domenica 8 aprile 2018

i pregiudizi uccidono

Non so se avete mai visto il film dell'orrore Get Out, è molto bello, parla del razzismo di persone all'apparenza insospettabili. Ecco la storia vera che sto per raccontarvi molto brevemente, me lo ha ricordato molto.

C'è una coppia di donne bianche di sinistra, rispettabilissime, che adotta sei bambini neri. I bambini subiscono nel corso degli anni abusi gravi. Una volta, nel 2011, una maestra si accorge che una delle figlie aveva subito percosse e una delle madri viene condannata per questo. Una condanna decisamente blanda. Non fa nemmeno un giorno di prigione, anzi le si accorda il permesso di trasferirsi in un altro stato e di non mandare più i figli a scuola, di poterli cioè istruire a casa, come si usa molto qui negli Stati Uniti. Gli abusi così sono continuati nell'isolamento più totale, proprio come in un film dell'orrore. I bambini hanno cominciato a chiedere aiuto ai vicini. Le madri gli rifiutavano il cibo, avevano fame. Una volta una di loro si presenta alla porta dei vicini con due denti spaccati da una madre, chiede aiuto. I vicini pensano mmm ... strano e tornano alle loro cose. Nel 2014, diventa virale questa bellissima immagine di uno dei sei bambini, Devonte, che abbraccia un poliziotto durante una manifestazione di Black Lives Matter.


Un'immagine che spezza il cuore ancora di più alla luce di quello che sappiamo oggi, forse un'estrema richiesta di aiuto, chissà. 
Abusi terribili perpetrati nell'indifferenza delle istituzioni per molti anni. Così un giorno, il mese scorso, le due signore -pazze, criminali o più probabilmente entrambe le cose- hanno preso i bambini, li hanno messi in macchina e si sono buttate insieme a loro da una scogliera della California. 
Ora. Considerate che i genitori di colore qui vengono costantemente criminalizzati. Viene segnalato se le donne incinte fumano o se non si presentano alle visite di controllo, viene segnalato se i figli vengono lasciati soli anche per pochi minuti o se non sono in grado di pagare l'affitto. Spesso queste persone finiscono in galera o perdono la custodia dei figli a causa di questo tipo di segnalazioni e i figli entrano nel famigerato sistema dell'affido.
La disparità di trattamento è palese. 
Questa coppia invece é stata difesa e lodata e giustificata fino all'evidenza dei crimini che aveva commesso. 

Persone come loro salvano, non uccidono. E i bambini, si sa, esagerano. Maledetti pregiudizi.

Qualcuno mi dice che qui non si sentono le parolacce che si sentono in Italia contro gli extracomunitari, che qui è meglio. Forse è vero che si dicono meno parolacce o forse semplicemente é che si trovano formule un minimo più elaborate per affermare concetti analoghi. Fatto sta che, non so in Italia, ma qui esiste certamente qualcosa di più terrificante di quel tipo di razzismo lì: il razzismo istituzionalizzato. 
Quello della polizia che spara all'uomo nero, quello dei servizi sociali che non credono alle vittime, quello della scuola che punisce gli studenti di colore più dei bianchi, quello delle banche che rifiutano mutui a parità di reddito. 
Non so come se ne possa uscire, le disparità sono talmente radicate che sembra impossibile che qualcuno riesca a estirparle. 
E infatti succedono queste tragedie immani. Poveri bambini.

8 commenti:

Marica ha detto...

Oh mamma mia, terribile...

Bean far away ha detto...

Cara, homeschooling è una follia, nell'isolamento le situazioni anomale possono crescere a dismisura fino a sfociare in tragedie come questa. Ma poi come fa un genitore a improvvisarsi maestro? Allora facciamo anche homehospitalizing tanto non serve mica la laurea per essere medici, basta google. Macron ha reso obbligatorio l'asilo per tutti i bambini dai 3 anni, come mezzo di integrazione. La vecchia Europa è un po' arrugginita ma ancora docet.

drusilla ha detto...

Terribile

Anonimo ha detto...

