giovedì 26 febbraio 2015

il franco tiratore texano

Chris Kyle nel suo lavoro, quello di tiratore scelto, era il migliore. Si dice che nel giro di pochi anni abbia ucciso qualcosa come cento sessanta persone, era uno dei piu' decorati soldati americani. Nel 2009 si era ritirato dall'esercito e aveva cominciato a scrivere la sua autobiografia da cui Clint Eastwood ha poi tratto American Sniper il famoso film con Bradley Cooper candidato agli Oscar. Un paio d'anni fa pero', avvenne l'impensabile. Quest'uomo di acciaio, questa sorta di eroe celebrato e stradecorato in tutto il paese, dopo essere sopravvissuto ai territori di guerra piu' pericolosi della terra, ha trovato la morte proprio qui in Texas, a casa sua, per mano di un altro veterano che stava aiutando a uscire dalla sindrome da stress post traumatico.  
Ecco, io il film non l'ho visto e non ho intenzione di vederlo. Non mi interessa vedere rappresentata una storia simile. Ho ascoltato una bellissima intervista a Bradley Cooper in cui spiegava molto bene un po' tutta la parabola umana di quest'uomo e i motivi per cui ha deciso di interpretarlo, ma al di la' di questo, a me sembra assurdo che lo si faccia diventare un eroe nazionale. 
Immaginate che ora in Texas c'e' il Chris Kyle Day. L'idea che lo stesso onore di un giorno commemorativo possa essere riservato a uno come Martin Luther King e a lui, mi fa rabbrividire. Non do giudizi all'uomo, non lo conosco e non potrei mai, ma che razza di esempio dovrebbe rappresentare per la societa' civile un soldato che si e' trasformato in una sorta di macchina infallibile da omicidio? Non c'e' proprio nessun altro da ammirare?
La notizia della sua morte mi fece molta impressione e sperai che si cogliesse l'occasione per fare una riflessione collettiva qui in Texas almeno, come stato, come societa', sulla presenza delle armi fra noi e sul pericolo che comportano per ogni cittadino, per chiunque anche per il piu' addestrato soldato in circolazione. E invece niente, la riflessione se c'e' stata e' andata nella direzione opposta. 
Ieri sera si e' consumato l'ultimo capitolo di questa storia dolorosa. L'assassino di Kyle e' stato condannato al carcere a vita e qui pare non si parli d'altro oggi. Pero' anche in questo caso per me la discussione dovrebbe essere ben piu' ampia. Sembra che nessuno veda una relazione fra questo omicidio e altri avvenuti recentemente qui negli Stati Uniti.
Questo processo e' durato solo due settimane. La giuria ha emesso il verdetto nel giro di un paio d'ore e facendo anche in tempo a cenare a quanto pare. L'imputato giudicato colpevole di doppio omicidio (insieme a Kyle e' stata uccisa un'altra persona) non e' stato ritenuto infermo di mente, ma non e' stato condannato alla pena capitale. Se mi seguite da un po', sapete perfettamente quanto la sottoscritta possa essere contraria alla pena capitale, ma quello che non mi spiego e': perche'? Perche' a parita' di colpevolezza, a un ex soldato bianco viene dato l'ergastolo e a un malato di mente nero, come disgraziatamente e' successo, la pena di morte?     
Nessuno parla di questo qui, ma io penso a Trayvon Martin in Florida, a Michael Brown a Ferguson o a Eric Garner a New York, tanto per citare i casi piu' famosi e recenti. Casi di uomini di colore uccisi da poliziotti che non sono stati non dico condannati, ma nemmeno incriminati. Non so se qualcun altro vede quello che vedo io, ma a me il messaggio sembra piu' che chiaro.    

2 commenti:

MarKino ha detto...

onestamente, non ho mai capito dove origini l'equazione "possesso di armi"="basic right" (a parte che nella costituzione). messo cosi`, alla pari di sostentamento, liberta` di parola, etc.
da dove arrivi tutta 'sta ossessione per le armi da fuoco.
se istituiscono due background checks in piu` prima di rilasciare una licenza, gente che scende in piazza con una veemenza che sembra gli stiano dimezzando lo stipendio. non capisco.

Patalice ha detto...

la disquisizione sulle armi e sulla loro predominanza americana ha un ché di infinito...
nel senso che, io posso dire che il loro abuso mi pare un errore incredibile, una concessione sbagliata di partenza, ma so anche che, in determinate situazioni, solo un'arma può come si deve