giovedì 21 ottobre 2010

riflessioni sul registry, e non solo

Il registry e’ la lista dei regali che si fa nelle grandi occasioni, come la lista nozze da noi, credo. A me e’ toccato farlo per la prima volta in occasione dei vari Baby Showers di cui vi raccontavo qualche giorno fa e devo dire che mi sono divertita moltissimo. Non sapendo praticamente nulla ne’ di quello che mi serviva, ne’ di come funzionava un registry, mi sono fatta aiutare ancora una volta dall’amica Mrs. Monkey che come al solito, si e’ lasciata un attimo prendere dall’entusiasmo. In teoria, puoi riportare indietro tutti i regali fino a tre mesi dopo la presunta data del parto senza scontrino, cosi’ la sua idea credo fosse sostanzialmente di fare una lista sterminata e scriteriata, tanto poi ci pensi dopo. Quel pomeriggio, sembravamo due invasate, non facevamo altro che ridere e scannerizzare e in effetti, il caos regna sovrano. I regali sono strabordati dalla futura stanzetta di Baby J fino a ricoprire la superficie calpestabile della sala quasi per intero. Abbiamo ricevuto diversi completini identici, tre seggioline rimbalzanti (bouncers), tre passeggini piu’ la telefonata della mamma di Mr. Johnson ieri che ci diceva di averci fatto una bella sorpresa, un bel passeggino nuovo! e via di questo passo.

E’ tutto stupendo e fa tutto parte del gioco del Baby Shower, ma contemplando questa marea di inutile e costoso (ho ricevuto anche tantissime cose di seconda mano da tutte le mie amiche che posso usare benissimo), mi e’ venuta un po’ di malinconia. Per la maggior parte delle persone avere un bambino e’ la cosa piu’ naturale e normale del mondo, ma per me tutte quelle certezze iniziali, hanno subito a un certo punto una brusca frenata e quando abbiamo deciso di adottare, mi si e’ aperto un mondo davanti, un mondo che non conoscevo, a cui non avevo mai veramente pensato. Quello che voglio dire e’ che avere un bambino e’ la cosa piu’ bella del mondo certo, ma averlo dopo essersi accorti e avere interiorizzato cosi’ profondamente quanti bambini gia’ ci siano in questo mondo senza una mamma e un papa’, e’ completamente un altro paio di maniche. Non so se superero’ mai questa specie di senso di colpa. Da una parte spero di no, in modo cosi’ da continuare ad aver voglia di realizzare un giorno anche questo sogno e non per aiutare nessuno, ma per aiutare me stessa, perche’ possono essere anche queste le cose che danno un senso alla vita. 

12 commenti:

Marica ha detto...

:-)
la famiglia dei miei sogni e' composta da 2 bimbi nati da me e da 1 adottato.
poi in realta' chissa' come andra'.
ma mi e' sempre piaciuta l'idea di una famiglia costituita da figli "di nascita" e figli adottati.

nonsisamai ha detto...

te lo auguro davvero!

Elisen ha detto...

"perche’ possono essere anche queste le cose che danno un senso alla vita. "
direi soprattutto queste...

Anonimo ha detto...

To be a upright charitable being is to have a make of openness to the mankind, an cleverness to trusteeship uncertain things beyond your own pilot, that can take you to be shattered in very outermost circumstances on which you were not to blame. That says something exceedingly impressive about the get of the ethical life: that it is based on a trustworthiness in the fitful and on a willingness to be exposed; it's based on being more like a spy than like a sparkler, something rather tenuous, but whose extremely particular attractiveness is inseparable from that fragility.

fabdo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
fabdo ha detto...

