giovedì 14 ottobre 2010

mi fa specie

Ieri sono stata in un ospedale stupendo, per essere un ospedale certo. Come tutti gli ospedali che ho visto qui era lussuoso con tutti i comfort possibili, pulitissimo e profumato che qui la cosiddetta puzza di ospedale non sanno nemmeno che cos’e’. All’entrata, al desk delle informazioni c’erano due allegre anziane signore con un bel cartellino sulla giacca che diceva ‘volontarie’.

Mi fa specie, ecco.

Ci provo, ma non riesco davvero a immaginare per quale motivo un’istituzione del genere in questo paese ritenga opportuno avvalersi di personale non pagato. Un ospedale come quello trasuda soldi, quasi li puoi vedere fisicamente i milioni di dollari che grondano dai muri e dalle tasche dei dottori. E chissa’ perche’ dubito fortemente che l’ospedale in questione ricambierebbe il favore in caso di degenza o altre cure mediche delle stesse vecchiette nello stesso ospedale.

Un conto e’ un volontario che fa qualcosa di utile, un conto un volontario che fa un normalissimo lavoro, togliendolo ad altri poi, senza farsi pagare, magari perche’ si annoia.

C’e’ anche un’altra cosa che mi fa specie pero’. Dopo avermi terrorizzato a lungo, i miei dottori americani sono ritornati a quel tipico ottimismo americano che gli e’ piu’ consono. Ora, non so bene per quale motivo questo accada. La situazione non e’ cambiata poi cosi’ tanto, ma evidentemente, tutto considerato, le cose si evolvono nel migliore dei modi. Non voglio starci a pensare piu’ di tanto perche’ non vorrei cambiare idea, ma questo cambiamento di atteggiamento da solo, mi fa vivere molto meglio.

E per la prima volta, abbiamo anche visto una chiara faccetta paffuta da bimbo. Che felicita’.

31 commenti:

tizi ha detto...

Ole`!!!! Un grande abbraccio!

nonsisamai ha detto...

ole' :)

camu ha detto...

Attenzione, che io sappia i volontari di queste strutture invece hanno particolari diritti in caso di degenza. Ad esempio nel mio paesello i volontari dei vigili del fuoco hanno sconti forti sulle tasse comunali :') Ad averci tempo, mi arruolerei anche io come volontario!

nonsisamai ha detto...

paesello americano? guarda, io me lo auguro di cuore per loro. certo il messaggio che passa al comune paziente o visitatore e' di quelli che urtano i nervi.

Anonimo ha detto...

A parte il fatto che magari le due signore sono stra-felici di farlo, ma per caso non stai ancora guardando l'America con l'occhio dell'Italiana media?? A volte mi sembra proprio di si. E guarda che io apprezzo molto il tuo blog..ma a volte cadi nel qualunquismo più atroce!!
Francesca

nonsisamai ha detto...

ma io sono convintissima che siano strafelici di farlo. dovevi vedere che sorrisoni. non mi sembra giusto, tutto qui. e ho spiegato il perche' nel post. se tu vuoi spiegarmi il perche' a te invece sembra giusto, invece di limitarti a darmi della qualunquista, magari cambio idea.
apprezzo molto il dissenso, soprattutto se mi insegna qualcosa.

Marica ha detto...

e io invece ti mando solo un sorriso riguardo la faccetta paffuta! :-)

palbi ha detto...

ma cacchio mi fai polemizzare con il post dove parli della faccetta paffuta ;-P

Pero' nn ho veramente capito cosa c'e' di male nell'impiegare dei volontari in un ospedale.

nonsisamai ha detto...

ragazzi!! ma state scherzando??

non capisco davvero la polemica e nessuno me la spiega.

dal mio punto di vista e' chiarissimo (e conosco americani che la pensano esattamente come me).

allora.

c'e' un'istituzione che ogni giorno fa una barca di soldi sulla salute delle persone e assume dei volontari non per andare, che ne so, a visitare gli ammalati soli, ma per coprire normalissime posizioni amministrative. per me non ha nessun senso.

se per voi ce l'ha spiegatemelo per favore. la polemica cosi' sterile non porta da nessuna parte.

ParkaDude ha detto...

Completamente d'accordo con te!
Specialmente se l'ospedale ha buoni fondi, specialmente se NON pubblici.

Ci sarebbe anche da dire, d'altra parte, che in in teoria i soldi risparmiati dall'ospedale per lo stipendio che le vecchie non prendono, si potrebbe reinvestire in cure e medicine. Ma questo ragionamento vale appunto solo se il servizio è pubblico e gratuito (cosa che non accade in USA).

Anonimo ha detto...

