domenica 21 agosto 2011

il vero problema dell’emigrante

Oramai sono quasi cinque anni che vivo in Texas, mi piace molto, lo sapete, ma c’e’ sempre un problema che credo sia il vero problema di noi emigranti: i rapporti umani. E’ che e‘ davvero difficile ricreare qualcosa di simile a quello che e’ nato spontaneamente in tanti anni, e poi anni cruciali di crescita, a casa. Sicuramente, in questa considerazione c’e’ tanta malinconia da ritorno, quindi prendetela un po’ con le pinze, e poi non bisognerebbe mai fare certi paragoni, pero’ in fondo credo sia proprio cosi’. Dopo un mese in Italia, sempre con le mie vecchie persone, a fare discorsi, a scherzare, a capirsi senza tanti giri di parole e timori, torno qui, mi guardo intorno e vedo che si’, ci sono forse un paio di amicizie belle, profonde, una delle quali senza cui addirittura non riuscirei a vedermi nel futuro, ma a parte questo, mi sembra tutto cosi’ inconsistente. Sara’ che gira e rigira, frequento sempre stranieri, ma mi pare che piu’ che altro ci si sforzi a trovare cose in comune, a farsi piacere le persone e le situazioni. Non e’ come aver condiviso cose fondamentali della vita, avere una base comune, no, non e’ proprio cosi’. A volte mi sembra anche manchi spontaneita’ nelle persone, mi sembra ci sia una corsa infantile a crearsi piu’ ‘contatti’ possibili just in case, perche’ stare da soli lontani da casa non e’ bello. Ed e’ verissimo, pero’ cosi’ si falsa tutto. Poi ogni tanto soprattutto nelle donne, viene fuori questa vena competitiva e stupida, che, anche quando non colpisce me, mi fa venire voglia di mandare tutti al diavolo. Un sacco di formalita’ fra persone che si conoscono oramai anche da tanto, sempre con la paura di essere giudicati male, di dare un’impressione sbagliata. Malgrado tutto, mi rendo conto di essere fortunata, di aver potuto costruire tante cose anche qui, pero’ a volte, mi devo davvero un po’ sforzare e non dovrebbe essere cosi’.

9 commenti:

Brunhilde ha detto...

Vuoi che non ti capisca?
Ho le stesse sensazioni, con l'ulteriore aggravante che poi, quando sono qui in Italia, mi accorgo che come madre io sono al livello 2.0, mentre tanti dei miei vecchi amici "bamboccioni" non si rendono conto di questo cambiamento, e tendono quasi ad escludermi. Nonostante tutto questo, però, sto bene dove sono. Vedrai, poi, che presto conoscerai le mamme degli amichetti di Slipino e di certo ce ne sarà qualcuna simpatica.

Anonimo ha detto...

più che un problema da emigranti mi sembra un problema di relazioni tra adulti... dove si pensa più a difendersi che a rompere i muri che ci separano dagli altri. forse sbaglio, e ci sono molti adulti che ancora si ricordano come si stringe amicizia (basta un niente, basta volerlo), però personalmente mi è bastato allontanarmi di poco dagli amici di sempre per sentire proprio queste sensazioni che descrivi così bene

Alice ha detto...

Mi trovi completamente d'accordo...e sono qui da molto meno di te! E' difficile riuscire a ritrovare quella sensazione di casa, di famiglia. Quando ero a casa di amici era come essere a casa mia. Qui c'è sempre qualcosa di formale nell'aria...
Adesso abbiamo conosciuto una coppia (al corso preparto, una gemella di pancia!) con cui ci troviamo benissimo, ridiamo un sacco, ma siamo usciti solo una volta...vedremo come si evolverà! Comunque i nostri amicicci ci mancano... eccome!!! :°) Nostalgia canaglia.

Marica ha detto...

oh, si, come ti capisco....

per fortuna che sto per tornare qualche settimana in italia :-)

nonsisamai ha detto...

brunhilde: non penso che a casa sarebbe tutto perfetto, pero' sono abbastanza fortunata visto che la maggior parte dei miei amici viaggia su binari paralleli ai miei in questo senso, ci sono stati un sacco di bimbi nell'ultimo paio d'anni, quindi siamo piu' o meno tutti sulla stessa barca. una cosa: 'madre 2.0'??

nonsisamai ha detto...

anonimo: hai ragione, e forse idealizzo quello che ho lasciato, ma e' questo quello che fanno meglio gli emigranti, no? :)

ali: ah, ma all'inizio andava mooolto peggio! ho avuto le peggiori fregature della storia quando sono arrivata qui, che certe cose bruciano ancora a ripensarci. ma la cosa positiva e' che ho notato un continuo miglioramento, speriamo...

marica: che bello, divertiti tanto!

Alice ha detto...

Mi auguro che sia un continuo miglioramento... pare che con i bimbi sia tutto più semplice... vedremo! A te è cambiato qualcosa da quando c'è Slipino?

Dee ha detto...

Wow, e' impressionante che pur vivendo in stati diversi abbiamo tutti piu' o meno simili esperienze in termini di amicizie!
Quando conosco qualcuno qui all'inizio mi raccontano vita, morte e miracoli e poi col passare del tempo la condivisione e' davvero minima e scarsa. Non c'e' quel rapporto quotidiano e profondo come con gli amici e le amiche in Italia. Credo sia un aspetto culturale, perche' anche mio marito (che e' americano) nota la differenza!

nonsisamai ha detto...

ali: l'unica cosa che e' cambiata per ora e' che ho conosciuto TUTTI i vicini di casa. appena mi vedono in giro con il passeggino si fiondano. i bracchetti non avevano lo stesso charme :))

b&amp:K: anche mr. j nota la differenza e si trova benissimo con gli italiani, pero' sono amici "gia' fatti". non so come dire, loro (lui e i suoi amici di qui) hanno proprio un altro modo di stare insieme. pero' forse e' anche una questione di sessi, perche' la mia migliore amica qui e' americana. insomma...complicatissimo questo discorso...