venerdì 5 ottobre 2007

il luogo comune del cibo

Ebbene, si ci siamo arrivati. Ho fatto di tutto per evitarlo perche' e' (anzi sembra) veramente troppo scontato, ma parlando di shock culturale bisogna proprio passarci.
In Italia si dice sempre che gli americani mangiano male e io ho sempre pensato che non fosse vero, in base alle persone che conosco. Di cibo buono ce n'e', eccome. Pensavo fosse solo questione di scelte personali e che si puo' mangiare bene anche qui senza problemi. E in effetti, questo e' verissimo. Sono i gusti degli americani che a questo punto mi lasciano molto perplessa.
Ora che lavoro, ho un quadro della situazione un po' piu' generale.
A scuola c'e' la possibilita' per i bambini di avere un pranzo caldo o di portarsi il pranzo da casa mentre ricordo che in Italia tutti mangiavano le stesse cose perche' nessuno doveva sentirsi diverso dagli altri. Infatti, mi sono subito accorta che il pranzo della mensa e' da sfigati sia perche' pochissimi bambini lo mangiano sia perche' oggettivamente non sembra per niente buono. Il menu' prevede cibi a mio parere non molto sani come hamburgers, hot dogs, burritos, nuggets di pollo, ma il tutto e' cucinato talmente male che i bambini lasciano perfino le patatine fritte. Quindi, i genitori piu' premurosi li mandano a scuola con la lunch box, una borsina termica dove mettono sostanzialmente quello che ai miei tempi si chiamava pranzo al sacco. Il problema e' che il pranzo al sacco era una cosa speciale, giusto quando si andava in gita, mica tutti i giorni, mentre qui si mangiano sistematicamente queste cose. Caramelle e merendine al cioccolato per pranzo sono all'ordine del giorno. I genitori americani poi sono pazzeschi: c'e' una bambina che ogni giorno viene a scuola con due sandwich di forme diverse (e' da piu' di un mese che lavoro li' e le forme non si sono mai ripetute. Oggi, forse avendo finito le forme, la madre ha cominciato con le lettere dell'alfabeto A e B) e un altro che nel sacchetto ha sempre una letterina decorata con scritte tipo "Hi Henry, today is Thursday. Mommy and daddy love you", ovviamente non sa leggere. Ma di cibo proprio non capiscono un fico secco. Vi dico solo che cerco di invogliare i bimbi a mangiare per prima cosa il sandwich burro di noccioline e marmellata perche' e' la cosa piu' sana che portano a scuola.
Poi vedo che per quanto riguarda gli adulti il discorso non cambia. La parola chiave e' sempre snack e se pensate che si tratti della nostra merenda vi sbagliate di grosso. Mi sto facendo una cultura sugli snack: dai piu' sani tipo le bustine confezionate con dentro le mele tagliate a fette alla gelatina blu che diosolosa! cosa ci mettono per farla di quel colore. Ho scoperto che qui c'e' perfino gente che non cucina. Cioe' proprio non cucina. Mai. Mangiano fuori oppure, neanche a dirlo, degli snack. Per me questa cosa e' inconcepibile. Non e' che sia una gran cuoca, ma gia' quando sono in vacanza dopo un paio di giorni che mangio schifezze sogno qualcosa di casalingo, figuriamoci vivere sempre cosi'. Comunque non voglio fare la criticona. Come al solito, e' solo questione di abitudini. Con i miei amici italiani diciamo che il problema e' che c'e' sempre un ingrediente in piu' nel senso che a noi piacciono le cose semplici: la pasta, il pomodoro, il basilico, cose cosi', a loro piu' elaborate possibile e spesso non sono neanche male come sapore, e' solo che... c'e' sempre un ingrediente in piu'.

29 commenti:

Anonimo ha detto...

Cavolo! Che finestra di osservazione interessante la merenda dei bambini. Io come caso principe ricordo la coinquilina californiana di una mia amica. Quella che la mattina capivi che si era seagliata perchè alle 7.30 sentivi lo schiocco della lattina di diet coke. Quella che ci chiedeva perchè apparecchiasimo la tavola e mangiassimi sedute, a casa, che da lei lo si faceva si è no una volta al mese.... è un mondo strano :)

Anonimo ha detto...

quindi quello che si vede nei film - telefilm è verissimo...

e io pensavo esagerassero...

