lunedì 2 luglio 2012

il timbro

Alla dogana.

- E questo bambino chi è?
- E' mio figlio.
- E io come faccio a saperlo?
- C'è scritto sul passaporto.
- Ah. E io come faccio a sapere che non se l'è scritto lei da sola? Cosa ci vuole a scrivere nome e cognome? Non c'è nemmeno un timbro!

A quel punto avrei potuto fare presente a questo simpatico funzionario della dogana che è gravissimo mettere in discussione la validità del documento emesso da un altro paese, che se un timbro la' non c'era evidentemente era perchè la prassi non lo richiedeva e se davvero sospettava che il mio documento fosse stato falsificato avrebbe dovuto denunciarmi, ma a quel punto il grosso del viaggio era fatto, ero stremata e volevo solo uscire dall'aeroporto.

- Senta ma lei uno stato di famiglia ce l'ha?

- Senta ma lei lo sa da dove vengo io?

Uno stato di famiglia? Non so nemmeno tradurlo... state of the family? Mai sentito nulla del genere...

E poi dove si richiede? Al comune di Dallas? ...Il comune di Dallas? Non credo funzioni cosi'...

In realta', prima di partire ho chiesto a Mr. Johnson di farmi un'autocertificazione per sicurezza. Scrivermi due righe con la fotocopia di un documento come si usa qui, giusto per evitare qualunque malinteso sul bambino alla dogana. Lui ha trovato la cosa particolarmente divertente. Gli sembrava impossibile che considerassero valido un pezzo di carta che poteva essere stato scritto da chiunque invece del passaporto. Un po' come il tipo della dogana italiana con il passaporto americano.

Com'è finita?

Da un altro gabbiotto arriva una voce rivolta al tizio:

- Uè ma hai sentito cosa hanno detto gli inglesi del Balotelli?

Ho capito subito che era la mia occasione.

- Scusi ma cosa ha fatto l'Italia"? 

- Ha vinto, ha vinto...

- Posso andare allora?

- Vada vada e la prossima volta si faccia mettere il timbro. 


Voi, quando viaggiate con i vostri figli senza il partner come fate? Vi hanno mai fatto storie di questo tipo? 
Al figlio di una mia amica francese hanno chiesto se la conoscesse e lui non ha risposto. Ci sarebbe davvero da ridere...
  

14 commenti:

ero Lucy ha detto...

Agghiacciante.
Pero' se ti puo' consolare lo scorso novembre il college non voleva accettare il mio certificato con esami e timbro su carta pergamenata, "perche' non c'e' la firma". La firma del poraccio allo sportello della segreteria universitaria.

Marica ha detto...

cioe' quando sei arrivata in italia al controllo passaporti ti hanno detto cosi?

e sul suo passaporto c'e' scritto che tu sei la mamma? :-/
no, perche' su quello di Little D non c'e' mica scritto chi sono i genitori!

Valentina VK ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Valentina VK ha detto...

conosco il problema...
sul passaporto italiano di mia figlia c'e' una paginetta dove a mano l impiegato del consolato ha scritto il mio nome e cognome e quelli del senator come genitori, ma naturalmente all'estero per quanto ci siano i timbri, essendo a mano e non a computer la scritta fa inarcare qualche sopracciglio. Il problema e' che in Polonia le madri sposate assumono il cognome del marito o aggiungono il cognome del marito al proprio, quindi hanno sul proprio documento lo stesso cognome dei figli. sul passaporto polacco della bimba non c'e' nessuna menzione del nome dei genitori. Io ovviamente per le leggi italiane posso avere solo il mio cognome e per aggiungere quello del senator mi dovrei fare una scala santa burocratica di un paio di anni. quindi non vado in giro col passaporto polacco della bimba se viaggio con lei da sola perche' nulla prova il nostro legame, sembro sol un italiana che va in giro con una bimba polacca. Quindi anche io alla fine vado in giro con una soluzione extra fai da te: una delle molte copie dell'atto di nascita su modello internazionale della bimba che essendo iscritta all'aire mi sono fatta stampare in abbondanza la prima voltache sono tornata al mio vecchio comune di residenza in italia...

Brunhilde ha detto...

Premessa: Siegfried ed io non siamo sposati. Per la legge tedesca, perciò, l'affido di Siegmund spetterebbe solo a me a meno che - come abbiamo fatto - io permetta a suo padre di riconoscerlo e dargli il cognome. Abbiamo fatto questa pratica prima della nascita all'Ufficio Minori ed abbiamo poi ricevuto i certificati ufficiali che attestano che Siegmund è figlio di tutt'e due. Con questo foglietto, poi, ho fatto la pratica al Consolato (previa traduzione giurata). Traduzione e documento ufficiale originale, con timbro dell'Ufficio Minori, vengono sempre con me e Siegmund in Italia. Se poi suo padre non ci accompagna, mi firma il consenso all'espatrio. Non m'è mai successo, ma se qualcuno dovesse obiettare "E io come faccio a sapere che Siegmund (che ha il passaporto per bambini emesso dalla Germania, N.d.R.) è figlio suo?" son pronta a sventolare il certificato e la eventuale traduzione.

tracina ha detto...

mi hai fatto venire in mente questo spot :D http://www.youtube.com/watch?v=Z3pXAIJFK3g

Unknown ha detto...

