venerdì 28 febbraio 2014

il piccolo uomo che cammina sui pezzi di vetro

L'altra mattina esco dal bagno e trovo il piccolo Joe e la Ragazzina in cucina che camminano sui pezzi di vetro, come nella canzone. Lui, suppongo, aveva rotto un bicchiere (tra l'altro riducendolo in briciole, non so nemmeno come sia possibile a livello fisico rompere un bicchiere in quel modo...) e zitto zitto cercava di rimettere tutto a posto, prendendo le schegge con le mani e buttandole nella spazzatura prima che arrivassi.

Fortunatamente nessuno dei due si e' fatto male. Lui appena mi ha visto ha sussultato. Enorme coda di paglia, ma ha avuto comunque la prontezza di replicare. Ha replicato al mio sguardo in realta' perche' non avevo ancora avuto il tempo di dire nulla:

- Tu lotto piatto ieri!

Simpatico il tuo tentativo ragazzino, ma sei comunque nei guai.

Scherzi a parte, il vero punto della situazione e' che in quel momento ho capito che fare il genitore è davvero un vicolo cieco. Pensavo di aver fatto il mio dovere insegnandogli a non disperarsi e che si puo' rimediare ad ogni errore. Abbiamo non so nemmeno piu' quanti rotoli di scotch in giro, scocciamo qualunque cosa, ma si', basta chiedere scusa e tutto si aggiusta, no? E invece no, e' ora di imparare anche questo. La verità è che se rompi un bicchiere in mille pezzi non solo non lo puoi riappiccicare, e questo l'aveva già intuito da solo il furbastro, ma non puoi nemmeno far finta che non sia successo niente.

Hai rotto un bicchiere, il bicchiere preferito di qualcuno che ti aveva espressamente vietato di toccarlo, hai fatto una grossa stupidata e ti potevi fare anche molto male. Lo so che sei pentitissimo e vorresti che non fosse mai successo, te lo leggo negli occhi, ma è successo, non c'e' nessuna soluzione e puoi solo assumertene la responsabilità.

5 commenti:

ciacco29 ha detto...

Dura la vita.
Se ti può consolare il mio secondogenito per giustificare una marachella simile, potrebbe inventarsi anche una spedizione scientifica aliena, atterrata in cucina, giusto per testare il (basso)grado di infrangibilità del vetro

Marica ha detto...

uh!
beh, cmq mi sembra abbia avuto cosi' una bella lezione di vita... certo che spavento vederlo camminare sui vetri!

io ieri sento "mamma, mamma, mamma!", mi affaccio in salotto (mi ero assentata di pochi minuti) e lo trovo incastrato SUL cancelletto che blocca le scale... bene :-/

Ale [Tredici] ha detto...

A volte i cocci possono servire per ricostruire qualcosa di più bello (ne parlo qui: http://www.zuccherosintattico.it/2014/02/kintsugi-ovvero-larte-di-riparare-le.html ).
Non so, magari l'ha fatto apposta! :p

Carolina G. ha detto...

Io ho un marito che distrugge impunemente tutto quello che mi piace o a cui tengo... mi ha fatto fuori due vasi di vetro e addirittura una lampada antica.

Ci provo a contare fino a un milione e a pensare che si tratta solo di oggetti, ma poi sbotto anche se so che ovviamente non voleva mica farlo apposta.

Immagino la paura di Little D sulle schegge! *__* Se può farti sentire un pò meglio io stavo per ammazzare mia sorella con un bager che Mila, levati: colpii per sbaglio la lampada del porticato che cadde distruggendosi con uno schianto e noi eravamo lì a pochi metri. Mia madre non sapeva se gioire o ucciderci per la paura!

Anonimo ha detto...

Little D, abita a San Diego, non in Texas.