Il volontariato lo faccio non per essere pagata ma per fare un “servizio” agli altri sia che siano malati, o future mamme in attesa…l’obiettivo è servire il prossimo (magari anche cristianamente parlando). Perché devi giudicare il “come” se il fine è bello, nobile e utile? Solo perché quelle signore magari non hanno scelto la mensa dei poveri? Perché il prossimo bisognoso non può forse essere anche una mamma che ha paura per il futuro suo e del suo bambino e che magari ha proprio bisogno di un clima caldo, accogliente con delle pesone come loro che la fanno sentire al sicuro. Perché devi giudicare sempre con il metro dei soldi. Ci sono cose che sono più importanti! Se avessero dovuto/voluto lavorare non avrebbero scelto certo di stare lì!
Francesca

MarKino ha detto...

@Francesca: Sei un ente privato che fornisce un servizio pubblico e ti fai pagare (e tanto) per farlo. Il volontario ti permette di risparmiare su uno stipendio. Che ne e` del budget extra che ti ritrovi per non dover mettere a bilancio tra le spese tot-decine di migliaia di dollari all'anno?
Lo utilizzi per un servizio gratuito per la comunita`? Bene.
Aumenta i dividendi degli azioninisti? Ecco, un po' meno bene, mi pare. Tutto qua, il dubbio.

nonsisamai ha detto...

francesca: il come e' fondamentale. un conto e' fare il volontariato per i poveri, un conto e' farlo per i ricchi. e io che pensavo di essere ingenua...

Anonimo ha detto...

d'accordo con te.
valescrive

palbi ha detto...

ma chi e' che ci perde in tutto questo, non ho ancora capito

Il volontario fa il volontario ed e' contento

I malati e gli utenti dei servizi ospedalieri hanno i servizi che gli servono e sono contenti

L'ospedale presta il servizio che deve prestare e risparmia dei costi. Se non li risparmiasse li, li risparmierebbe da qualche altra parte o alzerebbe i prezzi (che e' peggio).

Nessuno ci perde.

Anonimo ha detto...

forse ci perdono le due persone che potevano fare la stessa cosa come lavoro (con stipendio)?

allora, facciamo così: a tante persone piacerebbe fare - che so - il regista o l'attore. e lo farebbero anche gratis. la prima cosa che ti insegnano, per esempio, al centro sperimentale di cinematografia, è di non lavorare mai gratis, altrimenti si avvelena l'ambiente lavorativo. si provoca lo sfruttamento. cala il numero delle offerte di lavoro retribuito.
forse mi sono spiegata con un esempio sbagliatissimo, cercavo solo di dire che sono daccordo con emanuela, e ho provato a spiegarmi da una prospettiva diversa.

ed evvivaevviva la faccia paffuta :)
manu

MaEstro-Buitre ha detto...

Primo: D'accordo, sono.
Secondo: ma aspetti un Nonsisamaiettino??!?!? Ma vedi te a stare via un anno dai blog!!!! Bello!

nonsisamai ha detto...

palbi: sinceramente il tuo commento lo capirei da una persona che vive in un altro paese, ma per uno che sta qui, che vede come gira...non capisco davvero come possa pensarla cosi', ma visto che non sei l'unico, sfuggira' a me qualcosa. peccato nessuno di voi me l'abbia spiegato.

manu: evviva evviva :)
(esempio chiarissimo comunque)

maestro: ma bentornato!! hai visto che novita'? :)

palbi ha detto...

proprio perche' vivo qui so che risorsa straordinaria e' il volontariato per questo paese e come mette le pezze a tanti difetti del sistema: nella sanita', nella scuola, nella politica, nella vita di quartiere
Che tu non l'abbia visto o capito mi sorprende moltissimo.

Se ti vuoi lamentare della sanita' privata, della mancanza di una buona copertura assicurativa per tutti, del costo eccessivo delle cure mediche, degli ospedali che non ti accettano se non hai di che pagare, accomodati pure. Mi sembra che non manchino proprio gli spunti. Se invece te la prendi con l'utilizzo di volontari fai anche secondo me una critica gratuita e qualunquista

nonsisamai ha detto...

continuo a non capire perche' fare volontariato nel profit!

ti rendi conto che se tu lavori per qualcuno (tra l'altro stiamo parlando di reception, di amministrazione, non di contatto con i malati!!!) senza essere pagato e questo qualcuno trae profitto dal tuo lavoro di fatto sei uno schiavo???

in questi giorni ne ho parlato con degli americani, fallo anche tu. ti dico solo che si sono meravigliati che una cosa del genere sia legale.

e un'ultima cosa: 'qualunquista' per me e' un'offesa delle piu' sgradevoli e non credo assolutamente di meritarla.

palbi ha detto...

