venerdì 15 maggio 2009

when it rains, it pours

La vita e' proprio strana. Sei come in letargo, o in convalescenza, o in attesa di non si sa bene cosa per mesi e poi bum!
Mille cose li' davanti a te, tutte insieme.
Nel giro di due giorni senza che io abbia fatto assolutamente nulla per provocarlo, si sono aperte alcune porte, se cosi' si puo' dire, che non avrei mai immaginato. Per ora sono solo cose potenzialmente belle, che possono potenzialmente rendere la mia vita sia professionale che personale molto piu' interessante, pero' qualunque cosa succeda questa sensazione e' impagabile. Il pensiero della possibilita' e' sempre molto piu' esaltante della realta' stessa, non c'e' niente da fare. Specialmente quando le cose arrivano cosi' proprio mentre te stai nel tuo da un po' cercando soprattutto di tirare avanti e fare passare il peggio che deve per forza passare, ti ripeti, senza aspettarti proprio nulla. Sia quel che sia e' bello, oggi e' molto bello. Ho la testa piena di idee e colori e progetti e treni da acchiappare al volo, qualcosa di buono sta sicuramente arrivando ed era ora.
E cosi', immersa in questi vaneggiamenti ho anche imparato un'altra espressione inglese nuova che calza a pennello, when it rains, it pours. Letteralmente significa quando piove, diluvia. Potrebbe assomigliare forse al nostro piove sempre sul bagnato. Per qualcuno vuol dire che i guai non arrivano mai soli, ma per me -ho deciso- che vuol dire esattamente il contrario.
Soprattutto quaggiu' con il caldo che fa, la pioggia bisogna imparare ad amarla. Bisogna imparare a trasformare tutto quello che arriva finche' si puo', in vantaggio e meraviglia. E poi... whatever.

12 commenti:

cowdog ha detto...

allora annotati anche questo:
"Vorfreude ist die schönste Freude"
ovvero l'anticipazione della gioia è la gioia più bella.

PS orgogliosamente prima nel commentare.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

Mi auguro per te un crescendo rossiniano di cose positive!

NotreAnne ha detto...

noi si fa il tifo, brava Ema

nonsisamai ha detto...

cowdog: mi piace!
sul p.s. non ci vuole tanto! LOL

rockpoeta: bentornato e grazie, speriamo, sarebbe anche ora, eccheccaspita.

anja: grazie cara, anch'io per voi! ;)

Alice ha detto...

Sono contenta per te...!!!

Io mi sento imbottigliata in un tunnel e non vedo acora l'uscita...
In poche parole: periodo de m...

nonsisamai ha detto...

ali: si, ma non c'e' molto da essere contenti per ora, e' solo una sensazione...vedremo...e anche tu, mi raccomando!

eccemarco ha detto...

che bel post! mi fa bene leggerti così. hai fatto benissimo a tradurre il motto a tuo uso e consumo :)

ma poi un dubbio amletico.
io con la differenza tra la pronuncia di pour e poor non ci vado molto sicuro.. temo sempre di dirle male. :( tu?
take care!

isadorablumenthal ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
nonsisamai ha detto...

ecce: mi sa che per la pronuncia hai proprio chiesto alla persona sbagliata ;)

minimo ha detto...

Forse raccontare in modo più esplicativo il motivo di tanto contagioso entusiasmo potrebbe rovinare l'atmosfera?
Io non passavo da molto tempo e avevo una veste diversa: questo spazio è sempre un'occasione per riflettere e, a volte, per sognare ad occhi aperti una terra diversa e diverse opportunità. Ciao

nonsisamai ha detto...

minimo: la risposta e' forse si', ma chissa', magari se viene fuori qualcosa vi faro' sapere.
come dici tu, c'e' bisogno di sognare ad occhi aperti e di riflettere piu' di tutto. la realta' vera a volte lascia a desiderare. grazie.

peppermind ha detto...

Ah, sì, adoro quella parola, che non ha un esatto corrispettivo in italiano, ma che descrive così bene la sensazione di quando si intraprende una via insicura... la dico spesso, e chissenefrega se mi guardano come uno scemo, anzi: whatever.