mercoledì 12 dicembre 2012

non sgomitiamoci addosso

Qualche giorno fa siamo stati alla festa di Natale dell’azienda in cui lavora Mr. Johnson. Quest’anno hanno fatto davvero le cose in grande, insomma sembrava una vera festa, non come quelle tristissime della mia scuola. Per di piu’ alcuni colleghi oramai sono anche amici quindi si stava passando una bella serata. Sul piu’ bello, pero’ arriva questa tipa arrogantissima in minigonna, prende il microfono e comincia a intimare a tutti di smettere subito di giocare (c’era un casino’ con dollari con la faccia del capo, croupier professionisti…magari questa ve la racconto un’altra volta).

Non l’avevo mai vista in vita mia, ma a me una cosi’ istantaneamente sta sulle scatole. Tra l’altro mi ricordava tantissimo una simpatica compagna di universita’ che faceva tanto l’amica e poi mi diceva i giorni degli esami sbagliati per vedere se ci cascavo.

Comunque, ci chiedeva di fare una pausa perche’ doveva parlare il presidente che dopo un bel discorsetto, ha  assegnato una serie di premi ai migliori dipendenti dell’anno votati dagli stessi colleghi e fra questi la tizia sgambata, che e’ stata nominata addirittura impiegata dell’anno.

Vi confesso che a un certo punto con quel tanto di acidita’ femminile che basta, mi sono proprio chiesta ma com’e’ che sono sempre queste sgomitone a far carriera?

Questa in un paio d’anni e’ diventata vicepresidente mica pizza e fichi.

Pero’ diamine se e’ stata votata dai colleghi non sara’ cosi’ stronza, no?

Ecco, e’ venuto fuori che ha avuto un bambino piu’ o meno quando ce l’ho avuto io, due anni fa, ma e’ tornata al lavoro a tempo pieno giusto poche settimane dopo. Lavora fino a tardi tutti le sere e fa trasferte anche di quattro o cinque giorni alla volta. E’ per questo che i suoi stessi colleghi l’hanno votata, perche’ se lo merita, non perche’ e’ simpatica.

Infatti, non sembra per niente simpatica.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

...e il bambino?? avrà una mamma adottiva: la tata!!
Contenta lei!!
Francesca

Parola di Laura ha detto...

ecco io non farei mai carriera!

immagino siano scelte, ma io non ne sarei felice

Anonimo ha detto...

Pongo una domanda esplosiva: potrebbe essere merito della "presenza fisica" il suo fare carriera cosi velocemente?
Perché l'ho visto accadere abbastanza spesso...

zion ha detto...

mi domando perchè per meritarsi un premio uno debba annullarsi. Io un premio lo darei a chi riesce a fare il prprio lavoro in 8 ore e poi se ne torna a casa.

Anonimo ha detto...

Be' in effetti per essere il miglior dipendente dell'anno non serve essere simpatici. MI lascia solo un po' perplessa la faccenda del nominare il migliore dipendente dell'anno, e ancora di più il fatto che un vicepresidente sia percepito come dipendente. Immagino sia un gap culturale.
Quanto alle scelte personali, ognuno fortunatamente, fa le sue, lo so bene io che mi barcameno faticosamente tra famiglia e "carriera" e sopporto, a volte non troppo stoicamente, i commenti di chi si limita a giudicare non avendo, forse, un lavoro che ama o una famiglia a cui tiene da tenere insieme
Silvia

ero Lucy ha detto...

Considerato quello che abbiamo scoperto a nostre spese due settimane fa - che in usa non esiste congedo retribuito per maternita' o paternita' - mi sa che fare carriera e' l'unica alternativa.

nonsisamai ha detto...

70mm: lo escludo. i colleghi tra l'altro non l'avrebbero mai votata.

nonsisamai ha detto...

comunque vorrei precisare che non giudico la sua scelta, ognuno ha i suoi motivi e le sue passioni. io stessa ho un lavoro che adoro e se mi chiedesero di rinunciarci o di dedicarci meno tempo, soffrirei moltissimo.

non so come dire, mi stava solo antipatica :)

Isa ha detto...

Avevo letto un articolo dove spiegavano che le persone grasse sono viste come dotato di scarso autocontrollo e quindi partono svantaggiate nei colloqui di lavoro.

In effetti, magari uno pensa che se il candidato non ha cura e costanza per il proprio bene/interesse, come potrà averlo per il suo lavoro?

Io sono sovrappeso e vado al lavoro vestita come ero in università, sia per pigrizia che per praticità, ma anche perché non voglio che il mio essere troppo femminile sia troppo influente nel mio ambiente di lavoro prettamente maschile.
Certo che se devo andare a un evento aziendale di un certo rilievo tiro fuori il completo, e tanto è più elegante quanto più importante è l'occasione.

Ovvio che se volessi fare carriera dovrei cambiare stile ed è essere sempre al top. Solo mi sembrano fattori ininfluenti nel posto dove lavoro (in Italia).

Anonimo ha detto...

chissa' se ci sarebbero gli stessi commenti se fosse un uomo. Magari sarebbe considerato driven, ambitious, strongwilled.
Gio (UK)