venerdì 21 maggio 2010

il test delle bambole

Anderson Cooper, il giornalista piu’ importante della Cnn, l’altra sera, ha parlato nel suo programma 360 di un test pilota che e’ stato condotto su 133 bambini di diverse scuole a New York e in Georgia. Ai bambini vengono mostrati cinque disegni della stessa bambina che sorride, solo che nel primo la sua pelle e’ chiarissima e nei successivi la sua pelle e’ sempre piu’ scura. Ai bambini vengono fatte diverse domande: fammi vedere la bambina piu’ carina, la bambina piu’ brutta, la bambina piu’ intelligente, la piu’ stupida, e via dicendo. I risultati, sono in alcuni casi, a dir poco deprimenti. Se vedere un bambino bianco avere delle marcate preferenze per la sua razza e delle marcate diffidenze per le altre e’ triste tanto da portare la sua stessa madre alle lacrime, vedere un bambino nero fare esattamente le stesse affermazioni, deve sconvolgere e far riflettere tutti noi adulti che viviamo in questa societa’.

Vedere nell’America di Obama - non che qualcuno ci avesse mai veramente creduto alla favola del post racial - in alcuni casi la totale assenza di autostima dovuta al colore della propria pelle, e’ davvero doloroso. Come spiega la psicologa in un altro video, non c’e’ poi nemmeno cosi’ tanto da parlare di queste cose con i bambini, c’e’ da dare il buon esempio. E lo diamo? Quanti amici di colore ho? Colpa mia? Colpa loro? Chi lo sa, e’ cosi’, ed e’ quasi sempre cosi’. 

Nel video qua sotto viene chiesto alla prima bambina fammi vedere la bambina brutta e lei senza esitazione indica quella piu’ scura. Perche’? Perche’ e’ nera.

11 commenti:

Emanuele Cauda ha detto...

Nonsi, questo post e' molto molto interessante.
Sono convinto che il problema razziale sia ancora un bel problema in questo paese. Un problema non solo di pelle ma anche su di suddivisione del bene comune, di ghetti e via dicendo. Ed i bimbi tutte queste cose le sentono.
Ma, come mio solito, lasciami essere un poco critico...e ti faccio una domanda.

Tu, alla domanda "quale bambola e' la piu' brutta" cosa avresti risposto ? Nessuna in particolare ? O meglio mettiti nei panni di una qualsiasi bambina/bambino....

A mio parere le domande sono se non stupide, di certo mal poste e portano a risposte distorte. come alla domanda "vuoi piu' bene a papa o mamma" e poi dalle risposte via alle varie teorie psicologiche.

Baol ha detto...

Non mi viene nessun commento, davvero

tizi ha detto...

Trovo difficolta` a commentare...,pero` mi piacerebbe che leggessi questo
http://cronologia.leonardo.it/biogra2/razzismo.htm

Buon we!

Elisen ha detto...

credo che emanuele abbia ragione quando responsabilizza la domanda stessa per l'effetto della risposta che si ottiene.e anche i disegni aggiungerei io...tutte così uguali quelle bamboline, non so ma dando più differenziazioni forse il bambino avrebbe valutato meglio.

nonsisamai ha detto...

beh il test ha tanti limiti, sono d'accordo. il campione e' piccolissimo e poi e' difficile stabilire quanto il modo di porgere la domanda (e anche la razza dell'intervistatore) possano influenzare la risposta.
pero', anche considerando tutto questo, per me che vivo qui, che lavoro qui, e' impressionante. alcuni bambini rispondono senza nessuna esitazione, vuol dire che hanno delle opinioni a riguardo. e sono cose che, insegnando arte ai bambini, nel momento di 'scegliere' il colore della pelle, ho visto in prima persona molte volte.

l'altro pregio di questo studio e' di aprire la discussione: a molti qui sembrano problemi superati da un pezzo.

qui non senti il razzismo come in italia da un po' di tempo per esempio, e questo e' un bene, ma nelle sfumature il razzismo lo avverti e come. e mi riferisco alla pubblicita' soprattutto, ai media.

perfino un film come 'precious', lancia involontariamente messaggi mischiati. non so se l'avete visto, ma avete fatto caso che piu' i personaggi sono buoni, piu' chiara e' la pelle e il personaggio piu' mostruoso ha la pelle talmente scura che non si capiscono quasi i suoi tratti?

