lunedì 24 aprile 2017

il costo delle medicine

E niente. Sto per buttare questa medicina, ma volevo salutarla come si deve. Mi ha dato delle emozioni che non scorderò facilmente. Soprattutto il momento in cui la farmacista mi ha detto "Sono 310 dollari" come se fosse la cosa più normale del mondo. Me lo sono fatto ripetere. Me lo sono fatto anche scrivere, avevo capito bene. Possibile che non ci sia una versione generica? No. Cosa fai? Hai il bambino che sta male, non gli compri la medicina (se puoi)? La compri. "Guardi che è molto amara, le consiglio di farla dolcificare". Ok, altri 3 dollari. Ma sì abbiamo fatto 30, facciamo 31. 
Fortunatamente è stato un equivoco e alla fine non ho dovuto pagare quella cifra folle di tasca mia, ma ho avuto un assaggio di una situazione in cui non vorrei trovarmi di nuovo. La cosa che più mi fa infuriare​ però è che mi hanno venduto due bottiglie. Il medico ha prescritto meno di una bottiglia e loro me ne hanno vendute due, uno spreco inutile. Perché? Perché mi hanno venduto il doppio della medicina a quel prezzo sapendo che avrei dovuto buttarla? Immagino non sia colpa del farmacista, ma è comunque allucinante. Vorrei poterla riportare indietro e che la regalassero al prossimo bambino che ne ha bisogno e non può comprarla. Ma purtroppo non funziona così.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

In italiano si chiamano flaconi, non "bottiglie". :D

Anonimo ha detto...

Negli Usa un farmaco antinfluenzale costa 300 dollari??
Io qui non l'ho mai sentito, ma vedo che il prezzo è di 26 euro (ma forse di un solo flacone).
E comunque sembra non serva a granchè
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/12/farmaci-e-studi-clinici-lo-scandalo-tamiflu-e-il-silenzio-della-roche/949196/
Rimango basita!
Ma se un banale farmaco per l'influenza ha QUEL COSTO...i salvavita quanto si pagano??
simona

nonsisamai ha detto...

Simona: non e' che costi 300 dollari, dipende dall'assicurazione che hai. E' una questione molto complessa. Dell'articolo riesco a visualizzare solo le prime righe dove si dice che e' un farmaco inutile spacciato come miracoloso. Mah... non saprei, non ho fatto nessuna ricerca in merito. A me e' capitato di usarlo due volte e ho ringraziato il cielo perche' i bimbi stavano sempre peggio e nulla funzionava. Dopo il Tamiflu, nel giro di poche ore stavano bene.

Anonimo ha detto...

l'articolo è del fatto quotidiano, che normalmente appoggia gli antivaccinisti perciò potrebbe essere di parte ;-)
Comunque è un farmaco per l'influenza,a prescindere dall'assicurazione che si ha, non dovrebbe raggiungere cifre enormi.
Ma probabilmente per capire dovrei vivere lì.
In Italia il SSNL passa alcuni farmaci..e, qui in Emilia Romagna li paghi in base al reddito.Ma, per dire, l'antibiotico costa 10-15 €, se sei in fascia bassa lo paghi 1 euro, fascia media 2 euro...insomma è tutto decisamente abbordabile, ANCHE COMPRARLO SENZA prescrizione del medico del SSNL.
Io credo che istruzione e sanità debbsno essere assicurati a tutti, indipendentemete dal reddito e, per fortuna nel nostro paese è ancora così, anche se le cose stanno cambiando...
simona

nonsisamai ha detto...

Simona: sono d'accordo con te. Comunque sul discorso della assicurazioni qui, devo confessarti che dopo 10 anni ancora non ho capito tante cose. Lo stesso sciroppo non penso di averlo mai pagato più di quaranta cinquanta dollari prima di gennaio. In teoria però adesso dovremmo pagare di meno in totale. Ci sono molte variabili, se stai male, quanto stai male, quanto spesso...il patema c'é sempre. Molto meglio in Italia sotto questo punto di vista, anche se la qualità del servizio qui è ottima. Ho purtroppo avuto molto problemi di salute e ho sperimentato personalmente. Ogni volta che torno in Italia rimango basita da quello che vedo. Costa meno,ma il trattamento non è lo stesso.

