giovedì 15 febbraio 2018

cose semplici, piccole e grandi al tempo stesso

Mi stavo godendo questo tipo di pomeriggio. 

Stavo facendo mille esperimenti e giochi in giardino con i miei bimbi. Dopo una settimana grigia e freddissima, è arrivata all'improvviso la primavera, tante risate. Eravamo così genuinamente felici e spensierati. Pensavo a questo...che giornata stupenda in tutti i sensi. 
Cose semplici, piccole e grandi al tempo stesso. 
In mattinata avevo fatto una bella chiacchierata con un'amica che non sentivo da tanto. E poi sapevo che Mr. J come sempre sarebbe tornato a casa con dei fiori dopo che ci eravamo detti che San Valentino è una stupidata e non c'è bisogno di festeggiare e avremmo bevuto uno spritz e avremmo scherzato di noi. Tutto a meraviglia insomma, finché non ho acceso la radio e ho sentito di sfuggita la notizia della sparatoria nel liceo della Florida, un morto. Ho aperto un secondo FB e nessuno dei miei contatti ne parlava. Uno studente di liceo morto ormai non fa specie. Ci sono già stati otto school shootings dall'inizio dell'anno, uno proprio qui alle porte di Dallas tra l'altro, e sembra che la gente nemmeno lo sappia. Una volta si commentavano per giorni queste cose. Hai visto? Che roba. Ora è tutto nella normalità, ora parliamo solo dell'ultima follia dell'imperatore. Dopo poco però i morti salgono a 17 e qualche voce comincia a sentirsi. Mentre preparo la cena danno l'intervista alla madre di due studentesse di quella scuola. Due gemelle che al momento della sparatoria erano in due aule diverse. Chiariscono subito che si sono salvate entrambe, ma ho le lacrime agli occhi immedesimandomi in quel genitore, cosa deve aver provato. E poi intervistano un'insegnante. 
Spiega con lucidità che a scuola erano preparati esattamente a questo tipo di evenienza. Avevano fatto tutte le esercitazioni del caso, tutto lo staff della scuola era prontissimo, eppure. Anche l'assassino aveva fatto quelle stesse esercitazioni per anni, aveva frequentato quella scuola fino a pochi mesi prima. Forse questa possibilità non era stata considerata. E comunque ora l'avranno capito per bene che se un pazzo armato fino ai denti decide di fare una strage in una scuola, non c'é niente da fare. 
E andiamo avanti così. Tu puoi costruirti a fatica la tua piccolissima e preziosa serenità familiare, ma appena fuori casa ti tocca lo stesso fare i conti con questo tipo di episodi e allora che senso ha? 
E' vero, tutto, qualunque disgrazia, può succedere sempre e ovunque, ma questo particolare tipo di disgrazia, la meno inevitabile in fondo, succede solo qui e l'unica cosa che possiamo fare noi che qui ci viviamo, è guardare ogni volta e ringraziare il cielo che non sia toccato a noi. 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Le responsabilità della politica, in casi come questi sono ENORMI.
Si parla di squilibrati...ma gli squilibrati sono persone che stanno attraversando momenti di debolezza psichica, non criminali.
In una paese in cui l'accesso alle armi è garantito a chiunque, è facile che persone in difficoltà o criminali compiano gesti del genere.
Leggo che il ragazzo era ritenuto pericoloso ed era stato allontanato dalla scuola.
Allora duplice responsabilità della politica : perchè garantisce uso delle armi a chiunque e perchè non ha saputo o voluto, aiutare il ragazzo in questione e la sua famiglia.
Mi scuso ma il tema della psiche mi riguarda da vicino.
E , oltre alla famiglia delle vittime, mi sento vicina anche alla famiglia del colpevole della strage.
simona

Nonsisamai ha detto...

Da quanto ho capito il ragazzo aveva perso entrambi i genitori e viveva da amici di famiglia che non avevano notato nulla. Credo abbia avuto una vita molto complicata anche lui. Concordo su tutto quello che hai scritto Simona. Pensa che Trump è riuscito a incolpare i compagni di classe perché secondo lui non avrebbero segnalato i comportamenti pericolosi a sufficienza...

Anonimo ha detto...

ho letto solo che aveva problemi mentali...ecco se era anche orfano, ospite di amici...insomma era una persona che doveva venire aiutata, non solo "controllata".
Insomma lì è tutto il sistema che ha colpa: non degli adolescenti senza competenze (Anzi!!!), ma i servizi sociali, gli psichiatri.Chi ha disturbi psichici è pericoloso per sè e per gli altri.
Questa strage si poteva e si doveva evitare.
Poi insomma , io per motivi miei,ritengo che anche qui in Italia venga fatto poco o niente per la malattia mentale.
Ma è tutta un'altra storia.
Trump deve riconoscere la sua parte di colpe: almeno Obama era riuscito a interdire l'uso delle armi ai malati di mente...mentre Trump sembra sia tornato indietro da quel punto di vista.A parte che, nella vita, tutti noi possiamo avere dei momenti bui...e fare stupidaggini se casa abbiamo una pistola.Se in Italia passasse una legge per la liberalizzazione delle armi sono sicura che i "femminicidi" già numerosissimi subirebbero un'impennata immediata.
simona