venerdì 10 maggio 2019

eroi e martiri

Ci sono notizie negli Stati Uniti che si ripetono uguali a se stesse così di frequente che durano cinque minuti. Non ci si fa più caso fra un tweet di Trump e l'altro. Suppongo che all'estero non arrivino nemmeno. Eppure sono le notizie più incredibili. Evidentemente ci siamo tutti abituati all'inconcepibile e all'assurdo. I casi sono due o ci si abitua a tutto o si diventa cinici e indifferenti per non vivere nel terrore.
A distanza di una settimana due ragazzi, il ventunenne Riley Howell in North Carolina e il diciottenne Kendrick Castillo in Colorado, sono morti nello stesso modo: cercando di disarmare qualcuno che era entrato nelle loro classi per fare una strage. Questi due ragazzi, secondo le forze dell'ordine, hanno offerto la propria vita per salvarne molte altre. Sono degli eroi, senza dubbio. Ma dice oggi Elizabeth Bruenig sul Washington Post, non sono semplicemente eroi, sono martiri perchè come i martiri non volevano morire: hanno scelto la morte al posto di un'alternativa di vita che sentivano inaccettabile.
"Vale la pena chiedersi che tipo di periodo storico forzi i suoi giovani a scegliere la morte per amare la vita in assenza della guerra o di qualche altro cataclisma. Ma forse la guerra è già qui e il cataclisma si è esteso così lentamente che qualcuno di noi non è riuscito a vederlo per quello che è".

2 commenti:

mocaliana ha detto...

oggi non so quale quotidiano qui diceva che la guerra è già iniziata: è quella dei dazi con la Cina. Che i leader dei paesi che hanno iniziato le grandi guerre l'hanno sempre fatto quasi senza accorgersi di cosa stavano facendo... :((

nonsisamai ha detto...

Se a questo poi aggiungi la crisi costituzionale che è scoppiata questa settimana, davvero, non c'è da stare tranquilli :(