la storia che racconti è gravissima.Non so se si tratti di razzismo.Sicuramente dimostra delle falle incredibili nel sistema di assistenza sociale americano.In Italia, so che le coppie che desiderano adottare dei bambini ,non solo vengono accuratamente selezionate e subiscono un processo di selezione che dura almeno 3 anni ( e innumerevoli sono quelle ritenute inidonee).Ma vengono anche costantemente monitorate almeno nel primo anno di adozione.Parlo così perchè il nostro amichetto del cuore è stato adottato all'età di 20 giorni.Sua madre mi raccontava cose che a me sembravano da fuori di testa (tipo che coppie estrememamente religiose non potevano ricevere bambini provenienti da paesi non cattolici e che, proprio perchè tropo religiose finivano anche per non essere ritenute idonee all'affido), che se i servizi sociali tolgono dei bambini alle famiglie diagiate,i bambini rimangono sempre figli della famiglia di origine,possono essere affidati, ma non adottati a meno che non ci siano i presupposti per la perdita totale della patria potestà.Forse se pelo e contropelo fosse stato fatto anche a queste donne la tragedia non sarebbe avvenuta.Alla prima perizia psicologica le problematiche sarebbero venute fuori.Quello che posso pensare è che gli italiani sono sì razzisti e misogeni, ma almeno non ci sono ipocrisia come nel sistema americano.Qui può benissimo capitare che si insultino tranquillamente stranieri e omosessuali, ma magari chi li insulta è il primo ad aiutarli in caso di bisogno (non è la regola).
simona

nonsisamai ha detto...

Bean far away: anch'io faccio fatica a capire l'homeschooling, sarà che non fa parte della nostra cultura, però sinceramente non ho un'opinione precisa a riguardo.

Simona: ci sono delle differenze fra adottare un neonato o un bambino piccolo o entrare in un programma "foster to adoption" o adottare direttamente bambini molto grandi insieme ai fratelli, magari con disabilità e provenienti da situazioni particolarmente traumatiche come in questo caso. Questi bambini sono considerati estremamente difficili da adottare. Credo che i genitori ricevano un bel po' di soldi in queste situazioni e probabilmente qualcuno vede l'opportunità di guadagnarci. Suppongo che sarebbe stato particolarmente difficile smascherare queste donne. Pensa che hanno ancora amici che le difendono, anche dopo aver ucciso i bambini e dopo tutte le notizie degli abusi che sono venute fuori. Avevano una facciata impeccabile evidentemente.

Marica ha detto...

Simona, non so, il tuo commento mi mette disagio....

Anonimo ha detto...

nonsisamai: la situazione è obiettivamente strana, mi hai incurosito e sono andata a leggere un articolo sul quotidiano online.
Queste donne hanno adottato ben 6 bambini, che palesemente non sono fratelli (non sembrano neanche avere stessa origine, alcuno dalla foto sembrano afroamericani, altri ispanci e un bimbo mi sembra asiatico).Il dubbio che ne abbiano adottati così tanti per ricevere un supporto economico è venuto anche a me.Capisco fare del bene, ma 6 bambini sono tanti e difficili da gestire già se li cresci appena nati, figuriamoci se li adotti.Ognuno ha la sua storia .Non so se in Italia sarebbe possibile una cosa del genere.
per Marica: mi dipsiace metteti a disagio.Io consoco la realtà italiana e non quella Usa.Tuttavia, dai racconti su questom blog, mi sembra di vedere dell'ipocrisia nel sistema americano.Si cerca di non offendere le minoranze,anzi i non "bianchi", c'è il politically correct, ma alla fine rispetto per il diverso non c'è proprio.

nonsisamai ha detto...

Simona: ti ringrazio per aver voglia di leggere il mio blog, ma ci sono tante tante cose che, per forza di cose, rimangono fuori dai post. Un po' di precisazioni sparse. 1) "Siblings Markis, Abigail and Hannah were adopted by the Harts in September 2006 from Colorado County, Texas, Butler said. The county seat is 70 miles west of Houston. The Harts adopted a second set of siblings, Devonte, Jeremiah and Sierra, in February 2009 from Harris County, where Houston is located" (http://www.oregonlive.com/today/index.ssf/2018/03/for_devonte_and_his_siblings_p.html). Erano fratelli biologici tre a tre, è scritto in diversi articoli fra cui quello che ti ho linkato. 2) Il sistema delle adozioni americano così come quello di altri paesi, è molto complesso. Pensavo di saperne abbastanza, ma questo caso mi ha insegnato fra le altre cose che ogni situazione è diversa. Ci sono le agenzie private, quelle gestite dagli stati, le adozioni internazionali quelle interne, gli affidi... Questi bambini in particolare provenivano da situazioni familiari particolarmente tragiche, erano avanti con gli anni e c'era l'esigenza di fare il possibile perché non venissero separati anche dai fratelli oltre che dai genitori biologici. Si può capire l'errore dei servizi sociali, almeno in un primo momento: spuntano delle persone benestanti all'apparenza perfette, cittadine modello, che si offrono di aiutarli e vengono facilitate. Tutto quello che è accaduto dopo le segnalazioni degli abusi invece è ingiustificabile. 3) Il politicamente corretto non esiste più da Trump in poi. Avrei dovuto aprire una parentesi troppo ampia nel post, ma anche qui ogni giorno adesso c'è gente che ti insulta se parli spagnolo o se porti il velo, ecc.