Andiamo per ordine:
1. AUGURIIIIIIIIIIIIIIII, AUGURISSIMI!!! Manco da millemila giorni e mi ero persa questa meravigliosa notizia! Manca poco ormai e potrete abbracciare il piccolo :)
2.Ti capisco Emanuela.
Io, i miei sensi di colpa per il troppo e sfrenato consumismo, anche per mie proprie mani, lo attenuo con il fatto che mando quasi tutto quello che ho in Sri Lanka, dove un ns amico ha una fondazione che sostiene i bambini e le famiglie più povere dell'isola.
3. Avendo letto questo post, mi sono letti tutti i post "l'attesa", per capire di più.
Noi abbiamo avuto un percorso iniziale simile al tuo, ma non abbiamo pensato all'adozione anche perchè io ero allo stremo delle mie forze psico-emotivo-fisiche.
Dopo esserci rassegnati è arrivata, del tutto inattesa, Isabella, la nostra little wonder. Ora che ha quasi 5 anni volevamo poterle dare un fratellino/sorellina, ci abbiamo anche provato "artificialmente", ma non è arrivato. Visti i risultati e le probabilità di riuscita, abbiamo deciso di non accanirci e andare troppo contro la natura che fa inevitabilmente il suo corso sia con me (ho quasi 42 anni) che con mio marito (46). E' qui che si è affacciato il pensiero dell'adozione. Ci siamo posti un milione di domande, ma una non ha avuto una risposta netta e decisa: "faremo mai differenze fra un figlio e l'altro?". Onestamente non lo so, e non mi sento di "sperimentare". Penso che queste certezze o le si ha o non ci si avvia proprio. Posso anche sbagliarmi, non so. Ma, eticamente e onestamente noi non ce la siamo sentita. Il senso di colpa, nei confronti di quei milioni di bambini senza mamma nè papà, dentro di me, però, rimane.

un abbraccio xox
Donatella

nonsisamai ha detto...

fabdo: non ci posso credere, e' da tantissimo!! mi fa davvero piacere risentirti! :)
tornando al tuo commento, ti ammiro, davvero. non ' facile guardarsi allo specchio e capire i propri eventuali limiti prima che questi possano pesare sugli altri. ognuno deve fare sempre quello che si sente, secondo me. non siamo eroi, ma solo aspiranti genitori.
per quanto riguarda il forzare la natura, non ti condannerei assolutamente. il fatto che io abbia fatto una scelta diversa non significa che non capisca cosa si provi, anzi.
e comunque, mia zia ha avuto un bambino a 42 anni, cosi' naturalmente...

cowdog ha detto...

accidenti. credo che anch'io mi sentirei un po' in colpa per tutto questo consumismo che consuma. io ho acquistato le cose che servivano per il pupo un paio di mesetti prima della nascita (mi era venuto il panico da "e se nasce domani? non ha nemmeno un pigiamino!"). quasi tutto su internet, a prezzi scontatissimi, che' i pupetti sono piccini cosi' ma all'inizio hanno bisogno di cose costosette. regali ne avevamo ricevuti pochi, ma io sono stata contenta di fare tutto da me: e' una delle parti piu' divertenti!
un bacio ema :-* continua cosi'
(e scusa la latitanza, ma siamo ancora nel mezzo del marasma del trasloco oltremanica)

fabdo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
fabdo ha detto...

Penso che l'onestà etica e intellettuale sia fondamentale e non possiamo prescinderne per egoismi personali.
Non mi condanno neanche io, altrimenti non avrei iniziato il percorso. E' solo che gli anni ci sono e si sentono e mi sono data un limite (il gap fra noi e Billa è già notevole). Isabella è arrivata naturalmente 5 anni fa. Ora la situazione, con la mia menopausa precoce, è cambiata...Ci abbiamo provato, con i mezzi che grazie al cielo la scienza offre, ma non è andato a buon fine.
Ora sono in pace con me stessa, un miracolo ce lo abbiamo già e ce lo godiamo! :))
un bacio xox

nonsisamai ha detto...

cowdog: ho seguito un po' del trasloco dall'altra parte, spero il cambiamento porti tanta felicita', in bocca al lupo! :)

fabdo: e' esattamente quello che ho intenzione di fare anch'io, poi il resto si vedra' :)

Anonimo ha detto...

What a great resource!