Ciao non commento mai, ma ti seguo sempre, mi permetto di intervenire in quanto fà parte del mio lavoro, sono un agente di viaggi e ti dico cosa suggerisco ai miei clienti. Partiamo dal presupposto che determinati "cavilli burocratici" quando si parla di adulti sono veramente superflui, ma quando si parla di bambini per me sono doverosi. Teniamo presente che tutta la legislazione sui minori tende a salvaguardare il minore nel senso che nessuno possa viaggiare con un bambino se non è autorizzato a farlo. Nel passaporto del minore deve essere scritto con chi il minore può viaggiare e gli estremi del documento del suo accompagnatore, in linea generale dovrebbe anche essere specificato se il minore può espatriare anche con uno solo dei due genitori o se devono essere presenti tutti e due.
Nel caso manchino queste indicazioni è buona norma, ti parlo dei casi italiani, ma sicuramente esistono dei modelli simili anche negli altri stati, farsi fare un attestato di nascita e/o di famiglia dove risulta chi sono i genitori del bambino e poi andare in questura e farlo vidimare con un timbro dove verranno riportati gli estremi dei documenti d'identità dei genitori. Quest'ultimo caso è utile anche con le nuove carte d'identità rilasciate ai minori di 15 anni dove non vengono specificati i documenti degli adulti.

Silvia Pareschi ha detto...

Ah, interessante il commento qui sopra. Certo che il finale è così italiano che più italiano non si può!

nonsisamai ha detto...

Grazie per i consigli!!!

Anonimo ha detto...

Mai avuto problemi (finora), ma per sicurezza i primi anni portavo sempre tutti i certificati etc etc.
Ora porto solo i passaporti, ma forse sara' meglio che mi porti di nuovo tutto visto come possono trattarti.
(Pero' quando ho volato senza marito con bambini eravamo all'interno dello spazio schengen, e quando siamo usciti e rientrati mio marito c'era sempre... questa volta non ci sara', meglio se porto il certificato...)

[Bulut]

Anonimo ha detto...

pffff! mi fa ridere, però cazzarola.

SuPeRaNa ha detto...

ossignur che casino.. io lavoro giusto giusto nell'ufficio dove si rilasciano tutti sti benedetti documenti. partiamo dal concetto base siamo in Italia e nulla è semplice anzi.. ogni volta che rilascio una carta identità ad un minore nel retro c'è scritto paternità e maternità. l'unica fortuna ora è che si fa tutto in comune senza giri in prefettura..per il passaporto adesso da poco ogni pargoletto avrà il suo.. quindi chi ha il figlio segnato sul proprio passaporto (come la sottoscritta) se ne fa un piffero..pensavo che solo l'italia fosse complicata ma vedo che anche gli altri stati si danno da fare!!

Anonimo ha detto...

Io ho un problema riguardo al cognome di Mio figlio. Ho un bambino con un uomo inglese e vivo in inghilterra con loro ma Mio figlio e'nato in Italia e quando e'nato l'ho registrato col Mio cognome perche'il padre nn era con me in Italia e quando e'venuto era troppo tardi x registrarlo col suo cognome quindi per cambiarlo ci voleva Il tribunale Dei minori ma siccome lui doveva ritornare in inghilterra nn abbiamo potuto fare nulla in Italia cosi Io sono andata in inghilterra per registrare Mio figlio col cognome del padre e mi sono ritrasferita qui.ora Il cognome lo abbiamo cambiato al tribunale ma Il problema e'che per registrarlo anche in Italia devo andare al consolato a londra per portare le carte del tribunale e poi loro lo mandano al comune in Italia,ma Il problema e'che ci mettono tanto tempo x registrare. E ancora nn ho avuto Il tempo di andare a londra e ad aprile dovrei tornare in Italia per le vacanze di pasqua a casa Dei miei. Volevo chiedere siccome Mio figlio nn ha ancora Il nuovo documento col nuovo cognome puo'viaggiare con la vecchia carta d'identita'dove ha Il Mio cognome? Lui risulta ancora Il Mio cognome in Italia quindi nn penso che qualcuno se ne accorge che ha cambiato cognome. Nn dovrebbero vederlo? Il Mio bambino ha solo 2 anni. Fatemi sapere per favore.

Anonimo ha detto...

Volevo chiedere Una cosa. Il Mio bambino nato in Italia col padre inglese e'stato riconosciuto dal padre da poco mentre dalla nascita fino ai 2 anni e mezzo portava Il Mio cognome.lo abbiamo dovuto cambiare in inghilterra al tribunale Dei minori xche'in Italia e'stato complicato farlo quindi siccome Io ad aprile dovrei tornare in Italia per le vacanze di pasqua posso viaggiare con la sua vecchia carta d'identita'col Mio cognome? In Italia risulta ancora col Mio cognome xche'ci vuole Il consolato Italiano per registrarlo in Italia.pensate che se parto col vecchio documento se ne accorgono all'aeroporto che ha un nuovo cognome? Mio figlio ha solo 2 anni e mezzo.