giovedì 28 febbraio 2019

perchè un asilo cristiano della bible belt

Ieri ho trovato nello zainetto dell'asilo di Woody questa pagina da colorare su quella che viene chiamata, l'Armatura di Dio.



Sul retro c'era un testo che fra le altre cose diceva:
"[...] Quest'armatura è eccezionale, è come avere dei superpoteri invisibili. Immaginare di indossare l'armatura di Dio ogni giorno, ti aiuterà a combattere contro il diavolo. [...] Il diavolo vuole che sbagliamo e magari ci induce in tentazione facendoci interessare a videogiochi, programmi televisivi o film che mostrano persone che fanno cose che non piacciono a Dio facendole sembrare divertenti. Potresti essere messo sotto pressione da altri bambini a fare cose che noi sappiamo che Dio non vorrebbe che facessi. Questi sono solo alcuni dei modi in cui il diavolo prova a indurti a fare cose che non dovresti fare (questo si chiama peccare)".

Inquietante, eh? Allora uno si chiede: perchè mai mandi tuo figlio in un asilo cristiano nella Bible Belt?
Lo spiego una volta per tutte, è una domanda che mi viene fatta di continuo quando succedono queste cose. Vi chiedo solo di mantenete la mente aperta prima di giudicare. 
Ci sono due motivi.
Il primo è che inizialmente con Joe ho provato un paio di asili non religiosi e ne ho visitati molti altri e (sicuramente per puro caso) non ho avuto un'esperienza altrettanto positiva. Penso che i bambini piccoli più di qualunque altra cosa, abbiano bisogno di sentirsi amati e di passare la giornata con persone che tengono a loro genuinamente e che siano in grado di dimostrarglielo. In questi asili (ne ho provati tre per vari motivi), ho avuto sempre questa sensazione. Non hanno mai pianto, li ho sempre visti contenti di andare a scuola e hanno imparato un sacco di cose. Joe era molto più avanti della maggior parte dei bambini della sua classe quando ha cominciato la scuola e penso che la bravura della sua maestra c'entri molto con questo. Gli ha insegnato a leggere, ad esempio, ma anche chi era Martin Luther King o Rosa Parks, le sarò sempre riconoscente per questo. Ogni giorno facevano esperimenti scientifici e poi a un certo punto, ho scoperto che la maestra era creazionista, chi l'avrebbe mai detto.
Il secondo motivo è semplice: viviamo qui. I nostri amici hanno idee simili alle nostre un po' su tutto, ma la maggior parte delle persone che ci capita di conoscere al parco giochi, a calcio o a scuola, non troverebbe assolutamente nulla da ridire su questo tipo di materiale didattico, chiamiamolo così. Se glielo mostrassi, mi chiederebbero cosa c'è di strano.
La decisione di mandarli in questo tipo di asilo deriva da questo, lo vedo come una sorta di vaccino. So che non potrò seguirli passo per passo quindi ho bisogno di dargli degli strumenti per orientarsi da soli in questa società, è una piccolissima infarinatura di cristianesimo texano che credo gli tornerà utile. 
Al liceo, in Italia, avevo un'amica che non sapeva assolutamente nulla del cattolicesimo, nemmeno che cos'è una Messa o chi è la Madonna e secondo me, faceva più fatica di noi altri per certi versi. Non ti rendi conto di quanto questi concetti permeino la nostra cultura finchè non ti trovi accanto qualcuno che non ne sa niente di niente.
E' lo stesso motivo per cui non escludo prima o poi di far fare ai miei figli un qualche corso per imparare a maneggiare le armi in modo sicuro. A casa nostra o dei nostri amici, non avranno mai problemi, ma è del tutto realistico vivendo qui, pensare che prima o poi si possano trovare in presenza di un'arma. Io ho una vera e propria idiosincrasia per le armi. Se vedo un'arma, me ne vado, esco dalla stanza, però devo ammettere che se le conoscessi meglio forse la mia ansia diminuirebbe. L'ho capito una volta che a casa di conoscenti notai un fucile appoggiato al muro (cosa non così rara da queste parti). Non ebbi il coraggio di dire niente, semplicemente me ne andai portando con me un sacco di dubbi. Si è scoperto poi che era un fucile BB gun, una sorta di giocattolo. Se lo avessi riconosciuto, mi sarei risparmiata un bel po' di paturnie.
Ieri quando ho visto l'Armatura di Dio indossata dall'orsacchiotto, la voglia di protestare mi è venuta. Però me la sono anche fatta passare. Ho scelto io per i motivi che ho detto prima che Woody vada in quell'asilo e devo accettare le loro regole. So che lui di tutto questo non ha capito nulla. Non sa leggere, per lui quello era un orsacchiotto e basta. Il problema è che la fotocopia, a casa, è stata intercettata da Joe che invece sa leggere e dopo ha fatto molta fatica a prendere sonno. Trovo che far leva sui superpoteri invisibili e sui cartoni animati e i videogiochi per insegnare ai bambini ad avere paura del diavolo sia pura manipolazione, roba da lavaggio del cervello. Stamattina Joe per prima cosa, mi ha chiesto di comprare una Bibbia perchè vuole sapere qualcosa di più del diavolo. E va bene, lo capisco che sia curioso e preoccupato, chi non lo sarebbe. Ne abbiamo parlato. Che cos'è la Bibbia, che cos'è il diavolo. Se non ci fosse stata questa occasione, ne avrebbe comunque sentito parlare prima o poi. 
La figlia di un'amica lesbica, in terza elementare si è sentita dire dall'amichetta del cuore "mi dispiace, ti voglio tanto bene, ma andrai all'inferno perchè hai due mamme". Sono traumi grossi.
Preferisco creare delle occasioni di discussione adesso per preparare un po' la strada a quello che potrebbe venire. 
Sfortunatamente non ci si può rinchiudere in un mondo ideale, la realtà qui e ovunque è piena di sfaccettature e contraddizioni. 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

