martedì 3 agosto 2010

the N word

Si chiaccherava di ruoli maschili e femminili, discussione oziosa. A un certo punto butto li’ “Woman is the nigger of the world”, che non e’ che sono impazzita, e’ semplicemente il titolo di una vecchia canzone di John Lennon, del ‘72, che secondo me rendeva abbastanza bene il senso del discorso. La canzone dice cose tipo:
“Le facciamo dipingere il viso e ballare/ se lei non sara’ nostra schiava diremo che non ci ama/ Se è concreta, diciamo che sta cercando di essere un uomo/ Mentre la sottomettiamo facciamo finta che lei sia superiore […] La donna e’ la schiava degli schiavi […] La insultiamo tutti i giorni in tv e poi chiedetevi perche’ non ha fegato e fiducia in se’ stessa […]”
Ecco, avreste dovuto vedere la faccia di Mr. Johnson che per di piu’ non conosceva la canzone. Completamente scandalizzato. Mi ha intimato di non usare mai e poi mai quella parola in questo paese in qualunque contesto, che’ nessuno si ricorda la canzone (che qui, se anche fosse stata famosa all’epoca, non verrebbe mai mandata in onda alla radio o alla televisione ora), ma tutti si offenderebbero e mi darebbero della razzista no matter what. Sembra che questa parola non si possa usare, mai, punto, fine. Gli ho chiesto cosa gli viene in mente quando la sente e mi ha detto che si sente proprio male, che ricorda qualcosa con cui e’ troppo doloroso fare i conti per tutti e probabilmente per i bianchi ancora di piu’. Addirittura, quando ho cominciato a cercare il titolo, google mi ha suggerito Woman is the N, su youtube lo stesso, evitano di scriverlo. E’ un tabu’ vero questo qui. Pare che a un certo punto in questo paese si sia deciso di non usare piu’ quella parola, in qualunque contesto. E a me viene difficile capire pienamente una cosa simile: le parolacce nelle altre lingue difficilmente suonano male come nella nostra. Certo che dire the N word al suo posto, come spesso si sente, non mi sembra un sintomo di estrema coerenza intellettuale. Sembra si tratti di qualcosa che ha a che fare con l’inconscio collettivo del paese piu’ che con la logica, qualcosa di irrazionale, ma non per questo meno importante.

Per concludere, vi segnalo un articolo piuttosto interessante che trae spunto proprio dall’ultima geniale uscita di Sarah Palin a proposito dei cojones di Barak Obama per spiegare come vengano progressivamente sdoganate determinate parole considerate tabu’.

E questo e’ un video d’epoca in cui John Lennon stesso spiega cosa intendeva usando quella parola. Chiarisce ancora di piu’ le idee, forse, dare un’occhiata ai commenti della gente sotto.

32 commenti:

Rabb-it ha detto...

Mi è scappata la segnalazione... sai gli attacchi di Sindrome Ombelicus Mundi.

^_^

Caspita l'offesa dovrebbe essere nel cosa si dice in una frase e non in una singola parola.

Già... dovrebbe.

cowdog ha detto...

leggendo questo mi e' venuta in mente una situazione analoga, anche se differente (e vabbe'). in tedesco esistono alcune parole che venivano usate spesso ai tempi del terzo reich. e seppure siano assolutamente inoffensive, innocue, sono state come "bandite" dalla lingua parlata in germania (in svizzera, dove evidentemente non hanno una connotazione negativa, le ho sentite). tra queste "Vaterland" (terra dei padri, patria. a questa si preferisce "Heimat"), "achtung" (attenzione. in genere si usa "vorsicht") oppure "Volk" (il popolo). e come e' ben noto, due delle tre strofe dell'inno nazionale sono state eliminate perche' considerate troppo nazionaliste.
invece di fare i conti con il passato, spesso si preferisce rimuoverlo. come se fingere che non sia esistito ci renda migliori dei nostri padri.

nonsisamai ha detto...

interessante questo paragone con il tedesco, grazie! in realta' pero' non sono tanto sicura di essere contraria a bandire l'uso di certe parole. e' che se davvero una parola puo' offendere qualcuno in quella maniera, preferisco non dirla e non sentirla. trovare sotterfugi per riferirsi a quella parola senza nominarla -the N word, the F word ecc. - mi sembra un attimo ipocrita pero'.

Rabb-it ha detto...

Hai mai letto Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, di Haddon?
Ci sta un passaggio sull'ipocrisia che mi torna in mente ogni volta che leggo cose simili.

Non te lo ricopio, è lungo e dovrei prima fare un riassunto del libro e se non te lo sei letto ti levo il piacere di farlo.