nonsi, capiamoci subito che se ti dico che, secondo me, fai una critica qualunquista non voglio dire che tu 6 una persona qualunquista allo stesso modo in cui se dico che uno, secondo me, dice una cosa stupida non vuol dire che lo ritengo uno stupido. Chiari su questo punto? :-P

La cosa che mi fa arrabbiare e' che sembrano tutti indignati da questa cosa ma che quasi nessuno chiede che i soldi risparmiati dall'amministrazione dell'ospedale grazie ai volontari vengano usati per destinazioni piu' utili (nuovi macchinari, borse di studio, programmi a favore della comunita'). No, la proposta (e scusa ancora ma per me la parola giusta in questo caso e' proprio qualunquista) e' che le volontarie vengano sostituite da dipendenti che facciano esattamente lo stesso lavoro pero' a pagamento.

Punto 2, il paragone dello schiavo e' proprio infelice. Nessuno costringe queste persone a fare niente, lo fanno di loro spontanea volonta' e ne sono assolutamente contente

Punto 3, mi infastidisce molto anche quando fai la distinzione tra un'attivita' amministrativa e un'attivita' "assistenziale" e anche quando dici che un conto e' fare il volontario per i "poveri" o per i "ricchi". Un volontario non e' un missionario, non e' un martire, non e' un santo. E' una persona che fa qualcosa sia perche' e' convinto che sia utile sia perche' semplicemente gli piace farla.
Fra l'atro ai fini del tuo ragionamento che uno vada a pulire le pustole dei malati o risponda al telefono cambia niente. Sempre di soldi risparmiati per l'ospedale si tratta. Motivo di piu' per cui trovo il commento viziato da un pregiudizio

Anonimo ha detto...

Io sto finendo nursing school quindi sto facendo varie rotations in vari ospedali, da quelli di contea (che sono quasi come i nostri ospedali pubblici) a quelli privati. I volontari negli ospedali di contea, almeno in quello dove sono io, non ci sono, i servizi da loro offerti vengono fatti da il personale. I volontari in genere danno indicazioni, directions etc, che non sono sempre necessarie visto che la maggior parte degli ospedali a directories molto dettagliate. I volontari inoltre trasportano i pazienti dimessi fuori in wheelchair, e se non ci sono questo viene fatto dalle assistenti infermiere. quindi i volontari sono un servizio in piu che molti ospedali privati offrono alla loro clientela ma che potrebbe facilmente non essere offerto senza troppe conseguenze. E' solo un di piu, un nice touch se vuoi. Pero e' vero, tutti questi volontari sono felicissimi e orgogliosi di quello che fanno quindi perche toglierlo?
Io non volgio fare polemica, e' solo una constatazione che faccio e ognuno ha diritto alle sue opinioni :=)
Daniela

Anonimo ha detto...

grande Palbi! Non avrei saputo spiegarlo meglio. Francesca

MarKino ha detto...

scusate, c'è qualcosa che non capisco, a questo punto.
gli ospedali privati sono o non sono imprese commerciali a fini di lucro che offrono un servizio di pubblica utilità, alla stessa maniera di un fornitore di energia o una compagnia telefonica?

se no, spiegatemi la differenza.

se si, facciamo un esempio: ecco, se voi diventate produttore di energia con un pannelo solare ad esempio ENEL vi scala il prezzo dell'energia che immettete in rete dalla bolletta. immginiamo per assurdo che voi non vogliate i soldi in tasca, ma lo facciate per "servizio ecologico" o qualsivoglia altra motivazione: non vi darebbe fastidio il fatto che dall'energia che voi producete, ENEL ne tragga un vantaggio (perché comunque la distribuisce e la fa pagare), senza nessuna garanzia che il vosto sforzo si traformi in qualcosa di veramente utile per la comunità (e qui do ragine a palbi: basterebbe chiedere un impegno a servizi gratuiti da parte di ospedali che accetano volontari or qualcosa di simile)?

Anonimo ha detto...

Ma il punto e' che questi volontari offrono un servizio che non e' veramente necessario per il funzionamento dell'ospedale. E' un di piu che viene offerto come customer service se vuoi perche questo e' vero gli ospedali qui sono in competizione tra loro e quindi cercano di offrire servizi in piu. Prova ne e' che in uno degli ospedali dove ho fatto una delle mie rotazioni, un giorno non aveva volontari al front desk e tutto e' funzionato comunque senza particolari problemi.
Ripeto queste persone sono felici e orgogliose del loro volontariato, in genere sono persone di una certa eta che non lo fanno di certo per soldi ma perche li fa sentire utili. Oppure sono persone che vogliono iscriversi a nursing school e l'esperienza di volontariato in ospedale da dei punti per l'applicazione.
Il punto e' che sono persone che assolutamente non vengono sfruttate dall'ospedale perche decidono di loro spontanea volonta di farlo e che offrono un servizio che non e' veramente essenziale, ma e' di certo apprezzato.