da quando hai scritto questo post ci ritorno, spero sempre ci sia qualche commento e che la discussione prosegua. io non so cosa dire, perche' la mia reazione e' molto di pancia e non so se abbia molto senso esternarla. sono cresciuta in italia ed ero la sola a non fare religione alle elementari, alle medie eravamo in due. non sono stata una bambina felice a scuola, molto, molto bullizata, ad un certo punto, ma mai a proposito della religione . non mi sono mai sentita esclusa o imbarazzata perche' non sapevo, anzi. trovavo le osservazioni che arrivavano fino a me dalle ore di reliogione assurde, razziste, al massimo ero imbarazzata per loro. e non era un lavaggio del cervello, in casa mia non si criticava la chiesa,o chi praticava, mai. ora vivo in grecia, uno stato cristiano e ortodosso (non laico da costituzione), i preti benedicono l'inizio dei lavori in parlamento, l'inizio dell'anno scolastico in ogni scuola, ogni mattina i bambini recitano in cortile il padre nostro. religione inizia, due ore a sett., dalla terza elementare, da pochissimi anni esiste la possibilita' di essere esonerati, ma non ci sono ore alternative. fin all'82 esisteva solo il matrimonio religioso, i figli erano automaticamente del marito, il nome si imponeva solo tramite battesimo. pazzesco, eh? io non sono sposata, non ho battezzato i miei bambini, li ho iscritti alla scuola europea (pubblica, ma e' solo una nel paese e quindi non e' una possibilita' per tutti), ho scelto che facciano etica, la mattina pregano in cortile (lo dice la costtuzione) e poi cantano in inglese una canzone del buongiorno, per chi fa etica. insomma, faccio il possibile per tenerli al di fuori di questo ambiente, ma proprio il possibile. se per una festivita' ci sono troppi riferimenti, a mio parere, protesto e intervengo, faccio proprio la scassacazzi. quindi ho scelto una strada molto diversa da te, non riesco a capirti, in effetti. pero' mi hai fatto riflettere, perche' sulle armi, per esempio, credo che mi comporterei allo stesso modo, e penserei ad un corso..insomma ci rimuginero' ancora a lungo. (e, comunque, per rispondere al nuovo post, si, come facciamo sbagliamo, noi che siamo andati via...)
anna

Nonsisamai ha detto...

Ciao Anna, se sei curiosa, c'è stata una discussione abbastanza lunga e accesa su questo post, però come succede quasi sempre, si è sviluppata su Facebook. Non so perché, forse per tanti è più comodo commentare di là.
https://m.facebook.com/nonsisamaiblog/
Sai che anche se hai fatto una scelta diversa, ti capisco benissimo? Ho vari amici che fanno come te e non capiscono la mia scelta. Il mio primo istinto è stato fare esattamente la stessa cosa, poi -è difficile riassumere i vari avvenimenti-, ma a un certo punto ho cambiato strategia. Non è stato facilissimo convincere anche Mr J perché non è proprio la strada più immediata, però sono convinta che per la nostra situazione particolare adesso, sia la migliore. Siamo una famiglia con delle idee un bel po'atipiche da queste parti, mi sembrava utile che prima di andare alla scuola pubblica, avessero almeno un'infarinatura di questo tipo di mentalità che c'è ovunque qui e che io, essendo straniera, non capivo in nessun modo. Anche così succedono delle cose divertentissime, tipo quando mi hanno mandato a chiamare perché Joe a 4 anni si è messo a urlare contro la maestra 'non è vero che è stato Dio a creare l'universo, è stato il Big Bang'. Woody è piccolo, ma vedo che frequentare questi ambienti non ha inibito il pensiero di Joe, ha solo creato degli ottimi spunti di discussione. La mia è una soluzione un po' 'outside the box' non mi stupisce che non venga immediatamente approvata, ma non ne prendo le distanze. È una scelta molto molto ragionata e la difendo (nel mio caso particolare).

Anonimo ha detto...

non direi che non approvo, sono i tuoi figli e la tua vita, non mi porrei certo in questi termini. mi fa riflettere, la tua scelta, questo si! ho letto su facebook e sono perplessa, l'idea proposta (trasferirsi all'insorgere di una divergenza) mi sembra senza senso, molto snob (ma quanti soldi bisogna avere, quali lavori permettono una scelta simile? non c'e' niente di male nel praticarla ma proporla come regola generale e' fuori dalla realta', e pure irrispettoso forse. per me, tipo, con tre figli e non troppa disponibilita' economica, e' solo un modo per farmi sentire troppo povera per provvedere alla loro educazione) poi, certo, se i bambini sono piccoli ok, ma spostare il quattordicenne e' dura... senza contare che sarebbe auspicabile un cambiamento, in certe societa', e magari possiamo contribuire a questo cambiamento, possiamo portare nuovi stimoli e spunti, no? tipo joe e il big bang, dico. mi fermo, altrimenti, visto come mi infervoro, vado ad iscriverli tutti in un collegio ortodosso, ahahaha!
anna