Io sono stata negli USA nel lontano '98 (Costa Orientale) e qualcosa l'avevo intuito, però vivendo da turista non ti fai un'idea reale delle loro abitudini

Isa ha detto...

Le mie coinquiline newyorkesi (erano di Boston, però) non avevano neanche il tavolo in cucina. Detto che va cucina era un bugigattolo grosso 5 mq, l'unico tavolo che hanno avuto l'idea di metterci era un tavolo baaaasso, da salotto. Io ero lì in estate e quindi era anche carino mangiare nel cortile del palazzo, dove c'era un micro giardino con tavolo e sedie (per tutto il palazzo, però!). Alcune volte la mia coinquilina portava a casa una o due amiche, riscaldavano quanto preso al supermercato già cucinato nel microonde, se lo mangiavano in piedi oppure in giardino. In inverno suppongo che mangiare in giardino sia impossibile (ricordo febbraio a -11°C), quindi ne deduco che mangiano a letto o in piedi durante le cene a casa. Inutile dire che il 95% delle volte mangiano fuori.
Io di mio ho sempre mangiato fuori, ma più che altro perchè andavo a zonzo per la città e non avevo una routine fissa (come un lavoratore o chi tiene famiglia). Inoltre faceva un caldo boia, sempre intorno ai 39°C umidi e la cucina non aveva finestre. Però UNA volta ho cucinato....risotto ai porri, due porzioni, con l'idea di fare loro assaggiare il Cibo con la "c" maiuscola. Però quella, guarda caso, mangiavano fuori.

Anonimo ha detto...

Nina

ah! ah! poveri bambini. ma proprio non ci pensano alla loro salute...

quando sono stata lì non vedevo l' ora di mangiare un pò di schifezze all' "americana" (le cose che immagini vedendo i film e che ti raccontano chi c'è già stato) ma il mio amico è di origine italiana e la moglie (americana)ama la nostra cucina e ha imparato a cucinare la pasta, ecc...poi è bella e magra e fa yoga e credo ci tenga alla linea...

le cene che abbiamo fatto dai loro amici...un pò per farmi piacere (ma come??!!) un pò perchè per loro è segno di "distinzione", credo, saper cucinare...ho sempre mangiato bene, mi hanno fatto addirittura la pasta al ragù! un vero ragù, pure buono.

quindi ogni tanto partivo da sola per il supermercato e andavo a comprarmi qualche schifezza...che goduria per gli occhi quei reparti! da lasciarti davvero a bocca aperta...

invece quello che ho visto e ha shockato anche me ...sono gli snack. continui. i bambini ne chiedono in continuazione e le mamme li elargiscono con altrettanta frequenza anche quando non richiesti.

e le cene fuori quasi ogni sera, uguale. e i pranzi al "bar". poco senso dei pasti cucinati e gustati tutti insieme a tavola.

e che dire dei beveroni che si preparano da bere in macchina mentre guidano? anche solo per il breve tragitto per andare in città...

ci penso ancora adesso a tutte queste cose... "sorprendenti" ;)

tizi ha detto...

io di shock in materia di cibo qui ne ho avuti tanti ...quello che mi e` rimasto piu` impresso e` stato vedere una signora americana che ha ordinato una pepata di cozze con tanto di
ketchup e french fries ...una bestemmia!

Anonimo ha detto...

Se solo immaginaste quello che ho visto io nella cucina dell'azienda dov'ero! Anche se poi l'oscar del cibo peggiore lo vincono sempre le mie amate ex-coinquiline!:D

Imma ha detto...

Hai avuto modo di vedere la Alfredo sauce in tutte le sue varianti? (io non ho avuto il coraggio di assaggiarla!!) Si ritiene italiana e pare all'inizio, ovvero in italia, consistesse di abbondante burroe forse della panna, ma ora...
Ammetto pero' che sono diventata dipendente da alcune loro schifezze, l'hamburger - non parlo di Mcdonald!!!- e le hot wingd di Buffalo Wild Wings, the best ever!!!!

Aelys ha detto...