Anonimo ha detto...

io ho sempre pensato che il servizio in Italia fosse anche ottimo...ma probabilemnte lo cerdo perchè non ho sperimentato altro e forse perchè non ho finora avuto problemi seri.
I miei conoscenti (soprattutto del centro-sud) mi dicono che, ultimamente, se hai un congiunto in ospedale,devi fare tutto tu: assistenza in ospedale, informarti su cure adeguare, ricoverarlo in centri particolari,stare dietro ai medici per capire cos'abbia .Ricordo un mio collega, anni fa, con il papà ultrasessantenne in ospedale per problemi cardiaci : a suo dire, se non ci fosse stato lui a pretendere, a fare la voce grossa, a controllare più volte al giorno, il padre lo avrebbero fatto morire.
Io non so dove sia la verità,è vero che, da quando sono mamma, per mio figlio prendo io tante informazioni da amici, conoscenti, internet (anche se dottor google non è affidabile) perchè la nostra pediatra si limita a prescrivere , ma non dà consigli nè informazioni, devo chiederle io espressamente tutto .Per dire, ho vaccinato mio figlio a 22 mesi per il meningococco C e ho scoperto dopo che, aspettando i 24 mesi, gli avrebbero dato il vaccino tetravalente. Informazione avuta dal sito delal AUSL, ma non da chi dovrebeb essere il mio riferimento .

Anonimo ha detto...

il post di prima è mio!
simona

nonsisamai ha detto...

Simona: e' vero che non bisognerebbe basarsi sugli aneddoti, pero' quando sono cosi' numerosi qualche dubbio viene. Io sono di Milano e purtroppo quasi ogni estate, quando torno, per un motivo o per l'altro un giro al pronto soccorso mi tocca farlo ed ecco, c'e' sempre qualcosa che non va. Niente aria condizionata, insetti...magari poi i dottori sono bravissimi, ma un'ansia... comunque, farei cambio in un minuto, il sistema che c'e' qui e' troppo iniquo.

CherryBlossom ha detto...

Onestamente questo e' niente. Una mia amica ha la figlia allergica alle noci e ha bisogno di due epipen all'anno (una per casa e una per scuola). Questa medicina salva vita fino a poco tempo fa era prodotta da due compagnie farmaceutiche concorrenti, ma adesso ne e' rimasta una sola e puo' fare il prezzo che vuole. Risultato: duemila dollari all'anno, con assicurazione. Roba da matti.

Anonimo ha detto...

Intendi quindi che in Italia sono le strutture ad essere carenti??
Io in effetti quando ho partorito , ho trovato il bagno della mia stanza decisamente sporco.Per dire..era più pulito quello di casa mia, che riesco a lavare solo una volta a settimana.E non era sporco per maleducazione delle degenti (eravamo 4) , c'era proprio la polvere.Quindi non veniva lavato tutti i giorni.Mi sono sorpresa..ma per il resto non posso proprio lamentarmi.Certo, è andato tutto bene per fortuna.
Ma, fare le stanze da 4, in un reparto maternità, con 4 bambini urlanti a tutte le ore, con 4 famiglie in visita ai nascituri, mentre tu stai allattando non è il massimo.
Ma sono piccoli disagi che si sopportano benissimo, se servono a garantire a tutti assistenza medica.E questo, per fortuna, in Italia c'è ancora.
Simona

nonsisamai ha detto...

Cherry blossom quello dell'epi Pen è stato uno scandalo enorme. Mi spiace per la tua amica.

nonsisamai ha detto...

Simona: esatto, sopporterei anch'io volentieri. Però dopo essere stato curato qui, rimani abbastanza basito lo stesso. Per rimanere al tuo esempio, io quando ho partorito ero in camera da sola, una sorta di mini appartamento, con menù del ristorante, infermiere per me, per il bambino e consulente dell'allattamento che andavano è venivano per essere sempre sicure che stessimo bene. È un altro mondo anche se poi lo paghi caro. In Italia purtroppo ho trovato spesso maleducazione e sporcizia.

nonsisamai ha detto...

Scusate gli errori il mio cellulare va in tilt ogni volta che cambio lingua...