lunedì 27 aprile 2015

non devi essere mai paura

Quello che mi rimarra' di piu' di questa esperienza, probabilmente e' il chiaro senso dell'ineluttabilità' della vita. Il fatto che un giorno, tu magari aspiri al massimo a trastullarti nella tua banale quotidianità' e invece lei, la vita, arriva e ti preleva. Qualunque cosa tu stia facendo o avessi deciso di fare, guida lei.
Era un giorno come tanti altri, anzi un gran bel giorno. Ero a scuola, mi sentivo bene. Sapevo di essere alla mia penultima settimana lavorativa prima della maternita' e forse ho fatto un po' di piu' di quello che avrei dovuto, questo si', ma niente di particolare, credo. Joe era felicissimo con i suoi amichetti e mi ha chiesto di rimanere per il dopo scuola. Mi e' sembrata una buona idea, cosi' potevo andare avanti a lavorare ancora un po'. Mentre lo facevo sedere in macchina, un paio d'ore dopo, ha cominciato a parlarmi del suo fratellino. Ultimamente e' il suo argomento preferito, pero' mi ha detto delle cose che mi hanno fatto fermare un attimo ad ascoltare con piu' attenzione.
- Lo sai? Io ho fatto un pensiero sul mio bambino.
- Quale pensiero?
- Che quando lui esce dalla pancia, voglio fare tante cose per lui.
E poi e' andato avanti a raccontarmi le sue idee che erano cosi' belle che l'ho ringraziato. Mi fa proprio felice sentirlo parlare cosi'. Dopo un po', ha ricominciato:
- Mamma, sai...non devi essere mai paura.
La sua traduzione letterale di don't be afraid, suppongo.
Non gli ho dato peso, anzi l'ho ignorato, ero troppo stanca. Si era fatto tardi, il traffico era probabilmente orribile e il mio unico pensiero era tornare a casa. Dopo un po' ha ripetuto la stessa cosa, non devi essere mai paura, e ha ricominciato a raccontare cose che ho fatto scivolare via senza prestare la  minima attenzione. Anzi, poi l'ho fermato e gli ho spiegato che non potevo parlare perche' dovevo concentrarmi a guidare, ma dopo una decina di minuti buoni dal nulla, si e' rifatto avanti, con la stessa frase, per la terza volta.
- Mamma, ricordati, tu non devi essere mai paura. 
A quel punto, il messaggio e' davvero arrivato a destinazione. Gli ho chiesto perche' mi dicesse quelle cose, se fosse successo qualcosa che lo avesse spaventato a scuola, non sapevo nemmeno io cosa pensare. Non ricordo la sua risposta, probabilmente qualcosa di lungo e complicato che non ho capito, ma eravamo quasi arrivati.
A casa, purtroppo, e' successo quello che i medici temevano che succedesse fin dall'inizio della gravidanza. Avevo gia' avuto lo stesso problema alla placenta mentre aspettavo Joe, ma evidentemente ero stata molto fortunata e la situazione paventata non si era mai verificata.
E' stato un momento indescrivibile. Trovarmi da sola con Joe, senza nessun dolore (e' cosi' che si manifesta questa cosa), ma in teoria in pericolo di vita. Avevo immaginato talmente tante volte questa cosa nei miei peggiori incubi che non facevo altro che ripetermi che non stava succedendo, non ci volevo credere.
All'ospedale, dove siamo arrivati poco dopo, gia' conoscevano il mio caso alla perfezione perche' purtroppo questa era una delle possibilita' e sia io che i medici, eravamo abbastanza preparati anche al peggio.
Ricordati...non devi essere mai paura.
E invece e' stato tutto piuttosto tremendo e di paura ne ho avuta tantissima. Di sicuro anche lui, ma non sembrava. Mi hanno tenuto in ospedale un po' di giorni e ora sembra che la situazione si sia stabilizzata. Sono a casa, a riposo forzato fino alla fine della gravidanza with only bathroom privileges, mi hanno detto in modo un po' surreale. Devo veramente concentrarmi per non fare movimenti che non mi costano nessuna fatica.
Una sera, mentre ero ricoverata, una mia amica si e' portata Joe a casa per non fargli passare troppo tempo in ospedale. Mi ha raccontato che si e' comportato sempre bene, tranne quando lei gli ha vietato di disegnare perche' era ora di cena. Teneva cosi' tanto a quel disegno che e' stata obbligata poi a tornare a casa a prenderlo perche' lo aveva dimenticato e lui non le dava tregua, doveva portarmelo assolutamente.
Li' per li' ho pensato a un capriccio qualunque, ma quando gli ho chiesto di spiegarmi cosa avesse disegnato, ho capito perche' era cosi' importante.
Aveva fatto il dottore, con la mamma a letto e un cartello con disegnato un bambino. Un cartello barrato che significava: "Niente bambini fuori dalla pancia". Mi ha fatto sorridere.
Joe disegna e io scrivo, noi due le cose che ci succedono abbiamo bisogno di raccontarcele in qualche modo.

11 commenti:

Crazy time ha detto...

Ha ragione Joe, resta Nella pancia Bimbo!

Anonimo ha detto...

Credo non mi sia mai successo di spaventarmi tanto e poi di voler quasi piangere leggendo un post.
Amo il tuo piccolo Joe, il tuo sensibissimo tesoro, lui ti sosterrà in questi difficili giorni con l'incredibile forza della sua grande dolcezza.
Ma quanto dobbiamo aspettare ancora prima dioter gridare evviva?
Un abbraccio da un'amica di mouse e tanti abbracci al tuo tesoro artista
Mila

MammaInOriente ha detto...

Sono contenta che la situazione sia rientrata...
E' proprio sensibile il tuo piccolino!

Marica ha detto...

Oh....ma che spavento.... Stai li buona buonina e non ti muovere!!!!

Anonimo ha detto...

Tanti auguri e riposa :)
Dancin' fool

Anonimo ha detto...

bed rest fino al concepimento, ne vale la pena :)

ciacco29 ha detto...

Non essere mai paura, ma non essere neppure avventata.
Riguardati e goditi Joe, che è un bimbo dolcissimo

mariantonietta ha detto...

Riguardati!
Sempre dolce e saggio il tuo Joe <3

Zion ha detto...

Io sudo freddo. La leggerezza con cui pennelli momenti terribili mi stravolge. Riposati tantissimo, e piccolino nella pancia, ascolta tuo fratello che col suo disegno dice chiaramente di restare al caldo.

Non è certamente colpa tua che scrivi che hai fatto un po' più del dovuto a lavoro, non ti colpevolizzare, e per fortuna sei sotto controllo medico di cui ti fidi. In bocca al lupo, di cuore.

nonsisamai ha detto...

grazie a tutti! <3
sono appena stata dal medico. vado alla grande. dice che non sono obbligata a stare sempre sempre a letto adesso, devo soprattutto usare molto buon senso e non fare determinati movimenti. un bel sollievo :)

G ha detto...

Joe è un bambino meraviglioso, complimenti per averlo cresciuto così dolce e sensibile! :-)
Mi raccomando, riguardati e tieni al riposo il pancino!