mercoledì 14 maggio 2008

del calcio e dei piccoli alienati, si fa per dire

Non sono una grande estimatrice dello sport nazionale, tutt'altro, ma credo di avere appena trovato il primo lato veramente positivo a livello sociale del calcio.

A scuola qui, quando portiamo i bambini a giocare con la palla ognuno deve avere la sua palla altrimenti e' un disastro. Non capiscono che e' molto piu' bello passarsela e giocare insieme, no. In teoria dovresti proprio spiegarglielo e poi osservare le espressioni stranite sulle loro faccette. Cosi' lasci perdere (perche' certe cose non si spiegano...) e te ne stai li' a guardare tutti questi bambinetti che giocano e corrono ognuno con la sua palla personale in mano.
A me fa sempre un po' impressione questa cosa qui.

In Italia invece, ai bambini anche piccoli come quelli della mia classe, viene naturale pensare che ci si puo' divertire di piu' condividendo la stessa palla, e alla fine e' anche un po' merito del calcio forse.
Il cortile, la palla e si va avanti per ore, in fondo e' uno sport semplicissimo.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

imparano da piccoli a essere individualisti. oggi non condividono la palla, domani, tra i banchi di scuola, non aiuteranno i compagni, e piu' in la', a lavoro, si definiranno "aggressive" credendolo un pregio.

eppure l'Ammerica per un sacco di altri motivi mi piace. giuro :)

valeriascrive

Francesca ha detto...

A proposito del calcio che e` uno sport semplicissimo, mi viene in mente una battuta che abbiamo sentito mentre guardavamo una partita di calcio della squadra dell'università: uno dice: "Il calcio sembra brutalmente semplice" e l'altro ribatte saggio: "Devi giocarci per capire che non è così. È solo da quando ho iniziato a giocare a FIFA (il videogioco) che ne apprezzo la complessità"...
...a parte questo, sull'individualismo sono perfettamente in accordo con Valeria!

MarKino ha detto...

quasi ogni volta che dipingi un ritratto, anche breve, della societa` ammarricana, c'e` sempre qualcosa che mi inquieta....

MiKo ha detto...

"Si fa per dire" piccoli o "si fa per dire" alienati...?

Anonimo ha detto...

Mamma mia che tristezza...
Anch'io m'inquieto come markino.

Baol ha detto...

Forse è per quello che non vinceranno mai un mondiale di calcio :D

Anonimo ha detto...

bravo baol!

Anonimo ha detto...

In realtà anche in Italia succede la stessa cosa: è tipico del bambino piccolo, all'incirca da 0 a 6 anni, essere individualista, quindi quando viene data loro una palla giocano da soli, non se la passano.

Ileana ha detto...

Baol ha troppo ragione!
:)

fabio r. ha detto...

ammazza oh! della serie: il pallone è mio e ci faccio giocare chi voglio!! Ci credo poi che da grandi invadono l'iraq!

nonsisamai ha detto...

mi fa piacere che alcuni di voi abbiano trovato la cosa inquietante quanto me.
soprattutto mi fa piacere che si capisca che questo blog non e' di parte
-filo americano, filoitaliano...cazzate-
e che qui ci si limita semplicemente ad osservare la realta'.
cerco di raccontarvi davvero le cose come le vivo sia quando mi entusiasmano che quando mi lasciano un po' di amaro in bocca.

fusis ha detto...

effettivamente è inquietante e credo non sia un caso che succede in un paese come gli Stati Uniti. Aldilà del giuduzio positivo o negativo di certo l'educazione che è alla base del paese che vivi comincia dalle piccole cose, dalle abitudini sciocche dei primi anni di scuola. E' lì che ami la collettività o l'individualismo

Anonimo ha detto...

il calcio.. un retaggio comunista. :)

Bab ha detto...

io voglio sapere cosa ne pensi di travaglio :)

nonsisamai ha detto...

fusis: questo non ho gli elementi per dirlo. ho solo riportato quello che ho visto, ognuno tragga le sue conclusioni.

filo: grande! :)

bab: grazie per la considerazione! :)

ma no, penso semplicemente che questa cosa e' scandalosa e molti in italia non se ne rendono conto. tanto e' vero che nessuno si chiede che cosa travaglio avrebbe detto di falso durante una normale intervista (ovviamente come tutte le interviste senza contraddittorio). lui ha citato il libro da cui ha tratto quell'informazione e allora perche' schifani non ha fatto causa all'autore di quel libro?
tutta questa vicenda mi manda in bestia. e non mi succede spesso.

Fabrizio Cariani ha detto...

non sono sicuro di essere d'accordo con questo: giusto per confermare il commento di raffaella, io sono calciomane e ho cominciato a giocare con gli altri bambini in prima elementare--lo ricordo chiaramente. Inoltre, per assurdo che sembri il calcio nelle scuole americane e' uno sport molto diffuso, proprio perche' e' semplice. E' a livello *professionale* che viene ignorato.

Comunque l'immagine dei bambini dietro al loro pallone mi fa morire :P

nonsisamai ha detto...

fabrizio: bho, puo' darsi. non me ne intendo. e' che basandomi sui miei ricordi, mi sembra che questa cosa non esistesse proprio in italia. ogni gruppo di bambini aveva una sola palla. in cortile, in spiaggia, con i cuginetti.

Anonimo ha detto...

Piaget ha individuato alcune fasi nello sviluppo del bambino, quella dai 2 ai 6 anni si chiama fase dell'egocentrismo. E' qui che il bambino comincia i primi giochi ma non conosce ancora la regola e avverte tutte le cose e le persone in funzione dei propri bisogni. Insegno nella scuola media, ma ho visto personalmente facendo tirocinio in una prima elementare questa situazione: ogni bambino correva per la palestra con la sua palla in mano, la lanciava in alto e la riprendeva, ma mai al compagno: ricordo che per me è stato un trauma osservare la scena!

nonsisamai ha detto...

raffaella: grazie, interessante! :)

Alessia ha detto...

Non lavoro in un asilo... ma quasi, nel senso che dove lavoro tutti portano i loro pargoli a pascolare tra i dipinti, e poi passo molto tempo con due di questi bambini: 2 anni e mezzo uno, 6 l'altra.
Io e l'altra collega italiana ci interroghiamo spesso su molte stranezze, tra le quali, appunto, perchè abbiano due palloni da calcio.
Un'altra cosa che ci lascia a bocca aperta è come le madri inizino a metterli in competizione per farli stare buoni in macchina:
-Vediamo chi riesce a vedere prima l'oceano.-
Inutile dire che si crea una lite senza fine, con pianti asciutti e grida.
Ma la cosa che mi lascia ancora più perplessa, e mi fa anche molto ridere, è l'iter mammesco delle scuse...
- M chiedi scusa G e dì: scusa G non lo faccio più.-
- G di a M che accetti le scuse e abbracciala: M non lo faccio più-
Tutto così, spontaneità infantile ZERO

Anonimo ha detto...

Se ci pensiamo bene, gli americani sono sempre stati molto bravi negli sport inventati da loro, meno bravi in quelli "europei".
Il fatto che passino poco la palla potrebbe essere dovuto anche ad una influenza del football americano.
Blog molto interessante!