Anonimo ha detto...

wow, questo studio, anche con i suoi limiti, è molto interessante, mostra una delle contraddizioni degli USA...il razzismo non è stato affatto superato come si vuole far credere...e alcune volte, ho l'impressione, che più si vuole mostrare che è stato superato e più si mostra che non è stato affatto superato!

Silvia

Alice Nicolotti Perotti ha detto...

No, il razzismo non è stato superato, ma questo documentario mi lascia parecchio perplessa...

Sono andata a vedermi i dati del PDF della ircerca, e così come il bambino "cattivo" è quello nero per i bianchi, per i neri è il bambino bianco. Cioè non percepiscono sè stessi come "cattivi" o brutti, o almeno non con percentuali significative. Il cattivo è sempre ciò che non siamo e che è più lontano da me possibile, (tra l'altro gli alieni noi li immaginiamo verdi perchè è il complementare della nostra carnagione rosa... buffo no?). Perchè non voglio mica essere io il cattivo (a meno che la mia autostima non sia malmessa...)
Insomma, la risposta della bimba nera, che comunque fa impressione, non è rappresentativa, c'è lo stesso numero di bambine bianche che indicano il proprio colore come brutto.

Altra cosa sono le risposte sul colore che "ritieni piaccia di più agli adulti", quelle sono un puro specchio di stereotipi culturali, che son duri a morire e che, anche se c'è un presidente nero, purtroppo non si cancellano in 50 anni...
Comunque Nonsi molto interessante! Grazie!

Alice appassionatrice (chè ora vado a cercarmi l'intera ricerca!)

nonsisamai ha detto...

alice: a me sembra che pero' cosi' si perda un po' di vista quello che e' il punto vero della questione, che non e' discutere i criteri dello studio in fondo. il punto e' sentire con le proprie orecchie determinate risposte date dai bambini, risposte che sono importanti e devono fare riflettere secondo me a prescindere da fatto che siano la maggioranaza o la minoranza.
qualunque studio possano fare, basta avere un po' gli occhi aperti, almeno da queste parti, per vedere che sono cose reali, che succedono, che i bambini e non solo loro pensano.

palbi ha detto...

Molto interessante. Dei bambini non parlo perche' non ci capisco niente di come funzionano le loro testoline (ma mi sembra che guardando i risultati dello studio i risultati in generale non siano così preoccupanti). Quello che vorrei sottolineare e' la vergogna e il disagio della madre. Quale madre italiana avrebbe reagito allo stesso modo? La differenza insomma e' che - anche se il razzismo nelle pieghe in qualche modo sopravvive - qui si percepisce che e' sbagliato, un errore, una cosa di cui vergognarsi. In Italia no

PS: su precious nn sono mica d'accordo. Precious ha la pelle molto + scura di monique, no?

PPS: ieri ho visto anderson cooper in bicicletta.

Eleonora ha detto...

Molto interessante, porta a delle domante che ci dobbiamo fare tutti, soprattutto in America. Credo sia importante guardare i risultati in generale e non solo alcuni esempi e trovo che il ragionamento di Alice non faccia una piega.
Mi sembra comunque che il discorso razzismo contenga in se' un paradosso. Chi dice di essere assolutamente non razzista, paradossalmente vede razzismo ovunque. E' giusto farsi domande e non ignorare la situazione, ma sottolineare continuamente differenze varie non mi pare tanto distante dal razzismo.
Detto ciò, non mi sto riferendo a nessuno in particolare, è solo un pensiero che mi è sempre girato per la testa da quando sn qua..

nonsisamai ha detto...

palbi: hai visto anderson cooper in bici?? adesso si' che sono gelosa!

elfonora: credo che ci sia un momento nella vita in cui per un motivo o per l'altro, ci si accorge di certe cose in prima persona e da quel momento in poi non si puo' far finta di non vedere.