Gli americani hanno una varietà di risorse che in Italia ci sogniamo, con ingredienti provenienti da tutto il mondo, ma non sanno e non vogliono sfruttare le possibilità che hanno. Alcuni si giustificano dicendo che non hanno tempo per cucinare, ma quando gli dico che le nostre madri italiane che lavorano preparano ogni giorno la cena senza problemi non sanno cosa rispondermi. Qui in California, grazie all'influenza del Food Network negli ultimi anni, cucinare è diventato una cosa da snob, che richiede un'attrezzatura costosa e tanto tempo libero a disposizione. Un pò come il golf, insomma. Però vedi ancora uomini seriosi in giacca e cravatta che si mangiano il loro pacchetto di patatine straunte mentre tornano a casa in metropolitana...

fragile093 ha detto...

*humongous sigh*

... da dove comincio? Meglio che mi contenga o viene fuori il commento piu' lungo della storia. Da foodie quale sono e' un argomento che mi tocca molto da vicino!

Sottoscrivo in pieno il commento di aelys - spot on! Di cibo buono qui ce n'e' tantissimo, e la varieta' di influenze e ingredienti fa girare la testa... Pero' se sei un minimo critico di quello che finisce nel tuo stomaco e sai cucinare qualcosa di leggermente piu' elaborato di una scatola di mac & cheese sei immediatamente additato come snob.

La maggior parte delle persone che ho incontrato finora ha pessime abitudini alimentari per tutta una serie di motivi (o dovrei dire scuse?) ben noti. In primis, sia a casa che fuori le porzioni sono tre volte quello che dovrebbero essere. I ristoranti invogliano perche' sono onnipresenti, vari e relativamente economici, specie quando hai una famiglia numerosa e fanno sconti tipo "kids eat free". E quando si mangia a casa, non vengono quasi mai usati ingredienti freschi, ma cibi semi-preparati che in genere contengono tantissimo sodio e il famigerato HFCS. Poi con il fatto che in famiglia gli orari sono tutti sballati (i bambini mangiano poco e male a scuola e tornano alle 3-4 affamati, mentre gli adulti spesso fanno tardi a lavoro o hanno mille altre incombenze) e' difficile che si riesca a trovare la famiglia al completo a tavola. Poi pero' c'e' la tendenza opposta: il salutismo estremo e consumistico, che adesso va tanto di moda. Organico qui, low-fat li'...

The U.S., land of extremes!


@tizi: le cozze con le french fries sono una specialita' belga/francese, ketchup a parte direi che l'accoppiata ha un suo perche'. =)

Fabrizio Cariani ha detto...

commentuzzi in ordine sparso:

* mi fa morire quando affittano appartamenti che non hanno la cucina! Di solito sono monolocali, ma a Berkeley una volta ho visto un 3 bedroom in cui avevano eliminato la cucina e fatto una quarta stanza da letto...

* giusto per riecheggiare alcuni commentatori: credo che il vero luogo comune sia che in America non si puo' mangiare bene. Quando torno in Italia c'e' sempre gente che mi chiede: "ma in America come mangi?" risposta: "piu' o meno come in Italia".

* oltre al problema degli snack c'e' un altro problema fondamentale: le quantita' di carne che il Carnivoro Medio si aspetta di mangiare ad ogni pasto.
A volte chiedi un piatto di carne in un ristorante asiatico e ti arriva una *montagna* di manzo a pezzettini. Io sono un Carnivoro senza rimpianti, ma se fossi cresciuto negli USA preferirei essere Vegetariano piuttosto che il Carnivoro Medio.

giuy ha detto...

anche io pensavo che esagerassero nei telefilm :)

caterinapin ha detto...

Gli americani sono propio così! Ricordo la prima volta che ci sono stata a cercar di spegare al cameriere che la bibita la volevo senza ghiaccio (era già abbastanza gelatat senza quel mezzo chilo di ghiaccio che ci mettono loro per una congestione assicurata!). Oppure l'aria condizionata, non è fresca, non è fredda, è POLARE! La mia amica americana quando stava in Florida, si portava sempre con sé un maglione di lana per andare al supermercato...
Esagerano sempre un po' (un po' tanto a volte...): i profumi sono sempre intensissimi, quei beveroni che si bevono ad ogni ora del giorno e della notte sono troppo zuccherati e colorati e anche quando fanno sport lo fanno con un impegno ed una diligenza che sembra quasi maniacale!
Però, per contro, sono amichevoli alla mano e spesso simpaticissimi.
Hanno un entusiasmo contagioso, sembrano sempre dei bambini in gita!
Non ti pare?
Il tuo blo è fantastico, mi fa ricordare i bei "vecchi" tempi americani...
Un abbraccio
Cate ;)

peppa ha detto...

