sabato 26 gennaio 2019

il mio balsamo per l'autostima

Una volta quando Woody era molto piccolo e non dormiva mai e diceva sì e no tre parole, si svegliò accanto a me. C'era questo raggio di sole... un momento in po' magico. Mi guardò come mai aveva fatto prima e disse senza smettere di contemplare la mia faccia disfatta dalla notte insonne: "You're SO beautifold".
Da quel momento me lo ha ripetuto tutti i giorni, più volte al giorno. Per me una novità assoluta, Joe non si è mai sognato di farmi un complimento. 
Adesso che il suo vocabolario è leggermente più fornito, ogni tanto aggiunge degli aggettivi.
Ad esempio: "Mommy you're so smart, sei così sveglia". Ed è bello perché nessuno dice a un adulto che è sveglio, grazie Woody!
Una volta mi ha detto: "Mommy you're so beautifold, smart and heavy". Pesante? "Sì guarda!". Fa finta di sollevarmi, fa un rumore di sforzo sovrumano e ribadisce: "You're super heavy!". Grazie Woody, nessuno dice a una donna adulta che è pesante, anzi pesantissima. Insomma grazie, si fa per dire...
L'aggettivo preferito, oltre al solito beautifold, in questo periodo è soft, morbida. Però lui dice soff, con due F, e ha un po' il vocione perché ha avuto la bronchite. Così ho questo omino con il vocione da piccolo Louis Armstrong che mi abbraccia sempre e mi dice con sguardo sognante: "You're so beautifold, you're so soff, I like you SO much".