domenica 25 marzo 2018

in marcia per le nostre vite

Ieri sera ascoltavo da sola i vari interventi dei ragazzi alla manifestazione contro le armi e piangevo. 
Emma Gonzalez ha brevemente ricordato i 17 compagni che sono stati uccisi e poi è rimasta lì sul podio in silenzio con il viso fiero, segnato dalle lacrime copiose per circa sei minuti, giusto il tempo che ha impiegato l'assassino a prendersi tutte quelle vite e a uscire indenne dalla scuola. 
Possiamo dire solo grazie a questi ragazzi coraggiosi che invece di chiudersi nelle camerette a piangere, come sarebbe normalissimo e giusto che facessero, stanno mettendo se stessi al secondo posto nel tentativo disperato di cambiare le cose per tutti noi adulti che non siamo stati capaci di proteggerli e anche per i nostri figli.

2 commenti:

La perfezione stanca ha detto...

Stamattina leggevo su Repubblica il racconto della manifestazione e piangevo e pensavo che non tutto è perduto. Io nei ragazzi ci credo, vedo mio nipote diciottenne, la sua apertura mentale, il suo impegno, la sua volontà di farsi strada. Vedo tanti ragazzi e ho speranza. Tanta.

nonsisamai ha detto...

La Perfezione: già anch'io, poi vedo gli adulti... vedi post successivo. Sigh.