martedì 1 agosto 2017

l'omicidio gay

A Milano ho un amico gay con una figlia e un compagno: fa una vita del tutto normale. Qui, ho un'amica lesbica con due figli e una ex moglie. Anche lei fa una vita normale, solo che per prudenza -dice lei- sul posto di lavoro lascia credere di essere eterosessuale. Ecco questo non mi sembra molto normale.
Quando sono tornata in Italia, e ho visto il mio amico per la prima volta con la sua bambina meravigliosa e il suo bell'innamorato senza paura di dare un bacio o tenersi per mano, sono stata non solo felice per lui, ma anche per l'Italia che evidentemente e' diventata un posto dove la gente può vivere la sua vita senza paura e non solo a Milano, mi ha detto lui.
Poi ieri e' successo l'omicidio gay. Tutti parlano del cosiddetto omicidio gay. Diamine, ma come si fa? E' stato ucciso barbaramente un ragazzo gay, tutto qui. Non e' che quando viene ucciso un eterosessuale si grida all'omicidio eterosessuale.
Qui titoli di questo tipo non ci sarebbero stati, lo escludo. Insomma, i problemi sono tanti e sorprendenti nella loro diversità, ma sono ovunque. La verità è ancora una volta questa.

2 commenti:

Betty ha detto...

Ciao, mi permetto di dire che è come quando si evidenzia sui media un caso di malasanità e si grida allo scandalo per quell'unico (e magari grosso) scandalo dicendo che l'Italia è allo sfascio.
Ma tutti gli altri milioni di atti di "buonasanità"? Nessuno grida "Bravi!!Avanti così!!" (sono un'infermiera,si sente?)
Ecco, l'omicidio gay è come l'atto di malasanità, avviene ma non è certo rappresentativo di una società, dove le cose sono andate silenziosamente avanti senza tanto clamore e a dispetto di Stato , Chiesa e leggi è diventata una società più o meno moderna con coppie miste, gay, separate,famiglie allargate, multiple, colorate, stratificate e nessuno se ne stupisce più (tranne qualche bigotto in aree più o meno isolate e chiuse)

ciao

Betty

Anonimo ha detto...

si, ma credo che il problema sia la definizione, omicidio gay, ma che vuol dire? al massimo omicidio omofobico, via! e' che la cultura di massa influenza le parole e le parole che la societa' media decide di usare per descriversi non mentono sul livello di civilta' (media). sono felice per i tuoi amici e conosco molte persone che fanno una vita "normale", ma ne conosco di piu' che sul lavoro, e in generale, lasciano credere di essere etero, per sicurezza, comodita', come la tua amica. perche' comunque e' piu' semplice essere etero che gay, ancora oggi.
anna