giovedì 7 marzo 2013

i casalinghi americani

Ho questa coppia di amici qui. A maggio lui perde il lavoro, lo cerca per qualche settimana, ma niente. Passano i mesi ed e' chiaro che ha smesso di cercarlo. Ci dice che ha capito la sua vera vocazione: occuparsi della casa. Niente figli, lei lavora e lui sta a casa con i gatti. E vissero felici e contenti.

Pensavo che non ho mai visto una situazione cosi’ in Italia. Cioe’ l’ho vista, ma mai come libera scelta.

Ricordo in maniera molto vivida che il papa’ di una mia compagna delle elementari ‘faceva il casalingo’, era una cosa che mi incuriosiva molto, ma poi ho scoperto che in realta’ era disoccupato.

Qui e’ una cosa relativamente comune invece. Il capo di Mr. Johnson, ad esempio, e’ una donna, ha due bambini piuttosto piccoli e suo marito sta a casa con loro. Anche a scuola ho avuto a che fare con qualche papa’ casalingo. Ne ricordo soprattutto uno, marito di un’avvocatessa, che prendeva e portava i bambini tutti i giorni. Mi e’ rimasto impresso perche’ i bambini erano due selvaggi e mi chiedevo se fosse colpa sua. Probabilmente no, chi lo sa, alcuni bambini sono piu’ selvaggi di altri e basta e comunque me lo sarei chiesto anche se fossero stati sempre con la madre. Forse e’ ora che ci togliamo dalla testa certi stereotipi, ogni famiglia dovrebbe essere libera di trovare il proprio equilibrio. Potrebbe non essere cosi’ semplice come sembra pero’.

5 commenti:

Lara Rizzotto @craft.and.shine ha detto...

E' il grande cavallo di battaglia di mio marito "Io non sono bravo come te in questo mestiere, che ne dici se tu fai la scienziata ricercatrice e io faccio il casalingo a casa e bado ai figli (che non abbiamo)?"

Marica ha detto...

beh, se sono felici entrambi mi sembra ottimo!

io pero' per anni mi sono sentita in colpa a "non lavorare", non tanto verso mio marito (che pure lui ci guadagnava, visto che facevo tutto durante la settimana e il weekend eravamo liberi, gli preparavo sempre la cena e il pranzo da portare in ufficio, e poi ero sempre riposata e di buon umore ecc), ma mi sentivo in difetto quando qualcuno mi chiedeva "e tu che lavoro fai?" :-/

Valentina VK ha detto...

anche il Senator ogni tanto dice che e' stanco e se io voglio tornare a far carriera lui e' ben contento di star con le bimbe...ma il mio lavoro di madre full time, per quanto faticoso, a me piace un sacco e ora che finalmente non ci rimango piu' male quando la gente mi chiede che lavoro faccio (che domanda cretina, non e' ovvio che lavoro faccio? cresco due bimbe trilingui, vivendo all'estero, mi occupo di tutta l amministrazione familiare, il management domestico, organizzare biglietti aberghi spostamenti nstri di amici e di parenti, ospitare i medesimi, orgaizzare cene private e di lavoro e di fare il vicepadre quando lui e' via x lavoro, meta' tempo ogni mese...)

Valentina VK ha detto...

(ops e' partito il msg prima che fiissi) dicevo ora che ho raggiunto la pace interiore riguardo alle domande stupide altrui circa il mio status lavorativo, non sono disposta a cedere il mio posto a lui :-)!

Ciacco ha detto...

Sono d'accordo: ogni famiglia, anzi, ogni persona deve fare le sue scelte.
E' anche per questo che dovrebbe imparare a sostenerle senza sentirsi troppo colpita dalle domande e dalla curiosità altrui.
In fondo quella non dà e non toglie niente a ciò di cui siamo sicuri, o sbaglio?