mamma mia....
ma che sarà mai quella gelatina blu?????

certo questo fatto di non cucinare proprio è assurdo...
quindi non è una diceria che in america c'è un elevato numero di gente obesa o che comunque soffre di problemi di salute legati al cibo troppo grasso....
in effetti viaggiando mi sono resa conto che se anche si decide di prendere una semplice insalata...la condiscon con delle salsette a basi di chissà che...quando va bene cipolla...
allora almeno per il cibo siamo e restiamo il bel paese...
il resto poi magari è da buttare... ;)

emme ha detto...

coraggio..

nonsisamai ha detto...

anja: si, casi come quello della coinquilina californiana li ho visti dal primo giorno, anche in famiglia, quindi non mi stupivano piu' di tanto, ma pensavo che almeno nelle scuole ci stessero piu' attenti... :)

pensierorosa: si infatti, bisogna viverci un po'...

pola: hai toccato un altro punto dolente: i pasti gia' pronti da scaldare al microonde....

nina: si a volte sono proprio dei secchielli. se io bevessi cosi' tanto starei sempre al bagno, altro che lavorare... :)

tizi: pero' qui non credo nemmeno si possa trovare la pepata di cozze :(

mitile: ciao cara! un bacio

imma: beh si, sulla carne texana non c'e' davvero nulla da dire...

aelys: si e' quello che noto anch'io, assurdo...ci vuole qualche minuto ma vale la pena! a presto

fragile: forse sembra snob perche' costa! hai notato? costa meno mangiare al ristorante che una piccola spesa al central market...

fabrizio: se ti piace la carne devi assolutamente passare per il texas ;)

cate: grazie, sei carinissima! devo ammettere che mi sto abituando all'acqua con il ghiaccio, ma non so se mi piace o se sono ancora semplicemente esaltata dall'idea di avere un frigo che fa i bubetti...

giuy: ciao cara :)

prescia: la gelatina blu e' JELL-O...sinceramente di obesi a scuala non ne vedo, mi sembra che facciano molta prevenzione ora, pero' si', l'italia e' il bel paese del cibo, assolutamente!! :)

emme: :)

piccolè ha detto...

infatti la maggior parte della popolazione e' obesa!! L'Italia ha molti difetti, ma per la cucina e' imbattibile!! Cerca di mangiare piu' sano che puoi! Apresto.

Anonimo ha detto...

Cavolo, qui è ora di pranzo e mi è passata la fame.
Mi hai fatto venire in mente che alle elementari la nostra scuola era convenzionata con la centrale del latte e per la pausa di metà mattina si poteva scegliere tra un brick di latte o uno yogurt. Credo che le mense uguali per tutti siano cosa buona e giusta, così come penso a volte che aver perso l'abitudine del grembiule alle elementari (io lo usavo) è un peccato. Tutti a parlar male del fatto che si tendeva ad omologare, ma nessuno che diceva come in questo modo non si creassero le brutte differenze tra famiglie che non potevano permettersi continui cambi di vestiti per i loro bambini e quelle che invece li viziano.

fragile093 ha detto...

@nssm: e' vero, ma in genere le cose che costano molto al supermercato sono d'importazione o comunque non comuni qui. Che poi tutto quello che non e' scatolame o simili venga etichettato come "gourmet", e qualsiasi ortaggio che non sia lucidato con chili di cera diventi automaticamente "organic" e' un modo come un altro per giustificare dei prezzi ridicoli e allo stesso tempo mantenerli desiderabili per la fascia alta dei consumatori. Vedi appunto Central market, che ha come target gente non certo nella media... Infatti ne trovi solo nelle zone hip.

Per cucinare in modo salutare pero' non serve necessariamente cercare ingredienti raffinatissimi o avere capacita' da chef 5 stelle. Mantenere una dieta decente qui non e' impossibile, sia economicamente che come reperibilita' di risorse... pero' bisogna sapere come fare e soprattutto essere motivati, visto che costa sicuramente piu' fatica che riscaldare una tv dinner o andare a mangiare fuori.