Se lo hai già letto, sai di che parlo.

cowdog ha detto...

sono contraria a bandire, se il termine e' veramente spregiativo e allora hai ragione, N word non vuole dire un beneamato e ci si comporta un po' come quei bimbi che dicono "mamma, lui ha detto C".
in tedesco personalmente trovo un po' ridicolo che si tenda ad evitare certe parole che non sono per nulla offensive. ecco, forse eliminare le strofe dall'inno ha gia' piu' senso (anche se molti sostengono che in realta' non sono niente e un inno e' patriottico per definizione. ma tant'e': la germania ha un passato pesante con cui fare i conti)

fabio r. ha detto...

pensa che qui la parola "Legge" sta diventando una 4 letter word...

Alice Nicolotti Perotti ha detto...

Mah. Le parole son potenti. Ma se le si bandisce acquistano solo più forza. Vanno dette, studiate e capite, non ficcate sotto il tappeto.
E alle volte qui si perdono dietro al particolare, al lessico e alla forma e perdono di vista il discorso.

Ps. Tra l'altro Nigger è bandita e tabù per i bianchi, ma è slang usato (e non offensivo ma tipo 'bro') tra i giovani di colore... questo orecchiando conversazioni in metropolitana ;)

Alice canticchiatrice (che la canzone non la conoscevo manco io!)

suibhne ha detto...

citazione (parzialmente) off topic:

Tempo di primarie democratiche 2008, quando Barack Obama contendeva la candidatura a Hillary Clinton. Una mia amica - che definirò semplicisticamente femminista - esclamò, quando ormai la sconfitta di Hillary era certa, "Piuttosto che una donna hanno preferito un negro!". Non intendeva, ovviamente, che un n- non dovrebbe fare il presidente, ma piuttosto andava nel senso di quel che diceva John Lennon: il maschilismo, per ora, è in ottima forma e sta pure meglio del razzismo. Non è mica detto che sia una scemenza, tra l'altro...

(Poi nello specifico, non so valutare quanto abbia nuociuto a Hillary il fatto di essere donna... riporto la cosa solo per contribuire al dibbbbattito ;-) )

Gio ha detto...

Io ho l'impressione che più che taboo, Nigger sia un insulto.
Una parola, insomma, che non si pronuncia mai senza imprimergli una connotazione negativa.

E' sempre bello leggere i tuoi post.

nonsisamai ha detto...

rabb-it: si', l'ho letto esattamente due anni fa, ma al momento non mi ricordo...a che punto era?

alice: ecco appunto: loro possono noi no. e comunque anche fra i neri ci sono due scuole di pensiero: ci sono quelli come bill cosby che sono completamente contrari anche al fatto che i neri stessi usino questa parola e poi ci sono alcuni, soprattutto giovanissimi, che la usano fra loro come forma di trasgressione. questione delicata. sto studiando :)

suibhne: e se hillary avesse semplicemente perso perche' si e' dimostrata incapace di sopportare la pressione del confronto durante le primarie mentre obama e' rimasto lucido e e' riuscito a far passare il suo messaggio? e' una teoria che ho gia' sentito questa della tua amica, ma non riesco a vedere i presupposti della discriminazione, tanto piu' che hillary partiva avvantagiatissima, anch'io stessa tifavo per lei all'inizio.
e poi a me personalmente la parola 'negro' fa schifo. non la userei mai in italiano. ecco, ho contribuito anch'io al dibbattito :)

gio: credo anch'io, grazie.

nonsisamai ha detto...

ma quindi siete quasi tutti a favore dello sdoganamento?

mi e' venuto in mente leggendo questi commenti che una volta ho avuto una discussione lunghissima con un mio amico italiano. ando' grossomodo cosi': lui sosteneva che in italia si poteva usare la parola 'negro' e anche fare battute sul colore della pelle propria o degli altri perche' non siamo razzisti e ci si puo' scherzare o qualcosa del genere e io sostenevo che assolutamente no perche' e' una questione troppo delicata e non sai mai come l'altro puo' sentirsi. il confine fra uno che fa una battuta e un razzista in questi casi e' labilissimo e non tutti possono capire le tue intenzioni senza conoscerti.
alla fine arrivammo a capirci credo, ma non fu per niente indolore, ancora lo ricordo. una discussione infinita e rischiammo anche di offenderci a vicenda.

p.s. se mi leggi, amico, si tratta di un gran bel ricordo, mi hai fatto riflettere. ce ne fossero piu' spesso di discussioni cosi!

