venerdì 11 novembre 2016

cercando delle crepe

E siamo a venerdì, il terzo giorno dell'era Trump, e le cose non vanno molto meglio. E' morto anche Leonard Cohen ieri sera, una tragedia dietro l'altra e il morale e' sotto i piedi. Lui scriveva:
There is a crack in everything, that’s how the light gets in. C'e' una crepa in tutte le cose, e' cosi' che la luce passa. 
Ma al momento non vedo molte crepe. Una forse e' nei messaggi degli amici. Quelli in Italia che cercano di capire e soprattutto quelli qui, pochi, che sono disorientati e avviliti quanto me.  
I loro messaggi dicono cose tipo in questo momento tutto e' terribile, ma sapere di averti nella mia vita, mi aiuta. Ti voglio bene. Ci diciamo cose che non ci siamo mai detti prima perche' abbiamo disperatamente bisogno di riconoscere, come diceva Italo Calvino, quello che non e' inferno, in mezzo all'inferno e dargli spazio, dargli tutto lo spazio possibile. 
Ieri mi è apparso un articolo scritto da uno psicologo che diceva che per alcuni la vittoria di Trump è un lutto e come tale va affrontato. Poi dava una serie di consigli su come superare questo lutto in modo pragmatico, step by step. Lì per lì mi è sembrato un po' eccessivo poi però mi sono guardata intorno. Casa Johnson è decisamente in lutto. Il signore delle pulizie a scuola ha perso tutta la voglia di parlare che aveva l'altro giorno. Ha uno sguardo che non gli ho mai visto, di sdegno e irritazione. Lui sa che sono dalla sua parte, ma era cosi' stizzito mentre spazzava il pavimento della mia classe ieri che sono dovuta uscire. Normalmente facciamo quattro chiacchiere in quei momenti, ma lui ha accuratamente evitato il mio sguardo e il mio sorriso. Sentivo che se fossi rimasta mi avrebbe intossicata con la sua collera. La maggior parte dei miei amici cercano rifugio nell'alcool, sul serio. A che ora posso iniziare a bere? Mi ha chiesto un'amica, e non è un'alcolizzata. Allora, leggiti questo articolo, le dico.

Numero 1. Dai a te stesso il permesso di sentire tutto quello che senti. Numero 2. Non lasciare che altri ti dicano che le tue emozioni non sono valide. Numero 3. È normale provare rabbia, ma usala in modo costruttivo. Numero 4....

Sono sopraffatta dal pessimismo perche' vedo i danni di tutto questo, sono reali e sono gia' qui. 
Negli ultimi anni, non parlo molto al telefono, con gli amici usiamo i vari messenger o ci incontriamo se dobbiamo dirci qualcosa. Ieri sera invece, ho parlato un'ora al telefono con un'amica. Era disperata e piangeva senza riuscire a fermarsi perche' suo padre le aveva appena detto di aver votato per Trump. Suo padre e' bianco e sua madre messicana, sono divorziati di molti anni. E' difficile immaginare che tuo padre sia in grado di votare per qualcuno che probabilmente rendera' la tua vita e quella del resto della tua famiglia e di tanti tuoi amici molto piu' difficile. Non sapevo cosa dirle. Nel frattempo il Peso e' crollato e paradossalmente ancora piu' messicani cercheranno di venire qui illegalmente. Vedo tante famiglie e amicizie rovinate. Conosco qualcuno che e' molto triste perche' probabilmente martedì ha perso il suo migliore amico, quello che vede quasi tutti i giorni dalla scuola elementare. Del resto se tu sei musulmano e il tuo migliore ha votato uno che vuole bandire i musulmani dal paese, come fai a rivolgergli di nuovo la parola? Lui non ci riesce eppure lo sa che l'altro non e' un razzista, che e' una brava persona ovviamente e che gli vuole bene, ma parlargli no, non ci riesce piu'.     
Ci sono famiglie che verranno divise, gente che perdera' l'assicurazione sanitaria e morira'. Trump pensa che il surriscaldamento globale sia una bufala dei cinesi, chissa' come ridurra' questo paese, la natura, tutto. Nella mia zona ci sono gia' stati dei disordini. In un liceo qui vicino dei ragazzi hanno disegnato un muro per terra all'ingresso della scuola e scritto "costruiamo quel muro!". Hanno strappato il velo a delle ragazze musulmane e aggredito dei latinos. La figlia di una mia amica, sette anni, e' scoppiata in lacrime perche' un bambino le ha detto che adesso la rispediscono in Messico. Episodi simili stanno succedendo ovunque. Se il presidente definisce i messicani violentatori perche' il cittadino comune dovrebbe avere alcun rispetto per loro?
Ci sono i delusi dalle elezioni che protestano anche qui a Dallas. Se da una parte la cosa mi conforta, dall'altra mi sembra che sbaglino. Ci siamo scandalizzati quando Trump ha detto che non avrebbe accettato il risultato e ora stiamo facendo lo stesso. Certo che pero' brucia. Brucia perche' il sistema democratico americano, quello che qualcuno a un certo punto ha perfino pensato di esportare, non e' poi cosi' democratico. Clinton ha ricevuto piu' voti, ma ha perso le elezioni. Scrive l'amico di New York:
La prossima volta che ci saranno delle elezioni truccate nel mondo e i diplomatici americani protesteranno, gli verra' ricordato che Donald Trump non ha vinto il voto popolare (esattamente come George W. Bush nel 2000). La prossima volta che protesteranno perche' da qualche parte qualcuno ha messo in galera il suo oppositore politico, gli verra' ricordato che Donald Trump ha promesso di mettere il suo avversario dietro le sbarre.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ritorno al tuo post dopo averne letto un altro in cui, come nel tuo, si racconta delle esternazioni violente nei confronti di appartenenti a minoranze che vengono espresse ora che è stato eletto il nuovo presidente. Questo non me lo aspettavo e non ero riuscita a saperlo dai miei contatti diretti, che sono abitanti della Silicon Valley e che forse non vivono questa realtà. Mi attendevo scelte che non condivido da parte dello staff presidenziale ma non questo cambiamento dei rapporti nelle sottili maglie delle relazioni sociali quotidiane. A pensarci bene, quando si dà la stura ai sentimenti meno nobili dell'uomo è ovvio che poi sia difficile porre limiti al loro dilagare. Ciò mi turba moltissimo, lo trovo pericolosissimo, come mi angoscia l'idea che in un attimo possa essere distrutto l'Obamacare, così faticosamente ottenuto dopo tanti anni di attesa di una riforma in tal senso e dopo una lotta estenuante contro l'opposizione per ottenere risultati limitati anche se benedetti
Mila

nonsisamai ha detto...

Adesso trump improvvisamente dice di apprezzare l' Obamacare. Forse s capito che per smantellarlo deve mettersi Sirio a lavorare.

Anonimo ha detto...

Grazie per avermelo scritto. Dobbiamo solo sperare
Mila

nonsisamai ha detto...

scusa gli errori, ho riletto solo adesso!! Correttore malefico :D

Anonimo ha detto...

"La figlia di una mia amica, sette anni, e' scoppiata in lacrime perche' un bambino GLI ha detto che adesso la rispediscono in Messico".
La figlia della tua amica è un maschio?

nonsisamai ha detto...

Anonimo: provvederò a correggere l'errore e ti ringrazio per la segnalazione, ma che bisogno hai di essere cosi' sgradevole? Tu non sbagli mai?