giovedì 15 dicembre 2016

Trump e Berlusconi

Parlavo con un'amica americana di Trump. La pensiamo in modo molto simile e in piu' lei mi da' soddisfazione perche' e' agguerrita quanto me, e' arrabbiata e non lo nasconde. Tanti invece qui, per motivi diversi, non hanno piu' voglia di dire nulla o lamentarsi. Credo sia soprattutto una questione di quieto vivere e stanchezza mentale. 
Come me, la mia amica americana invece, non ha nessuna intenzione di cambiare argomento e andare avanti con la sua vita come ripetono tutti ultimamente. Come se l'elezione di Trump, con tutto quello che ne deriva, non fosse un aspetto centrale della nostra vita. Io e lei insieme in questo periodo siamo due dischi rotti, lo ammetto. 
Lei e' nata e cresciuta qua, ma conosce benissimo anche l'Italia e a un certo punto della discussione e' uscito fuori il paragone con Berlusconi, un classico. Io ho sostenuto che la differenza principale fra i due e' che Berlusconi non e' mai stato cosi' razzista. 
Lei e' saltata sulla sedia, e' stato l'unico momento di completo disaccordo.
Mi ha rimbrottato:
- Berlusconi e' un razzista, tu hai rimosso. Non ti ricordi di quella volta che ha chiamato Obama abbronzato?
Cioe' lei per esemplificare il razzismo di Berlusconi cita quell'imbarazzante episodio in cui fece delle battute grevi sul colore della pelle di Obama definendolo abbronzato.
Non sapevo come spiegarle che purtroppo quel modo di esprimersi e' estremamente diffuso in Italia, anche in modo bonario. Qui se fai una battuta del genere ti becchi del razzista, non se ne discute nemmeno, ma in Italia secondo me no. Non prenderei un episodio simile, per quanto di pessimo gusto, come prova inconfutabile di razzismo. Voi che ne pensate?

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Non è tanto la battuta (che io ho trovato di pessimo gusto), ma che, in un altro contesto potrebbe essere giusto una battuta. È il contesto il problema: Berlusconi ha governato con la lega, con gente che ha dato della scimmia all’unica ministra di colore mai vista in Italia. Con gente che pensa che sparare ai barconi dei migranti sia una soluzione al problema. In Italia c’è tanto razzismo e Berlusconi rappresentava l’italiano medio razzista.

Violante ha detto...

Non pensavo che lo avrei mai detto, ma Berlusconi era molto, ma molto meglio di Trump. L'abbronzato era un complimento, nella sua testa, se non sbaglio commentava su quanto fosse avvenente Obama. E non si e' mai parlato di costruire muri per tenere fuori gli immigrati. Gli americani si illudono che Trump sia solo un altro Berlusconi, ma si sbagliano, poverini. Ho odiato Berlusconi, ma Trump e' un'altra cosa.

Brenanca ha detto...

Non credo che Berlusconi fosse o sia un razzista ma quello che tu definisci un modo "bonario" di parlare, da parte di un presidente del consiglio, e' semplicemente imbecille. Personalmente mi sono vergognata di essere rappresentata da una persona cosi stupida (anche se non razzista).
Non puoi parlare ad un capo di stato di colore definendolo abbronzato.....anche se sei in buona fede, e' u a questione di semplice educazione.
Poi e' chiaro che gli americani prendono molto piu alla lettera tutto quello che viene detto. Gli italiani sotto questo punto di vista sono piu" tolleranti" per delle gaffes come questa. Ma non ce la fai a spiegarlo a uno che non e' del nostro paese

Fabrizio Cariani ha detto...

Forse ho acquisito la mentalità americana, ma secondo me il commento di Berlusconi è chiaramente razzista. Il fatto che sia un esempio di un modo di pensare comune non lo rende non razzista. Si può discutere del fatto che sia una forma di razzismo generalmente meno pericolosa rispetto al tipo di cosa che dicono Trump e i suoi.

silvia ha detto...

Berlusconi è un razzista, e lo sono purtroppo moltissimi italiani, magari inconsapevolmente!
E Berlusconi (e Bossi) hanno insegnato loro che quello che prima ci si doveva vergognare di pensare, ora lo si può dire! Per questo "abbronzato" non è solo una (pessima) battuta o una gaffe! Passandocelo come liberatorio dal politicamente corretto!

nonsisamai ha detto...