Anonimo ha detto...

... Siamo i Watussi siamo i Watussi gli altissimi negri ....

http://www.youtube.com/watch?v=txZFT7_CP_0&feature=fvst

Cosa direbbero se sentissero questa canzoncina innocente?
Quando sono nato io, i neri erano chiamati negri e nessuno di scandalizzava!

Danilo

dancin' fool ha detto...

ciao,

non ho (ancora) avuto il tempo di guardare il video però...
per quanto riguarda l'uso della parola da parte di Lennon (che sì, non era americano)... credo sia "giusto" e anzi, magari ha sortito proprio l'effetto voluto: ossia usare un termine forte per spiegare un concetto forte. oltretutto non era rivolto ai neri in senso negativo....

per quanto dici di mr J e del fatto che vogliano evitare di pronunciare quella parola... ok si può capire... e sperare che questo corrisponda a un reale atteggiamento nei confronti della gente di colore (non parlo di mr J, eh! che son sicura che ;)

dancin' fool ha detto...

ciao,

non ho (ancora) avuto il tempo di guardare il video però...
per quanto riguarda l'uso della parola da parte di Lennon (che sì, non era americano)... credo sia "giusto" e anzi, magari ha sortito proprio l'effetto voluto: ossia usare un termine forte per spiegare un concetto forte. oltretutto non era rivolto ai neri in senso negativo....

per quanto dici di mr J e del fatto che vogliano evitare di pronunciare quella parola... ok si può capire... e sperare che questo corrisponda a un reale atteggiamento nei confronti della gente di colore (non parlo di mr J, eh! che son sicura che ;)

cowdog ha detto...

tra l'altro la parola "negro" in origine non era proprio offensiva. correggetemi se sbaglio, ma mi pare che "negro" derivi dal latino e significhi semplicemente "nero". successivamente ha acquisito una connotazione negativa o, per lo meno, e' stata considerata offensiva. cosi' credo anche "nigger".
io non sono per lo sdoganamento, perche' ormai la parola ce la siamo giocata.
pero' mi sa che a furia di pc, non siamo piu' capaci di chiamare le cose con il loro nome. ma perche'?

Anonimo ha detto...

Quando spiega la cosa del gruppo H...
che gli altri bambini li prendevano in giro lo stesso, anche senza usare parole offensive come ritardato e similia.

non ricordo a che pagina era.

Rabb-it

Gio ha detto...

Meditavo su un'altra situazione simile.
Dato per scontato che qui siamo tutti persone per bene, ritengo di poter discutere di due termini piuttosto bizzarri:

- zingaro;
- ebreo;

La cosa interessante è che qui abbiamo un rovesciamento di prospettiva tra senso stretto e 'aggettivazione' (parola usata a sproposito temo).

Gli zingari sono tra le persone piu' disprezzate in generale (non approfondieremo qui il discorso), ma il termine 'zingaro' non è inteso come offesa. Anzi, 'zingaro' significa in certi contesti 'amante della libertà', 'selvaggio', 'non prono a compromessi'.
C'è anche una vecchia canzone, no?
E c'è nella Traviata se non ricordo male un dolce riferimento alle 'zingarelle'.

'Ebreo' ha invece la sorte opposta: almeno dove vivo io, pur non essendoci antisemitismo, ed essendo anzi l'antisemitismo giustamente condannato, 'ebreo' è un insulto (avido, taccagno).

nonsisamai ha detto...

danilo: i tempi cambiano pero'. un amico straniero rimase malissimo vedendo alla tv italiana l'imitazione di un nero fatta da un bianco con la faccia colorata. disse che nel suo paese, sarebbe estremamente offensivo e forse magari anche da noi prima o poi.

gio: inquietante questa cosa! in germania 'ebreo' e' ancora un insulto? non lo sapevo! qui no comunque e nemmeno 'gipsy', credo. di zingari non ce ne sono comunque.

Gio ha detto...

No, non intendevo in Germania :D
Intendevo in effetti dove vivevo, in Italia.

'Rabbino' è un insulto, 'ebreo' idem.

Squallidissimo.

