martedì 29 aprile 2008

il mio piu' grande problema nella vita

- Secondo te qual e' il mio piu' grande problema nella vita?

- Non mi sembra che tu abbia problemi.

- Dai, sul serio, sono in crisi.

- Gia' e' vero. Il fatto che pensi sempre di avere qualche problema.

10 commenti:

Silvia - Magnolia Wedding Planner ha detto...

:-P questo me lo dice sempre mio marito! Penso sempre che ci sia qualche cosa che non va, magari sul lavoro o su di me..ma non credo di inventarmelo tutte le volte! Ci sono momenti in cui avverti delle sensazioni e ti rendi conto che c'è qualcosa che potrebbe essere aggiustato. Comunque a volte mi fa rabbia che lui minimizzi sempre ma forse non mi piacerebbe neanche uno che enfatizzi troppo..ufff..sono un po' confusa :-P
Buona giornata
Silvia

NotreAnne ha detto...

Era una perla di saggezza di Mr. Johnson?

Tra le righe me lo dice sempre anche il mio lui. Astraiamo, secondo me è una caratterstica prettamente femminile, quella di annusare sentori di problemi nell'aria, immaginare cambiamenti. Gli uomini, a confronto, sono così confortevolmente stabili e rassicuranti. il che spiazza un po', eh.

Silvia - Magnolia Wedding Planner ha detto...

Eccome se spiazza..pensa che io un po' invidio gli uomini per la loro innata tranquillità che hanno praticamente atavica dentro di loro..creature molto più serene..chi lo sa forse vivono sicuramente meglio di noi, ma senza i miei isterismi..:-P non sono più io no?
una wedding planner troppo tranquilla nun s'è mai vista :-)
Silvia

enzorasi ha detto...

Io sono un uomo ed ho spesso la sensazione che ci sia qualcosa che non va; ma è appunto qualcosa, mi pare che l'incipit del post fosse invece "il mio piu' grande problema nella vita".
Percepire le sfumature è appannaggio delle persone sensibili di qualunque sesso...far diventare le sfumature grossi crepacci è invece proprio degli ipocondriaci tout court. Poi a volte i grandi problemi mutano: ciò che ieri sembrava un macigno oggi appare un banale sasso e il vero problema è molto più subdolo.

Baol ha detto...

Deduco da quello che dice l'amica Anja che io dovrei essere femmina dentro ma non essendolo, ciò mi porta a pensare che, in realtà, io qualche grosso problema misa che ce l'ho...

Un bacione :*

Anonimo ha detto...

nina

io voglio essere come quello che ti ha detto così...(mr j?)

ufff...vado a trascinarmi i problemi a spasso...a prestissimo!

NotreAnne ha detto...

va bene, ho fatto un commento un filo troppo gender biased. Enzo e Baol avete ragione che è la sensibilità a causar sentori e di uomini sensibili ce ne sono un sacco. Solo che mi sa che il confine labile sta appunto tra la sensibilità e l'ipocondria. Io mi sa che noi donne a volte scivoliamo tranquille verso l'ipocondria quel "il mio grande problema *oggi* è" e poi ce ne dmentichiamo o c'è qualcuno che ci rassicura. La cosa importante è - credo - trovare qualcuno che rassicuri e che non sia in compresse.

nonsisamai ha detto...

no, non era mr. johnson. lui avrebbe detto il pessimismo, credo. il problema vero in questo caso e' che io non mi sono mai sentita piu' ottimista :)

anja: sono completamente d'accordo con te sul fatto che a volte certi dubbi nascono proprio dalla necessita' di qualcuno che ce li tolga definitivamente rassicurandoci...

silvia: sul fatto che gli uomini siano piu' tranquilli avrei dei dubbi...

enzorasi: 'ciò che ieri sembrava un macigno oggi appare un banale sasso e il vero problema è molto più subdolo.' questa tua frase mi sta dando da pensare.

baol: ma no dai! :)

nonsisamai ha detto...

forse avrei dovuto spiegarlo, ma questo post riguardava la necessita' ogni tanto di vedersi da fuori, di dare una giusta misura alle proprie preoccupazioni. chi non vorrebbe vedersi in modo piu' distaccato ogni tanto?
e certe cose si possono domandare solo a qualcuno che ci vuole bene veramente e che sa essere onesto anche quando non e' semplice. solo a un vero amico si puo' domandare come appariamo agli altri tutti i giorni.


"L'arte di guardare in faccia la gente, compresi noi stessi, come fossero personaggi di una nostra novella. L'arte di ricordare sempre che, non contando noi nulla e non contando nulla nessuno degli altri, noi contiamo più di ciascuno, semplicemente perchè siamo noi."

C.Pavese

Verde ha detto...

come mi riconosco in questa cosa che hai scritto...