martedì 29 dicembre 2015

remember this moment

Perdere una persona cara nel periodo delle feste e' davvero una doppia fregatura. E' che c'e' tutta questa impazienza di provare un qualche tipo di felicita', anche solo un surrogato, ma non e' cosi' che funziona, ci vuole tempo a riprendersi e chi dice di no mente. I primi giorni forse l'unica cosa che puoi fare e' mettere insieme i pezzi cercando in ogni modo di comprendere determinati avvenimenti e parole che in fondo noti e osservi per la prima volta.
L'eredita' materiale che Ms. Guorton mi ha lasciato prima di andarsene consiste in una serie di libri per bambini e giocattoli che aveva archiviato nel giro di molti anni per i suoi ipotetici nipotini mai nati. Ne ho voluti mettere un paio sotto all'albero per sentirla un po' presente, ancora una volta. Cosi', la notte della Vigilia mentre impacchettavo, ho scoperto che per qualche strano motivo in mezzo a tutti quei giocattoli c'era una cornice d'argento anche quella nuova, ancora nella scatola. La cornice riporta un'incisione:

Remember this moment, ricorda questo momento.

Per qualche incomprensibile ragione, la stessa notte, mi e' tornata in mente una piccolissima cosa successa l'estate scorsa. Ero in un museo che celebrava una tribu' di nativi americani in Nuovo Messico. C'era un video che veniva mandato a ciclo continuo. A un certo punto chiedevano a una giovane donna di quella tribu' perche' si stesse impegnando per tramandare quelle tradizioni e lei dava una risposta splendida. 

Che le storie sono come persone, che hanno un cuore che batte e se smetti di raccontarle muoiono. 

Ecco, ho pensato che anche le persone sono come le storie e solo se smetti di raccontarle e di ricordarle, muoiono.

2 commenti:

Anna ha detto...

Grazie.
Mi aiuta molto questa frase.
Anche io non smetto mai di parlare delle persone che non ci sono più.

Bulut ha detto...

Quanto e' vero...
Grazie per questo pensiero.