venerdì 24 settembre 2010

diane rehm

Se proprio dovessi scegliere un lato edificante della mentalita’ americana in questo periodo lascerei perdere l’ottimismo cieco e mi concentrerei sulla tendenza a realizzare imprese considerate spesso impossibili altrove.

In questi giorni, pensavo ad esempio alla storia di una giornalista della radio, Diane Rehm.

Ricordo che quando sono arrivata e non conoscevo la lingua, non sapevo cosa pensare quando Mr. Johnson ascoltava il suo programma. Parlava di temi seri, ma l’effetto era grottesco. All’inizio pensavo fosse una qualche sorta di parodia che non capivo perche’ la voce di Diane Rehm e’ molto particolare per un conduttore radiofonico. Assomiglia a quella di una persona molto molto anziana, direi decrepita e non e’ particolarmente piacevole da ascoltare. Poi pero’ se superi quell’ostacolo iniziale e vai oltre, scopri una giornalista preparata che con tutto il garbo del mondo conduce un programma interessante e ben costruito senza nessuna paura di fare domande scomode ai suoi ospiti. Finisce che ti ci affezioni e la segui il piu’ possibile perche’ davvero dai suoi programmi impari delle cose.

Ho ascoltato il suo programma per molto tempo, senza pensare piu’ a quella particolarita’ vocale, finche’ un giorno ho scoperto per caso come sono andate le cose. Lo raccontava lei stessa durante un’intervista in occasione dei suoi trent’anni di carriera. Come avevo avuto modo di capire vedendo delle foto, lei non e’ cosi anziana come la sua voce suggerirebbe.  Nel 1998, ha cominciato a soffrire di una rara malattia delle corde vocali e pensava che la sua carriera di giornalista radiofonica ovviamente fosse finita. Oltre all’effetto vecchiaia avanzata, c’era il problema della lentezza e dello sforzo a pronunciare ogni singola parola e per una che conduce dibattiti anche piuttosto accesi puo’ essere un ostacolo non da poco.

A dispetto di tutto e tutti, pero’, e’ ancora al suo posto con uno dei programmi radiofonici piu’ amati e seguiti di tutto il paese. Lei parla e gli altri l’ascoltano. E la cosa piu’ bella e’ che, pur non essendo un personaggio televisivo e’ molto famosa a livello nazionale, ma non ho mai sentito nessuna battuta o nessun riferimento ironico sulla sua voce.

E’ bello pensare che puoi essere quello che sei, magari anche uscendo dai binari della cosiddetta normalita’ continuando a essere valutato solo per il tuo lavoro. 

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