lunedì 13 luglio 2015

anch'io

Quando tornavo in Italia, le mie amiche senza figli, la maggior parte, mi raccontavano spesso di quelle poche che invece erano diventate madri con una punta di fastidio. L'accusa sostanzialmente era una sola: sono scomparse, hanno avuto il figlio e non si sono più viste. E io, pur essendo gia' madre a mia volta, mi sforzavo di capire, ma dovevo davvero usare l'immaginazione perche' a me non era successo cosi'. Io avevo avuto Joe ed ero tornata in pista come prima, anzi prima ancora di essermi completamente ristabilita, le mie amiche di qui (tutte gia' madri) erano venute fisicamente a prelevarmi. Ricordo che uno dei primi giorni a casa con il bambino, si presentarono a sorpresa con tante cose da mangiare e mi fecero una specie di festa di incoraggiamento, se cosi' si puo' dire.  
Stavolta, invece, con il piccolo Woody, e' tutto diverso e mi e' tornata in mente la storia delle madri scomparse perche' adesso capisco esattamente cosa fosse successo loro. E' molto semplice: erano stanche, esauste, magari anche un po' esaurite, come me in questo momento. Ci sono mille fattori in gioco in questi casi, ma fondamentalmente il problema e' uno solo: la mancanza di sonno che ti manda ai matti. Dopo una settimana senza dormire per piu' di un'ora e mezza o due di fila, cominci ad avere le allucinazioni, a mettere le scarpe nel frigo e le zucchine nell'armadio. L'ultima cosa che ti viene in mente e' chiamare un'amica, organizzare una visita o un'uscita o qualunque cosa perche' non sai mai come andra' la notte e se avrai almeno un minimo di energia extra il giorno dopo per fare qualcosa che non sia strettamente legato al bambino (o ai bambini, se ne hai altri). Per forza di cose, la tua vita sociale diventa l'ultima delle tue priorità.
L'altro giorno ero d'accordo con un'amica di portare i bambini al parco qua vicino, niente di speciale. Eppure aspettavo l'ora dell'appuntamento con ansia. Non riuscivo nemmeno a spostarmi dal divano dove stavo guardando i cartoni con Joe. Avevo un mal di testa colossale, l'idea di fare quei quattro passi fuori mi attanagliava, come se avessi dovuto scalare una montagna, fare uno sforzo sovrumano, ma allo stesso tempo ero imbarazzata a disdire, non sapevo come spiegare cosa mi stava succedendo. Beh...non ce n'e' stato bisogno. Ha capito tutto da sola, e' venuta, si e' portata via Joe e mi ha lasciato qualche ora per riposare. Mi e' dispiaciuto tantissimo dover scegliere fra passare del tempo con un'amica -e non potete immaginare quanto ne avessi bisogno- e dormire. Che razza di scelta e' poi? Non e' giusto scegliere fra due bisogni cosi' elementari. Ieri notte, finalmente ho dormito (ben cinque ore! Mi sento come di ritorno dalle Maldive, sul serio) e oggi ho lasciato tutto a Mr. J. e me ne sono andata un paio d'ore fuori con lei.
Sono successe delle cose in questo periodo e forse gliene avrei parlato, per giustificare certe mie assenze, certi comportamenti che mi appartengono poco, ma non ce n'e' stato bisogno nemmeno questa volta. Mi ha portato a mangiare un dolce enorme ed e' stata lei a raccontarmi quello che ha passato quando si trovava nella mia condizione attuale e poi ha aggiunto che io ho un grande difetto, non mi piace ne' chiedere ne' accettare aiuto. Mi ha fatto un bene infinito. Solo fra donne puo' esistere questo livello di comprensione e condivisione.
Tante volte, la vita ti mette di fronte a determinati problemi e tu, anche mentre li stai affrontando, sai che sono cose normali e che non e' la fine del mondo, ma... accidenti se fanno male, se sono difficili da risolvere nell'immediato. Io lo so, ad esempio, che Woody fra un paio di mesi probabilmente, lo spero almeno, smettera' di svegliarsi ogni ora e mezza affamato, ma adesso e' veramente un casino.
L'altro giorno, una signora gli ha dato un'occhiata e ha esclamato che bel bambino, come si chiama? 
Ci credete? Non me lo ricordavo. Ho avuto un momento di quelli tipo quando ti fanno una domanda a un esame e ti va in pappa il cervello e fai scena muta. Solo che non mi hanno chiesto la differenza fra le virtu' etiche e dianoetiche secondo la morale aristotelica, ma semplicemente il nome di mio figlio.

Quando passi momenti simili l'unica cosa che puo' aiutarti e' quello che ha fatto la mia amica per me, sentirsi dire anch'io. Lei ha avuto le allucinazioni uditive addirittura e ne abbiamo riso e abbiamo anche un po' pianto perche' e' cosi' in questi casi, la vita e' bella come mai prima e forse anche dopo, ma e' dura.

Evviva le donne che si aiutano e questo post e' per chi passa di qui e ha capito perfettamente di cosa parlo. A voi voglio dire che... anch'io.

7 commenti:

MarKino ha detto...

ma poi, scusa, che questioni sono? mi pare ovvio che, se uno deve fare delle priorita`, il figlio arrivi ben prima dell'aperitivo con gli amici. anche i miei amici con figli son scomparsi per qualche mese, ma poi, come son svaniti, cosi` son riapparsi, passeggino-muniti: e` normale, e` la vita, si cambia ...

nonsisamai ha detto...

giusto! noi donne a volte pensiamo subito al peggio e invece spesso basta avere un po' di pazienza ;)

ciacco29 ha detto...

A me è capitato un colpo di sonno, ero in macchina, in autostrada, mi ha salvato il camionista che mi seguiva con un colpo di clacson.
Quindi, bon, per quello che serve, ci sono anch'io
Ah per fortuna i bambini non erano con me, tornavo da un impegno di lavoro incastrato tra una poppata e l'altra, dormire non era cosa particolarmente frequente in quei giorni.

tt ha detto...

Grazie per questo post. Da "esterna" (senza figli), cerco sempre di immaginarmi com'e', e di comprendere se qualcuna sparisce. E leggerlo cosi', nero su bianco, aiuta!

nonsisamai ha detto...

ciacco: e scommetto che comunque pensi a quei giorni con una certa nostalgia ora ;)

fra m: guarda, secondo me tante volte non lo sanno nemmeno loro perche' spariscono: non hanno il tempo di pensarci!! :)
un consiglio, pero' te lo posso dare se vuoi: se a queste persone ci tieni tampinale, offri il tuo aiuto se te la senti o passa a trovarle con in mano un fiore o un gelato. quel periodo passera' e le ritroverai li' come prima se avrai un po' di pazienza.

ciacco29 ha detto...

A quel momento penso con terrore a dire il vero, ma è servito per curarmi definitivamente dalla sindrome di wonder woman (altra cosetta che a volte investe le neo mamme). A quei giorni penso con tanta nostalgia, una nostalgia che non ti so neanche spiegare.

Nuvola ha detto...

Solo fra donne puo' esistere questo livello di comprensione e condivisione.

Vero.

Comunque, e' stato cosi' anche per me. La cronica mancanza di sonno ristoratore ti piega.
Quando riuscirai a dormire regolarmente, vedrai che tutto andra' meglio...

Ti abbraccio,