venerdì 29 maggio 2020

giustizia e ingiustizia

All'inizio di questa settimana, a Central Park, a New York, un birdwatcher di nome Christian Cooper ha chiesto a una donna di legare il suo cane. I cani in quella zona devono essere tenuti al guinzaglio per preservare l'ambiente naturale.
Cosa c'è di straordinario?
In teoria nulla, solo che la donna invece di chiedere scusa e legare il cane, ha deciso di chiamare la polizia urlando che un uomo afroamericano la stava minacciando e "temeva per la propria vita".
"Temere per la propria vita" in un contesto simile, è un'espressione che oramai qui fa pensare solo a una cosa: la scusa che usano i poliziotti ogni volta che uccidono un nero disarmato. "L'ho fatto perchè ho temuto per la mia vita", un classico. E la maggior parte delle volte non vanno nemmeno a processo.
Lo sanno tutti qui che chiamare la polizia quando c'è di mezzo una persona di colore è pericoloso. Non importano le circostanze: perfino una banale lite come questa per un guinzaglio, può costare la vita a qualcuno.
Vediamo folle di bianchi che con la benedizione e l'incoraggiamento di Trump, se ne vanno tranquillamente a protestare contro il lockdown impugnando fucili semi-automatici davanti ai parlamenti dei vari stati, ma in un modo o nell'altro un nero anche disarmato, anche del tutto innocente, ci rimette quasi sempre la pelle con la polizia.

I neri ancora oggi hanno grosse difficoltà semplicemente a esistere negli Stati Uniti.
Ma non divaghiamo. Il birdwatcher del Central Park, è riuscito a mantenere la calma e a filmare la donna che mentiva alla polizia. Il video è diventato virale e la donna non solo ha perso il suo cane (pur di non mettergli il guinzaglio lo tirava per il collo), ma anche il posto di lavoro. Quale azienda vorrebbe mai essere associata a un personaggio simile?
Per una volta, siamo andati a dormire con un sospiro di sollievo. Per una volta una storia a lieto fine. Per una volta, la giustizia ha trionfato.
La mattina successiva ci siamo svegliati con le immagini terrificanti di un poliziotto bianco che soffocava George Floyd, un altro uomo di colore disarmato, inginocchiandosi sopra di lui mentre un altro poliziotto assisteva alla scena senza intervenire.

Pensavamo che i razzisti si prendessero una pausa durante la pandemia? Nemmeno per sogno. La pandemia stessa sta facendo strage di neri perchè quando il razzismo è sistematico da generazioni uccide in tanti modi diversi.

Non credo che la violenza sia aumentata, semplicemente oggi la tecnologia permette di documentarla di più. La speranza è che avere questi fatti sotto gli occhi crei finalmente un'ondata di sdegno che possa mettere chi compie certe azioni in un angolo.

2 commenti:

Bulut/Nuvola ha detto...

Ovviamente non condivido l'atteggiamento della donna, il mentire, il non voler mettere al guinzaglio il cane... mi chiedo se, nel caso fosse stato un bianco a chiederglielo, avrebbe nesso il cane al guinzaglio o meno.

Però non so se sia davvero giusto che perda il lavoro. Nel senso: una tale persona, anziché pensare "è colpa mia" odierà ancora di più i neri. Non so, io sarei più per una sorta di percorso rieducativo.
Ora ha perso il lavoro, finirà su una strada oppure finirà a lavorare per altri che odiano i neri, e la tensione aumenterà.

Non so. Non è ovviamente una situazione piacevole, ma per la pace sociale occorre che le persone siano "educate"... nel senso di "educarle". Che brutta situazione :(

nonsisamai ha detto...

Bulut: quello che dici tu è un po' quello che ha detto poi anche Christian Cooper stesso intervistato dopo i fatti. Non sono molto d'accordo con voi. Lui avrebbe potuto facilmente perdere la vita come è successo il giorno dopo a George Floyd a causa di quella telefonata. Che lei abbia perso il lavoro non mi sembra una punizione nemmeno vagamente commisurata alla gravità del gesto. Quando è che i bianchi cominceranno a subire le conseguenze delle loro azioni? Ci sono poliziotti che non si fanno nessuno scrupolo a soffocare in pubblico per otto minuti un uomo ammanettato perchè sanno che non subiranno nessuna conseguenza. Se stanno mettendo delle città a ferro e fuoco è perchè da decenni i bianchi non subiscono nessuna punizione e i neri contin uano a venire ammazzati. Ci rendiamo conto di cosa possa significare per i neri vivere con questo terrore tutti i giorni? Perchè poi questi due casi sono famosi solo perchè qualcuno li ha ripresi o perchè qualcuno è morto. Immagina cosa sarebbe la tua vita se ogni giorno sapessi che quando esci di casa o quando tuo figlio o tuo marito escono di casa, possono andare incontro a tutto questo. No, mi dispiace, non provo nessuna pena per quella donna. Tra l'altro ha già chiesto scusa.