Esempio: costa di piu' (in tutti i sensi) grigliare un hamburger in casa che non comprarlo dal Dollar Menu di Wendy's, ma anche farlo a casa tua con della carne piu' magra e magari dimensioni non da infarto non e' che ti rovini. Pero' se invece che fare una palla informe di carne trita e spremerla a suon di spatolate sul grill a gas cominci a usare spezie nell'impasto o chips di legno aromatico sul tuo Weber a carbonella, molti (mia suocera inclusa) ti dicono "ma chi te lo fa fare?" Ecco, questo io intendevo: non una cena da 5 portate d'ispirazione sud orientale, ma cucinare prestando un minimo di attenzione a forma e contenuto...

Anonimo ha detto...

poco tempo fa ho visto quel film/domumentario sui mcdonald's..."Super size me". Parlavano anche delle mense scolastiche. Ero rimasta inorridita. Comunque anche qui in Italia più passa il tempo e più ci stiamo abituando a quel fare "americano", che in realtà è il fare del "moderno". Sempre più merendine e cose inutili, la gente (adulta, figuriamoci i bambini) che mangia nei mcdonalds ogni santo giorno...
Gente che preferisce una cosa che assomiglia molto molto vagamente ad una piadina da burger king rispetto ad una piadina vera e sana nel negozio di fianco (SENZA FILA). Avendo lavorato nel mangereccio per tanti anni, posso dirti che ci stiamo avvicinando pericolosamente al disastro...

Anonimo ha detto...

piccole': come ho gia' detto, questo non mi sembra assolutamente vero. non so le statistiche ma in giro non si vedono tutti questi obesi...

ossimorosa: si concordo. questa cosa del cibo e' tristissima: tra l'altro, immagina, quelli che hanno il pranzo della mensa mangiano dopo, per cui si siedono a tavola affamati e vedono i loro amici mangiare ogni tipo di porcheria gustosa mentre aspettano il loro 'rancio'. quello che mi colpisce e' che sono l'unica a trovare questa cosa ingiusta. ne ho parlato con molte colleghe, ma per loro non e' una cosa importante. forse siamo noi italiani che diamo troppa importanza al cibo? secondo me il cibo e' importante, anche a livello sociale.

fragile: si si avevo capito. mi riferivo banalmente al costo delle verdure fresche e della frutta, niente di cosi' speciale. comunque si: i tv dinner sono il peggio!!

alicesu: si e' per questo che dobbiamo resistere nel nostro piccolo e cercare di mangiare sano...

Lara ha detto...

Vengo molto spesso sul tuo blog, che mi piace un sacco.
E per una italiana come me, è decisamente culturale leggerti.
Ma tu come sopravvivi a queste abitudini "gastronomiche"?
Un abbraccio e complimenti, cara Nonsisamai!

Anonimo ha detto...

damaverde: ma grazie! mi fa molto piacere che ti piaccia leggermi...

Anonimo ha detto...

niente da fare... la cucina italiana è la più ricca e completa che ci sia

Unknown ha detto...

Beh, se hanno il tasso di obesità che hanno, c'è anche una buona ragione :) tu continua a mangiare all'italiana eh! :)

rob ha detto...

Il mio sogno sarebbe di aprire un bel ristorante italiano da quelle parti.
Che ne dici di una joint venture ???

nonsisamai ha detto...

janetframe: concordo!

viridian: assolutamente e a casa perche' non ci sono mai stata nei ristoranti italiani, ma non mi sembrano molto italiani...

rob: magari!! pero' tu cucini e io organizzo! ;)

nandina ha detto...

Ho letto che in alcune scuole hanno cambiato il menù delle mense per emergenza obesità... ma se nessuno mangia in mensa... serve a poco, no?!

p.s. in italia, alle elementari, lo status symbol era la merenda di metà mattina. Io, con 500lire (in banconota) compravo 6 panini al latte ed ero fierissima!!!

nonsisamai ha detto...

nandina: bentornata! ma sai che davvero questa cosa dell'obesita' non mi sento di confermarla tanto. nella mia scuola ci sono bambini dai 2 ai 12 e non c'e' neanche un obeso. forse e' piu' una cosa di qualche anno fa, di quelli che ora sono adulti.

oddio che buoni i panini al latte! mio nonno faceva il panettiere, non puoi immaginare che merende... :)

Anonimo ha detto...

più che importante, importantissimo!
sarà che siamo cresciute con altre idee riguardo al cibo, anche come convivialità e momento in cui condividere del tempo insieme