mercoledì 23 dicembre 2020

you can’t beat death but you can beat death in life, sometimes

In questi giorni vi ho chiesto su Instagram e Facebook che cosa vi ha dato e che cosa vi ha tolto questo 2020. La risposta che più mi ha emozionato, anche se ce ne sono state varie, è stata "mi ha dato il vero senso delle cose"

L'ho chiesto a voi perchè lo stavo chiedendo a me stessa e mi si erano aggrovigliati tutti i pensieri e le emozioni su questa domanda.

Tutto è partito da una vecchia foto della mia adorata Ragazzina


Pimpante, il mio cane, che dormiva sotto l'albero di Natale qualche anno fa. 

La prima cosa che ho pensato è stata che il 2020 mi ha portato via lei e, insieme a tutto il resto, è stato un gran brutto colpo da cui ancora mi sto riprendendo. Tutto il resto cioè il viaggio in Italia e la possibilità di rivedere i miei cari, il mio amatissimo lavoro, la scuola per Joe e Woody, la maggior parte degli amici che non sono morti per fortuna, ma che purtroppo non ho più rivisto e francamente alcuni di loro non so nemmeno se li rivedrò quando tutto questo sarà finito.

Il 2020 è stato un anno eccezionalmente difficile e complesso per tutti. Perfino la cosa migliore che mi sia successa nel 2020, l'arrivo di due bambini meravigliosi, mi provoca un certo dolore perchè non sono potuta essere presente al momento e non so quando potrò esserlo.

Diciamo la verità, demoralizzarsi pensando al 2020 è un gioco da ragazzi. A me sembra in un certo senso di aver perso tutta la mia vita per come la conoscevo.

Però la verità è anche che non mi sento per niente depressa, anzi mi sento più forte. Insomma, io credo che nonostante tutto il 2020 mi lasci migliore di come mi ha trovato e questo è ciò che poi conta. 

Qualcuno mi ha detto che questo è l'anno del 'meglio di niente', ma io rifiuto questo tipo di visione. Ho ripetuto mille volte a Joe e Woody, anche quando a essere triste e delusa ero io per prima, "ricordiamoci che siamo fortunati" ed è una cosa che credo ci abbia salvato e ci abbia fatto crescere tutti insieme.

Un grande senso di gratitudine, un senso di gratitudine vero, quotidiano, non per modo di dire, per tutto quello che abbiamo, che sia tanto o poco. Anche solo Cioppi in giardino, un bosco da esplorare, una nuvola passeggera.

Obiettivamente qui negli US la situazione è drammatica. Anche se, come vi ho sempre raccontato, tutto sembra scorrere come prima, gli ospedali sono pieni e i morti non fanno che aumentare ogni giorno. Eppure ora non si respira più solo 'denial', incapacità di accettare la realtà, ma anche e soprattutto speranza per il futuro.

C'è il vaccino ora. E non c'è più Trump. Cioè ovviamente c'è, è ancora presidente, ma il modo in cui se ne parla sui media è del tutto diverso. Non avete idea di cosa sia stato svegliarsi per quattro anni ogni mattina con l'ansia di quello che avrebbe detto o fatto. 

Gratitudine e speranza ci stanno accompagnando nell'anno nuovo.

Alcuni rapporti si sono spezzati, ma devo dire che altri, forse ancora più profondi, si sono fatti spazio e sono germogliati nell'incertezza connaturata al 2020. 

E poi tanti libri, tanta musica, tanti film e serie, qualche mostra, qualche visita a qualche museo.

Nel 2020 ho ritrovato in un certo senso la sensibilità dei vent'anni. Tutto mi ha toccato con un'intensità superiore e questa è una cosa che nel bene e nel male, spero di non perdere.

Mi viene in mente un poesia che si intitola The Laughing Heart, Il Cuore che Ride, di Bukowsky.

Your life is your life
don’t let it be clubbed into dank submission.
Be on the watch.
There are ways out.
There is a light somewhere.
It may not be much light but
it beats the darkness.
Be on the watch.

The gods will offer you chances.
Know them.
Take them.
You can’t beat death but
you can beat death in life, sometimes.

And the more often you learn to do it,
the more light there will be.
Your life is your life.
Know it while you have it.

you are marvelous
the gods wait to delight
in you.


La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste
la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle vie d'uscita.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce
ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte
ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
E più impari a farlo di frequente
più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso
gli dei aspettano di compiacersi in te.

Nessun commento: