lunedì 29 ottobre 2018

il voto è un diritto o un privilegio?

Pensavo ai commenti sconsolati che mi avete lasciato ieri su FB sulla situazione italiana in generale. Il discorso sarebbe lungo e complesso però c'è una cosa su cui vi invito a riflettere molto brevemente. Qui negli Stati Uniti, perfino qui in Texas, si sente -io lo sento forte e chiaro almeno- un vento di cambiamento e un disgusto, io credo della maggioranza dei cittadini, per tante cose che siamo costretti a sentire e vedere ogni giorno, un'esigenza di dissociarsi dal governo e dai suoi modi. C'è un rifiuto a tanti livelli del razzismo, delle fake news e del vuoto istituzionale di solidarietà verso i richiedenti asilo e i più deboli in generale. Però c'è un problema che in Italia non esiste, c'è un sistema che se lo guardi bene da vicino non puoi non capire che alla fine non è democratico.
In Italia ti viene detto fin da bambino che votare è un diritto e anche un dovere, ecco qui si parla più che altro di privilegio e come in tutti gli altri ambiti, questo cosiddetto privilegio è saldamente nelle mani della classe dominante. In vari stati, si impedisce a intere categorie di cittadini di votare (il caso più eclatante in Georgia), ma se ne accorgono solo i pochissimi che prestano attenzione. Fate una piccola ricerca inserendo le parole "voter suppression in the US" e vedrete la montagna di articoli che troverete. Se avete un buon inglese, vi consiglio questo episodio di Fresh Air della settimana scorsa che vi spiega tutto per bene e vi aggiorna sulla situazione attuale. Io ho cominciato a informarmi e dopo un po', lo ammetto, ho lasciato perdere. E' troppo avvilente vedere tutti i modi in cui le minoranze vengono azzittite. Però poi c'è la vita di tutti i giorni, ci sono i discorsi che senti, vai in giro e vedi tutti questi cartelli per Beto, vai a una festa e la gente indossa spille, vuole essere riconosciuta, ragionare, cerca di uscire dalla massa in qualunque modo come a dire "io non sono così". E' vero che ci sono quelli che finiscono al telegiornale perché ti urlano dietro se ti sentono parlare spagnolo, ma ci sono anche tanti altri che non fanno notizia e che in questo periodo più che mai usano una gentilezza straordinaria io credo proprio per migliorare il clima, l'educazione, la civiltà, per dare il buon esempio. Potrei farvi tantissimi esempi. L'altro giorno davanti alla scuola di Joe c'era una nonna con la maglietta di Beto: mai vista una cosa simile, fino a poco tempo fa l'idea era evitare di parlare di politica, ora questo timore di esporsi, scatenando discussioni esiste molto molto meno.
Se il voto fosse agevolato invece che ostacolato, non ci sarebbero dubbi sul risultato delle prossime elezioni. Non dimentichiamo mai che Trump, ha vinto grazie al collegio elettorale e non ha mai avuto la maggioranza popolare.
Tornando all'Italia invece, viene da pensare che il governo, incluso Salvini con le sue uscite razziste e tutto il resto, in questo momento sia l'espressione del volere della maggioranza della popolazione. Io da qui leggo i commenti sotto agli articoli che ti raccontano spesso molto più degli articoli, e qualche volta inorridisco. Di fronte al volere popolare c'è poco da sperare. Anche se smettere di farlo è assolutamente vietato. Sì, lo so, avevo detto molto brevemente.

4 commenti:

La perfezione stanca ha detto...

Però così mi sconsolo ancora di più

nonsisamai ha detto...

...però dipende un po' dai punti di vista. La cultura del voto che abbiamo in Italia ha una sua importanza.
Speriamo di uscire tutti indenni da questo momento storico così pericoloso.

Anonimo ha detto...

purtroppo in Itali è così, il governo è espressione della maggioranza della popolazione.
E il discredito di Stampa nostrana ed estera su questo governo non fa che avvalorare l'ipotesi del complotto contro l'unico governo che, a detta di tutti, cerca di cambiare il sistema e si mette l'Europa contro.
Io penso che tra 5 anni la delusione verso i 5 stelle sarà così cocente che , purtroppo, ci sarà una svolta a destra radicale di tutti coloro che sono scettici.
E allora davvero non so cosa ne verrà fuori.

simona

nonsisamai ha detto...

Simona: oppure potrebbe finalmente rinascere la sinistra, ma non chiedermi come e con chi.