Capisco che e' difficile da capire per noi italiani, perche diciamoci la verita, di volontariato in Italia se ne fa davvero poco, ma qui e' una cosa normale e sinceramente non ci vedo niente di strano o niente che mi fa arriciare il naso e gridare allo sfruttamento di queste persone.
Io mi sentivo molto piu sfruttata e schiavizzata quando lavoravo in Italia, avevo una laurea, e venivo pagata uno stipendio ridicolo che non mi permetteva di sopravvivere. Quando ho fatto la volontaria qui in ospedale non mi sono mai sentita sfruttata invece, perche era una libera scelta (nel mio caso finalizzato ad entrare in nursing school).

Questa e' solo la mia opinione e esperienza personale, ripeto ognuno e' libero di pensare come vuole non vuole essere una polemica.
Daniela

MarKino ha detto...

@Daniela: quindi se ho capito bene te dici: sono pochi, sostanzialmente irrilevanti per quanto riguarda l'effettiva efficacia all'interno dell'ospedale (tipo che senza di loro non ci sarebbe la necessita` di aprire posizioni lavorative), loro son contenti, quindi perche` no. messa cosi` ha un suo senso. ma se ci fosse un'ospedale privato che utilizzasse un cospicuo quantitativo di volontari? cheneso`, per il pronto intervento, come i volontari croce rossa da noi?
a margine: non conosco i numeri sul volontariato in italia, e non so che aspetto l'italiano medio possa non comprendere di tutto questo, ma a me, quello che "stona" e` il fatto che ci sia qualcuno che fa volontariato in un ente con fini di lucro, non in una onlus ...

Anonimo ha detto...

si e' esattamente cosi. qui i volontari non possono fare niente che riguardi la cura dei pazienti per ragioni di liability, quindi fanno servizi non essenziali.
Be tenendo conto che la maggior parte degli ospedali qui sono privati, mi sembra ovvio che se una persona voglia fare il volontario in ospedale finisca per farlo per un ente con fine di lucro.
Ripeto non ci vedo niente di male, meglio fare comunque del volontariato che riempirsi solo la bocca di belle parole e poi di fatto non fare nulla dal mio punto di vista......

Daniela

nonsisamai ha detto...

possiamo avere opinioni differenti e non ho nessun problema con il confronto, ma questa polemica e soprattutto i toni di qualcuno (qualunquismo e italiani medi...) mi sono venuti abbastanza a noia.

volevo solo aggiungere che questo senso di superiorita' riguardo al volontariato in america non lo capisco. qui ho visto tantissimo volontariato e' vero, ma anche tanto "volontariato aziendale obbligatorio" per esempio. perfino dove lavoro io, una scuola privata in uno dei quartieri migliori della citta': come insegnante sei tenuto a fare a volte anche piu' di una donazione all'anno per supportare il posto dove lavori e se non lo fai il direttore in persona viene a prenderti per le orecchie (ne ho scritto in passato). oppure volontariato in un altro senso: conosco persone che lavorano per il governo che mi parlavano di un obbligo di donazione del 10% del proprio stipendio annuale a favore di enti non-profit. molto meglio, ma obbligatorio.
detto questo gli americani mi sembrano generosissimi, gli italiani anche ma hanno sempre paura che il denaro non raggiunga la destinazione, sono diffidenti.
io ho esperienza di volontariato in italia e moltissimi miei amici anche. chi ha passato estati su estati in albania ad aiutare, chi porta a spasso i matterelli come li chiamano loro affettuosamente, chi lavora all'enpa, chi ha vinto medaglie per la donazione del sangue, ecc ecc.

se fai volontariato all'ospedale per ricevere crediti al college, per me quello non e' volontariato, ma quello che in italia si chiamerebbe 'stage'. e' un'altro discorso.

e poi un'ultimissima cosa: smettetela di dire che sono posizioni non necessarie. questi ospedali sono immensi, la prima cosa che fai e' andare al desk delle informazioni. nel mio ospedale ce ne sono almeno due con tre impiegati. mi e' capitato di andare in ospedale la sera per fare dei corsi in questo periodo e loro erano sempre li', anche dopo le 10, regolarmente pagati. se hai qualcuno che te lo fa gratis, non assumerai mai.

nonsisamai ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Elisen ha detto...

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

Ormai logora e svuotata di senso la parola 'qualunquista' si ritira in allegra compagnia di tutti quei lemmi violentati dall'iperverbalismo di oggi.

MarKino ha detto...

OFF TOPIC

@elisen: stai parafrasando gli Offlaga Disco Pax? :)