Scusate, riesco a commentare solo ora. Spero di non aver dato l'impressione di giustificare Berlusconi. Trovo la sua uscita idiota e si', in un certo senso razzista. Quello che volevo dire e' che quello di Berlusconi e' un razzismo inconscio che in Italia credo e' ovunque. Non so se avete mai assistito a una partita di calcio per esempio, senti cose su neri e gay o sugli ebrei da rabbrividire, ma si' tanto e' solo l'entusiasmo, ti dicono. No e' una forma di razzismo e una mancanza di considerazione nei confronti dell'altro, siamo d'accordo. Ma quando vi trovate di forte al razzismo di Trump, e' tutta un'altra storia. I danni che fa li vedi immediatamente, cambia la mentalita' della gente che improvvisamente si sente come se avesse il permesso di tirare fuori tutta la sua intolleranza. Lui dice certe cose e si comporta di conseguenza. Genera l'odio nella societa'. Volevo solo dire questo. Quando ha vinto B. non abbiamo visto episodi di odio razziale perche' il suo non era un razzismo politico, con T. si', ogni giorno, e' uscito allo scoperto perfino il capo dei neonazisti.

Anonimo ha detto...

"Un'aspetto" con l'apostrofo? Va bene che metti apostrofi ovunque al posto degli accenti sulle vocali, forse perché sulla tastiera americana fai fatica a trovarli (ma ci sono anche lì, in realtà), ma a "un aspetto", no, ti prego.

Boccaccio Giovanni

Anonimo ha detto...

Comunque sono d'accordo con chicchettina, Fabrizio Cariani e Silvia: Berlusconi era ed è razzista. Non ai livelli di Trump, ma lo era.

Alighieri Dante

nonsisamai ha detto...

Forse la caccia agli apostrofi mancanti distrae dalla comprensione del testo, ho questa impressione.

Brenanca ha detto...

Sono d'accordo con si sa mai a proposito dell'apostrofo!
Credo che fosse piu' importante l'argomento e poi cmq, caro Boccaccio Giovanni, li leggi i giornali italiani? Li senti parlare i nostri politici?
Allora se vuoi fare critiche comincia con il ministero dell' istruzione o professori vari che non riescono a insegnare la lingua italiana co e si dovrebbe.......

Anonimo ha detto...

Berlusconi è sicuramente razzista, ma , come tu dici, semplicemente esterna il razzismo inconscio che quasi tutti noi italiani abbiamo.Sicuramente le sue esternazioni ci hanno messo in imbarazzo agli occhi del mondo, ma sono meno forti di quelle di Trump.
Io poi vivo qui e non negli USA e non posso capire l'effetto che questa elezione ha avuto sulla popolazione americana.Ti assicuro però che il razzisismo in Italia c'è,amplificato soprattutto dalla crisi economica.Mi sento male quando penso al genocidio del popolo yazida, di cui la stampa italiana non parla, e alla popolazione siriana.E quando vedo in TV le immagini dei barconi con tutti quei disperati penso che non si sta facendo nulla per aiutarli, ma , sempre più spesso, queste immagini sono accolte quasi con fastidio dagli italiani, tutti mi dicono "ma perchè arrivano solo maschi giovani su quei barconi, mai famiglie?, le donne dove sono??"..nessuno si chiede se, magari, donne , bambini o anziani siano morti nella lunga traversata dalla Siria alla Libia.Questa forte indifferenza verso il dolore di persone che non conosciamo è proprio l'anticamera del razzismo.Razzismo di cui Trump è esempio lampante.In una situazione di crisi economica generalizzata è facile fomentare le folle, come sta facendo Trump ( e probabilmente grazie a questo è stato eletto), come fa qui da noi Salvini, Le pen in Francia.Oggi sono molto sconfortata, ho un bambino piccolo e non so che mondo gli sto costruendo e dove ci porterà la politica.

nonsisamai ha detto...

Daniela: grazie per la solidarieta' :)
Anonimo: mi sento come te, non si prospetta un gran bel mondo. Come dicevo altrove, paragonare il razzismo di Berlusconi a quello di Trump e' un po' come paragonare quello di Hitler a quello della vecchina che guarda con sospetto la signora con il velo.
L'effetto Trump e' forte e si sente, ne ho parlato in altri post. Ci sono persone a cui la vita e' gia' cambiata, che a partire dal giorno in cui Trump ha vinto, non vengono piu' trattate nello stesso modo, che hanno giustamente paura. Prima di questo, ero sconcertata tornando in Italia dal razzismo strisciante che qui non si percepiva minimamente, ma era l'era Obama, ora e' tutta un'altra storia.