venerdì 2 settembre 2022

abbott elementary e noi

Dato che me lo hanno consigliato o me ne hanno parlato praticamente quasi tutti quelli che conosco ho guardato Abbott Elementary.
Ho guardato i primi due episodi una sera tornata da scuola stanca morta e un po' demoralizzata e li ho trovati carini.
Il resto della serie è simpatico, ma mi ha anche abbastanza "triggerato".
Lavoro in una scuola in teoria simile, ma quello che ho visto non ha quasi nulla a che vedere con la realtà.
È vero che è una commedia, ma quale insegnante ha il tempo di andare a farsi la manicure in pausa pranzo?
A un certo punto si vede un bambino di kindergarten passare da non saper leggere a leggere la biografia di Michelle Obama alla fine dell'episodio. Come no.
Già che ci siamo sfatiamo un paio di miti sulle scuole americane. C'è l'idea, su cui è basata anche la serie, che le scuole dei quartieri poveri siano brutte, vecchie e senza soldi.
Di sicuro ci sono tantissime realtà di questo tipo, ma non è una regola generale.
La mia scuola (ma ce ne sono tante altre simili, le ho visitate lo scorso anno facendo supplenze) è in un quartiere poverissimo eppure mi sembra abbia tutti i mezzi a disposizione.
Non credo che gli insegnanti vengano pagati poco. Potremmo (e sarebbe giusto) essere pagati di più?
Assolutamente. Ma abbiamo uno stipendio dignitoso e ci sono modi di fare una discreta carriera volendo, anche a livello economico.
Abbiamo la tecnologia, abbiamo i materiali, abbiamo tutto.
Il punto è che quando una scuola è immersa in una realtà degradata, quando molti studenti hanno subito traumi che influiscono in modo negativo sull'apprendimento, quello che manca sono le persone. Si può fare quello che si può fare, non i miracoli.
La mia scuola, ad esempio, ha una biblioteca meravigliosa, ma non si trova un bibliotecario. Si cerca qualcuno che sia altamente qualificato e si offre uno stipendio onesto, ma nessuno evidentemente se la sente.
Non vedo dei responsabili diretti. 
La situazione è quella che è. 
Cosa ne pensate?
Non so se mi sono spiegata bene.
È che trovo un po' frustrante il pensiero unico in ogni campo. L'idea che le cose siano in un certo modo e basta.
Le famiglie povere sono abbandonate dalle istituzioni, gli insegnanti martiri fanno fatica a sopravvivere e in più devono anche spendere i propri soldi per gli studenti. 
Certo, ci sono queste situazioni, ma ce ne sono anche di altre. Dico solo questo.
Per l'opinione pubblica in generale è difficile guardare in faccia la realtà e accettare che purtroppo a volte le difficoltà persistono anche quando ce la si mette quasi tutta.

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