lunedì 26 settembre 2011

un fine settimana (in)dimenticabile

Questo fine settimana e’ stato molto istruttivo.

Giovedi sera, dal nulla, Baby J ha cominciato a stare malissimo: infezione all’orecchio, ha sentenziato il medico la mattina dopo. Succede cosi’, senza preavviso dice, da un momento all’altro. Un’altra cosa che ho imparato e’ che l’infezione all’orecchio puo’ far vomitare, e tantissimo. Ora, io non sono un medico, ma diamine, non l’avrei mai detto. Spero che la mia reazione di puro panico sia dovuta al fatto che non me lo aspettavo e non a una nuova fobia di cui ignoravo l’esistenza, lo spero molto per Slipino. Comunque, per fortuna lui si e’ ripreso a tempo di record con il suo antibiotico.

Lo stesso non si puo’ dire della sottoscritta. Non so se ho mangiato qualcosa di male o se ho preso un virus, ma ho passato 24 ore di puro delirio. Scoprendo cosi’ com’e’ stare male (del tipo di non riuscire ad alzarzi dal letto o da terra) con un bambino piccolo. Per fortuna eravamo in due, il guaio e’ che appena ho cominciato un minimo a riprendermi io, ha cominciato a star male Mr. Johnson che ora dorme seppellito sotto il piumone (qui oggi ci sono 33 gradi…). Che poi, ora che ci penso non sono nemmeno tanto sicura di essermi ripresa, forse ho solo un buon istinto di autoconservazione.

Almeno, ho provato un servizio della mia assicurazione che non avevo mai usato: l’infermiera a domicilio. Per la stessa cifra che si paga per andare nello studio del dottore che di domenica e’ chiuso, nel bel mezzo della domenica pomeriggio, e’ arrivata in una casa Johnson oramai devastata quest’infermiera simpaticissima e superattrezzata a farci stare bene. Lo so che e’ il suo lavoro, ma sono profondamente riconoscente. Non ci saremmo permessi un costosissimo pronto soccorso per una cosa del genere, d’altra parte non so come avremmo fatto con il pupo se non fosse venuta lei. Con il suo IPad ci ha mostrato le varie policies e fatto fare un survey di gradimento. Poi ha distribuito ad ognuno di noi una valigetta con una specie di kit di sopravvivenza con un po’ tutto il cibo e le bevande che ti danno qui all’ospedale. Ci ha dato una parte delle medicine oggi e il resto ci verra’ spedito direttamente a casa nei prossimi giorni.

L’unico particolare un attimo inquietante, e’ che si e’ fatta molti scrupoli a prescriverci un certo farmaco anti nausea perche’, a seconda dell’assicurazione il prezzo puo’ variare da dieci, venti dollari a molto molto di piu’. Ma il sistema sanitario americano e’ inquietante. 

8 commenti:

Anonimo ha detto...

guarite presto tutti e tre!
(E' molto inquietante!)
vaescrive

tizi ha detto...

Get well soon guys !

Brunhilde ha detto...

Essendoci passata anch'io la scorsa settimana (con la variante che per Siegmund è stato un virus influenzale, che poi ha gentilmente voluto condividere con me..), ho l'impressione che tu abbia somatizzato lo stress procurato dal veder stare male tuo figlio. Chi non è genitore non può proprio capirlo, non c'è niente da fare!
La cosa dell'infermiera è bellissima, comunque: noi siamo andati dalla pediatra esattamente una settimana fa ed abbiamo dovuto fare un po' anticamera, invece. A proposito di sistemi sanitari, dimmi un'altra cosa: lì come funziona coi vaccini? Qua, a dfferenza con l'Italia, sono soltanto consigliati ma non obbligatori. Alcuni li rimborsano le varie mutue, altri sono totalmente a nostro carico. Sinceramente, avendo provato il tormento di un figlio influenzato, mi sono sentita sollevata al pensiero che le malattie esantematiche dovremmo saltarle a piè pari.

MarKino ha detto...

di tutto quello che hai purtroppo affrontato, ero a conoscenza di una cosa sola: una parte dell'orecchio ci fornisce il senso dell'equilibrio, quindi un'infezione all'orecchio ti può dare un senso di vertigine costante, da cui il vomito ...
comunque rimango sorpreso da un sistema dove il pronto soccorso è fuori budget, mentre l'infermiera a domicilio no (tra l'altro lei che con l'iPad vi mostra tutte le opzioni commerciali per la vostra salute, mentre siete rintotnti da febbre e medicine è una scena bizzarra, dal mio punto di vista).

Anonimo ha detto...

Cara Nonsi...ben venuta nel mondo dei bimbi untori.
Loro prendono all'asilo ogni sorta di malattia e la distribuiscono generosamente a tutti i membri della famiglia.
Non ti dico che bello l'anno scorso il mio ha preso la gastroenterite mandando KO uno dopo l'altra mamma, babbo e nonni....
Che bello però l'infermiera a casa....
Francesca

Elisen ha detto...

anch'io sono stata malatina tutta la settimana :( guarite, guariamo presto!

nonsisamai ha detto...

vale, tizi, elisen: grazie!

brunhilde: non credo sai, sembrava proprio il classico 'food poisoning' maledetta pizza surgelata. il problema di mr. johnson invece sembrava proprio legato allo stress: una serata di febbre a 39 e stamattina come se niente fosse, ma se glielo dici si arrabbia che non e' che uno si fa venire la febbre...

markino: concordo, molto molto bizzarro per cosi' dire.

francesca: quindi non era una legenda quella dei piccoli untori? accidenti...

ero Lucy ha detto...

Infezione all'orecchio? Non sono un medico ma siete stati male tutti e tre!
Il servizio di cui hai usufruito è una figata!! Pazzesco, quel paese.