? Temi molto complessi e molto, molto, appassionanti.

- Poi c'è un episodio di The Ezra Klein Show che si intitola The Joe Biden Experience in cui Ezra esamina aspetti meno noti del percorso e della personalità di Joe Biden con uno dei suoi biografi, Evan Osnos. Biden viene spesso accusato di trasformismo, quindi si cerca di capire come sia arrivato a certi cambi di rotta. E poi si esaminano le differenze filosofiche fra il suo approccio politico e quello di Obama, oltre a un'esplorazione del loro rapporto che va ben oltre i soliti meme divertenti sui due amiconi.

- Se cercate podcast non di politica vi straconsiglio due episodi di Throughline: The United States vs Billie Holiday e James Baldwin's Fire

- Se cercate qualcosa per bambini in inglese, questa volta vi propongo un podcast bellissimo che si intitola Smash Boom Best. Si dibattono argomenti fondamentali e delicatissimi tipo: Avengers o Guerre Stellari? Vampiri o lupi mannari? Cioccolato o formaggio? Alla fine però ridi e scherza, si imparano le regole del dibattito, una materia utilissima nella vita che purtroppo nelle scuole italiane non viene insegnata (o sì? Raccontatemi!). 

- Ho anche un piccola segnalazione in italiano, se amate i documentari: il podcast ispirato al libro Europa, Texas di Luca Nizzoli Toetti, di cui vi ho già parlato. Lo trovate qui

- Nelle settimane in cui, attraverso un lungo processo, è stata confermata Amy Coney Barrett, la giudice della corte suprema che poi ha preso il posto di Ruth Bader Ginsburg (era la famosa cerimonia durante la quale Trump e un sacco di altri suoi si sono beccati il coronavirus), ho letto il romanzo Revolutionary Road di Richard Yates. Sto leggendo molto ultimamente, ma vi parlo di questo libro perchè è senz'altro quello che mi è rimasto più dentro. E' una storia che mi ha fatto rabbia, ma è anche una storia che risulta purtroppo familiare, comune nelle sue linee essenziali. Un romanzo femminista scritto da un uomo e una giudice donna come Amy Coney Barrett che vorrebbe togliere alle donne i diritti già conquistati. Il mondo va alla rovescia. Vorrei che tutti quelli che si professano contrari all'aborto leggessero questo libro.

- Ho guardato una serie stupenda, The Queen's Gambit su Netflix. De La Regina degli Scacchi di Walter Tevis, il romanzo a cui è ispirata, ricordo invece molto poco, soprattutto che mi era piaciuto moltissimo, al punto che avevo cominciato a giocare a scacchi addirittura.

Vi capita mai di dimenticare i libri e i film, ma ricordare perfettamente le sensazioni che vi avevano provocato?     

- Ho guardato anche la famigerata Emily in Paris e l'ho trovata leggera e divertente. E' piena di stereotipi, ma ci azzecca. Mi sono rivista molto nello shock dell'americana di fronte alla scorrettezza politica degli europei. Hanno ragione i miei critici, evidentemente sono diventata americana.

- A proposito di cose leggere e divertenti vi segnalo anche l'account Instagram @Purr.in.ink . Io lo adoro, e sono senza dubbio una dog person. 

 - Questa settimana è uscito il video della nuova canzone degli Eels Are We Alright Again.  C'è il mitico Jon Hamm (Don Draper forever) ed è delizioso.

Il concetto è: assaporiamo il momento, immergiamoci totalmente nella musica e in quello che ci far stare bene senza pensare a tutto quello che ci stanno letteralmente portando via. 

Are we alright again? 
Yeah, I think we're alright.

 

Buon fine settimana  💙

2 commenti:

Cristina ha detto...

Ho ascoltato, su tuo consiglio, Is Trump really that racist, mentre correvo. Non ho capito tutto, perché sono dura, e nonostante ore e ore di Call con Americani non ce la posso fare, ma ho capito abbastanza da volerne sapere di più, da stare molto attenta a ciò che farà Biden, e anche da avere un po’ male al cuoricino! Grazie delle dritte, piano piano le esplorerò tutte! Io sto ascoltando l’audiolibro di Dio salvi il Texas, di Lawrencd Wright, e lo sto trovando davvero interessante, utile a dare un volto più tridimensionale al Texas, per noi che da lontano possiamo averne una visione molto stereotipata.

nonsisamai ha detto...

Cristina: mi ricordi un altro libro nella mia infinita lista, Dio salvi il Texas. Ho letto dei brani e l'ho trovato molto interessante anch'io!