Ciao e scusa per l'imprecisione ;-)

Gio

nonsisamai ha detto...

sempre non bello, ma... menomale! ;)

MarKino ha detto...

scusate, ma allora Tarantino che dalla prima meta` degli anni '90 usa "nigger" a profusione nei suoi film? come va interpretato?

nonsisamai ha detto...

non so a cosa ti riferisci in particolare, ma suppongo che il linguaggio sia sempre appropriato al personaggio. se vuole descrivere un personaggio razzista usera' un certo vocabolario e lo stesso fara' anche quando invece vuole descrivere un determinato carattere afroamericano. come diceva alice, fra loro c'e' chi usa questa parola normalmente.

cowdog ha detto...

posso dire una cosa OT? questo blog ha 3 anni suonati eppure non perde smalto. hai sempre qualche argomento degno di riflessione e discussione.
e io di questo ti ringrazio perche' impedisci al mio cervello di andare in pappa, nonostante l'isolamento forzato dalla societa'.
brava! :-*

nonsisamai ha detto...

ma non vale!! lo sai che in questo periodo ho la lacrimuccia facile :)

GRAZIE! :*

Rabb-it ha detto...

Sulle parole... nell'Inno d'Italia ci sta una strofa che dice: i bimbi d'Italia si chiaman Balilla.

tieniti o cielo... giù critiche per la parola invisa che richiama al fascismo.

Solo che l'Inno si riferiva ad un episodio, leggenda o storia non saprei, del tempo... leggasi pre unità d'Italia... il fascio lo ha solo "usato" quel termine, non è che lo hanno inventato loro.

Per un parola?
Ecco si riallaccia un po' al discorso sull'Inno tedesco.
Vero?

ah... mi son presa della fascista da chi ha visto le foto che ho fatto al monumento ai caduti che sta a Redipuglia... ma se il mio bisnonno è sepolto là, io non posso dedicargli un post?

Scusa sto andando fuori tema.
^_^

Son la solita casinista!

marcocera ha detto...

A quanto mi sembra di capire non possiamo paragonare la parola "negro" in Italia con la "n" word in USA. Ci saranno probabilmente migliaia di opere letterarie in lingua italiana in cui "negro" è usata senza alcun dubbio in modo non dispregiativo. Immagino non sia così per the "n word".
Ovvio poi che la lingua cambia e, in certi contesti, meglio non scherzare su questioni di civiltà minima. Quando Vittorio Feltri scrisse a tutta pagine "Hanno ragione i negri" (nel caso della rivolta in Calabria dell'anno scorso) e spiegò di averlo fatto per salvare il termine dalle grinfie del politically correct, non solo si è permise di scherzare, ma addirittura di flirtare con il razzismo. Semplicemente disgustoso.

Il caso del tuo amico secondo me è diverso. Si trattava probabilmente di un cinico da quattro soldi, che pensava di fare il provocatorino post-moderno pseudo-metropolitano cosmopolita, ma in realtà era completamente ignaro del micro e del macro contesto. Non ti aspettare che abbia imparato alcuna lezione da quella discussione.

cowdog ha detto...

@marcocera l'amico in questione e' mrjohnson e - no - non credo sia post-moderno pseudo-metropolitano cosmopolita. non e' quello che emerge leggendo questo blog. modestamente (ma questo puo' dirlo meglio qualcun altro) credo sia una persona genuinamente intelligente. e naturalmente influenzata dalla cultura in cui e' cresciuto.

nonsisamai ha detto...

a quando il mister johnson fan club? :)) l'amico era italianissimo!! :)

cowdog ha detto...

chiedo venia perche' credo di avere fatto un gran minestrone.
io credevo che per "amico" si intendesse il mrjohnson del post, mentre invece era l'amico che tu nonsi hai citato nel tuo commento.
ecco allora mi scuso perche' ho fatto una magra tremenda.
e con questo mi congedo e vado a fondare il mrj fan club ^_^

Gio ha detto...

Ma traiamo uno spunto interessante da quel

'naturalmente influenzata dalla cultura in cui e' cresciuto'

e discutiamo in questa direzione se vi va :-)

Io ritengo che ogni cultura distribuisca diversamente limiti e virtù - ad esempio, da anni ho contatti con americani iscritti a una mailing list relativa a una malattia, e fin da subito mi ha sorpreso da un lato la loro ingenuità, quasi infantile, un perdersi in dettagli a volte ininfluenti, e dall'altro la loro forza, un pragmatismo vitalissimo e alla fine di grande utilità.

Ciao!

Gio

antonella ha detto...

sull'argomento ho un libro da segnalarti (se non lo hai gia letto)
http://en.wikipedia.org/wiki/To_Kill_a_Mockingbird
ciao

nonsisamai ha detto...

antonella: il libro l'ho letto tantissiso tempo fa, tipo alle medie in italiano tradotto 'il buio oltre la siepe' che uno si immagina tutt'altro...
proprio qualche settimana fa invece ho visto il film, non a caso diventato un classico, splendido e commovente, con gli attori che sono uno meglio dell'altro.